5 marzo 2017 I Domenica di Quaresima/A dal Vangelo di Matteo (Mt 4, 1-11)
Dopo il Battesimo nelle acque del fiume Giordano lo Spirito conduce Gesù «nel deserto», cioè nel luogo archetipo della formazione di ogni consacrato, «per essere tentato dal diavolo». L’evangelista Matteo salta tutti gli stadi, i passaggi, le possibili fasi di questo tempo di deserto, di iniziazione, e va subito alla scena finale:
«Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti», alla fine Gesù ebbe fame. Il deserto di Gesù, modello del nostro deserto quaresimale, in sostanza è un tempo (kairos) per prepararsi a combattere il maligno, nutriti, nel digiuno delle cose materiali, dall’ascolto della Parola di Dio. Perché «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». È questa la risposta del Nuovo Adamo (Gesù) che non si lascia tentare dalla concupiscenza, né dalla superbia, né si lascia sopraffare dalle preoccupazioni della vita, ma confida unicamente nel Padre. Gesù nel deserto ha già vinto il maligno, ma dovrà subire l’ultima tentazione sulla Croce, quando ripetutamente verrà tentato: «Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce» (Mt 27, 40). La Sua risposta è l’estremo atto di fede: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23, 46).
«Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti», alla fine Gesù ebbe fame. Il deserto di Gesù, modello del nostro deserto quaresimale, in sostanza è un tempo (kairos) per prepararsi a combattere il maligno, nutriti, nel digiuno delle cose materiali, dall’ascolto della Parola di Dio. Perché «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». È questa la risposta del Nuovo Adamo (Gesù) che non si lascia tentare dalla concupiscenza, né dalla superbia, né si lascia sopraffare dalle preoccupazioni della vita, ma confida unicamente nel Padre. Gesù nel deserto ha già vinto il maligno, ma dovrà subire l’ultima tentazione sulla Croce, quando ripetutamente verrà tentato: «Se tu sei Figlio di Dio, scendi dalla croce» (Mt 27, 40). La Sua risposta è l’estremo atto di fede: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» (Lc 23, 46).
Domenica 5 Marzo 2017
1ª Quar. S. LUCIO papa
B. Geremia da Valacchia francescano
SAN LUCIO I papa
A Roma sulla via Appia nel cimitero di Callisto, deposizione di san Lucio, papa, che, successore di san Cornelio, subì l’esilio per la fede in Cristo e, insigne testimone della fede, affrontò le difficoltà del suo tempo con moderazione e prudenza.
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