su "Il Giornale" vi è un articolo intitolato "Il partito dei centri sociali tra affari, trame e coperture".
Quanto accaduto sabato a Napoli è stato l'ennesima dimostrazione del problema che rappresentano i centri sociali comunisti.
Essi mettono a soqquadro città, distruggono ogni cosa e fanno violenze contro i poliziotti.
Il guaio, però, è che essi sono protetti.
Non sono solo i giudici a essere comprensivi verso di loro e spesso e volentieri li assolvono o ne minimizzano le pene.
Infatti, se nelle aule dei tribunali questi personaggi vengono quasi sempre condannati a pene abbastanza lievi da evitare il carcere, anche se hanno messo a soqquadro una città e aggredito le forze dell'ordine, altrettanta disponibilità incontrano spesso da parte delle amministrazioni locali che scendono a patti con loro.
Il caso del sindaco di Napoli Luigi De Magistris non è l'unico.Infatti, a scendere a patti con gli estremisti sono quasi sempre sindaci di giunte di sinistra.
Tuttavia, a Torino anche la giunta guidata dal sindaco Chiara Appendino, che è del Movimento 5 Stelle, sta continuando e rafforzando la liaison avviata dai sindaci del Partito Democratico (Sergio Chiamparino e Piero Fassino) che l'hanno preceduta: Radio Black Out, megafono dell'autonomia e dei No Tav, è ospitata a canone dimezzato in uno stabile comunale, 569 euro di affitto. E i grillini vanno oltre: hanno candidato nelle loro liste una esponente del centro sociale "Gabrio", Maura Paoli, che si è spesa di recente in difesa dei coltivatori di marijuana scoperti dalla polizia all'interno del centro.
Non parliamo di città come Napoli, ove i centri sociali fanno il bello ed il cattivo tempo, con la benedizione del sindaco De Magistris.
Addirittura, essi hanno le bollette pagate, pagano affitti simbolici e godono di convenzioni e bandi su misura.
Chi paga tutto questo?
A pagare tutto questo sono i cittadini.
La cosa grave è il fatto che l'illegalità diventi norma.
Infatti, i centri sociali occupano abusivamente uno stabile e non viene fatto nulla, fanno violenze contro i poliziotti nelle loro manifestazioni e (praticamente) vengono assolti mentre sono i poliziotti che cercano di mettere ordine rischiano non solo di essere pestati ma anche di essere sanzionati ed accusati di "tortura".
Non se ne può più.
Appare evidente che certe amministrazioni cerchino più i consensi della loro parte politica piuttosto che pensare al bene di tutti.
Cordiali saluti.
La situazione è davvero grave e triste!
RispondiEliminaTriste e pericolosa.
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