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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 1 novembre 2016

Lutero, viaggio in Svezia, ebrei, terremoto ed immigrati, lettera aperta a Papa Francesco

Santità,

stamane ho avuto da ridire sul suo viaggio in Svezia e sulle parole con cui lei ha "riqualificato" Martin Lutero.
Vede, Lutero doveva essere scomunicato. Non c'erano alternative. Lui si era posto fuori dalla Chiesa, con le sue posizioni. Inoltre, come ho scritto stamane, noi "semplici cattolici che ogni domenica andiamo a messa" siamo un branco di sciocchi, perché crediamo nella transustanziazione nell'Eucaristia, perché pratichiamo il culto della Madonna e dei Santi, perché noi pratichiamo i sette Sacramenti,  perché recitiamo il Santo Rosario e perché crediamo che il Papa sia il Vicario di Cristo sulla Terra? Lutero era contro tutte queste cose.
Inoltre. trovo singolare che un Papa dica bene di un personaggio che era contro il Papato.
Ricordo anche che Martin Lutero attaccò in modo vergognoso gli ebrei.
Sugli ebrei lui scrisse un libro intitolato "Degli ebrei e delle loro menzogne".
Questo è un pezzo del suo libro:


"[Le misure da adottare] Io voglio dare il mio sincero consiglio.
In primo luogo bisogna dare fuoco alle loro sinagoghe o scuole; e ciò che non vuole bruciare deve essere ricoperto di terra e sepolto, in modo che nessuno possa mai più vederne un sasso o un resto. E questo lo si deve fare in onore di nostro Signore e della Cristianità, in modo che Dio veda che noi siamo cristiani e che non abbiamo tollerato né permesso – consapevolmente – queste palesi menzogne, maledizioni e ingiurie verso Suo figlio e i Suoi cristiani. Perché ciò che noi fino a ora abbiamo tollerato per ignoranza (io stesso non ne ero a conoscenza) ci verrà perdonato da Dio. Ma se noi, ora che sappiamo, dovessimo proteggere e difendere per gli ebrei una casa siffatta, nella quale essi – proprio sotto il nostro naso – mentono, ingiuriano, maledicono, coprono di sputi e di disprezzo Cristo e noi (come sopra abbiamo sentito), ebbene, sarebbe come se lo facessimo noi stessi, e molto peggio, come ben sappiamo.
Mosè scrive al XIII capitolo del Deuteronomio, che se una città pratica l’idolatria, bisogna distruggerla completamente col fuoco e non conservarne nulla. E se egli ora fosse in vita, sarebbe il primo a incendiare le sinagoghe e le case degli ebrei. Perché ordinò molto severamente ai capitoli IV e XII del Deuteronomio di non togliere né aggiungere niente alla sua legge. E Samuele dice al XV capitolo del I libro che non obbedire a Dio è idolatria. Ora, la dottrina degli ebrei non è altro che glosse di rabbini e idolatria della disobbedienza, cosicché Mosè è diventato del tutto sconosciuto presso di loro (come si è detto), proprio come per noi sotto il papato la Bibbia è diventata sconosciuta. E dunque anche in nome di Mosè le loro sinagoghe non possono essere tollerate, perché diffamano loro tanto quanto noi, e non è necessario che essi abbiano per una simile idolatria le loro proprie, libere chiese.
Secondo: bisogna allo stesso modo distruggere e smantellare anche le loro case, perché essi vi praticano le stesse cose che fanno nelle loro sinagoghe. Perciò li si metta sotto una tettoia o una stalla, come gli zingari, perché sappiano che non sono signori nel nostro Paese, come invece si vantano di essere, ma sono in esilio e prigionieri, come essi dicono incessantemente davanti a Dio strillando e lamentandosi di noi.
Terzo: bisogna portare via a loro tutti i libri di preghiere e i testi talmudici, nei quali vengono insegnate siffatte idolatrie, menzogne, maledizioni e bestemmie.
Quarto: bisogna proibire ai loro rabbini – pena la morte – di continuare a insegnare, perchè essi hanno perduto il diritto di esercitare questo ufficio, in quanto tengono prigionieri i poveri ebrei per mezzo del passo di Mosè, al XVII capitolo del Deuteronomio, nel quale egli ordina a quelli di obbedire ai loro maestri, pena la perdita del corpo e dell’anima; mentre invece Mosè aggiunge con chiarezza: in «ciò che ti insegnano secondo la legge del Signore».
……
Quinto: bisogna abolire completamente per gli ebrei il salvacondotto per le strade, perché essi non hanno niente da fare in campagna, visto che non sono né signori, né funzionari, né mercanti, o simili. Essi devono rimanere a casa.
……..
Sesto: bisogna proibire loro l’usura, confiscare tutto ciò che possiedono in contante e in gioielli d’argento e d’oro, e tenerlo da parte in custodia. E il motivo è questo: tutto quello che hanno (come sopra si è detto), lo hanno rubato e rapinato a noi attraverso l’usura, perché, diversamente, non hanno altri mezzi di sostentamento.
……………
Settimo: a ebrei ed ebree giovani e forti, si diano in mano trebbia, ascia, zappa, vanga, canocchia, fuso, in modo che si guadagnino il loro pane col sudore della fronte, come fu imposto ai figli di Adamo, al III capitolo della Genesi. Perché non è giusto che essi vogliano far lavorare noi, maledetti gojim, nel sudore della nostra fronte, e che essi, la santa gente, vogliano consumare pigre giornate dietro la stufa, a ingrassare e scorreggiare, vantandosi per questo in modo blasfemo di essere signori dei cristiani, grazie al nostro sudore. A loro bisognerebbe invece scacciare l’osso marcio da furfanti dalla schiena!
…..
Se però i signori non vogliono costringerli e non vogliono porre rimedio a questa loro diabolica ribellione, allora vengano espulsi dal Paese, come si è detto, e si dica loro di tornare alla loro terra e ai loro beni, a Gerusalemme, dove possono mentire, maledire, bestemmiare, deridere, uccidere, rubare, rapinare, praticare l’usura, dileggiare e compiere tutti questi empi abomini come fanno qui da noi
…..
A chi ora voglia ospitare, nutrire, onorare queste serpi velenose e piccoli demoni, ossia i peggiori nemici di Cristo Signore nostro e di tutti noi, e desideri farsi scorticare, derubare, saccheggiare, oltraggiare, deridere, maledire e desideri patire ogni male, raccomando sinceramente questi ebrei. E se non è abbastanza se la faccia anche fare in bocca, o gli strisci nel culo e adori questo luogo santo, poi si vanti di essere stato misericordioso, di avere rafforzato il diavolo e i suoi cuccioli, perché possano bestemmiare il nostro amato Signore e il Suo prezioso sangue, per mezzo del quale noi cristiani siamo stati redenti. Così egli sarà dunque un cristiano perfetto, pieno di opere di misericordia, per le quali Cristo lo premierà nel giorno del giudizio – assieme agli ebrei – nell'eterno fuoco dell’inferno!
………
… venga loro proibito – sotto pena di morte – di lodare Dio, di rendere grazie, di pregare, di insegnare, presso di noi e nei nostri possedimenti. Possono farlo nella loro terra, e dovunque possano senza che noi cristiani lo sentiamo né lo veniamo a sapere. La ragione è che le loro lodi, i ringraziamenti, le preghiere e gli insegnamenti, non sono altro che bestemmie contro Dio, maledizioni, idolatria, ….
….
Perciò, se io avessi potere su di loro, riunirei tutti i loro dotti e i migliori tra essi, e imporrei loro – pena il taglio della lingua fino alla radice – di convincere e persuadere, entro otto giorni, noi cristiani, dimostrando la veridicità delle loro infami menzogne contro di noi e cioè, nella fattispecie, che noi non adoriamo solamente l’unico, vero Dio.
……
Ai nostri governanti – se hanno ebrei sotto di sé – io auguro, e [anzi] li prego, di volere esercitare un’aspra misericordia verso questa gente miserabile, come sopra si è detto; e se volessero in qualche modo aiutarli (per quanto ciò sia difficile), dovrebbero fare come i bravi medici: quando la cancrena è arrivata nelle ossa, essi agiscono senza misericordia e tagliano, amputano, bruciano la carne, le vene, le ossa e il midollo. Così si faccia anche in questo caso. Si brucino le loro sinagoghe, si proibisca tutto ciò che ho elencato prima, li si costringa a lavorare, ci si comporti con loro senza alcuna misericordia, come fece Mosè nel deserto quando ne uccise tremila, perché non si corrompesse l’intero popolo. Essi davvero non sanno quello che fanno, e in più, come le persone possedute [dal demonio], non vogliono sapere, né ascoltare, né imparare. Perciò con loro non si può usare alcuna misericordia, per non rafforzarli nella loro condotta. Se questo non dovesse servire allora dovremmo cacciarli come cani rabbiosi, per non essere partecipi delle loro orribili empietà e di tutti i loro vizi, e per non meritare, insieme a loro, l’ira di Dio e la dannazione. Io ho fatto il mio dovere: qualcun altro, ora, veda di fare il suo ! Io no ho colpa’ (Martin Lutero, Degli Ebrei e delle loro menzogne, Einaudi, 2008, pag. 188-189, 190, 191, 192, 195, 201, 203, 213, 217-218, 221-222)".



Lutero fu l'iniziatore di quel nazionalismo tedesco che portò tante morti innocenti nel secolo scorso.
Lo dico con rispetto: per me, queste frasi dette da lei su Lutero sono state inopportune, così com'è stato inopportuno questo viaggio in Svezia, anche per via del terremoto che sta martoriando il nostro Paese.
Di fronte al disastro che c'è ora a Norcia, per via del terremoto, lei avrebbe fatto meglio a restare qui e (magari) a dare una mano per aiutare i terremotati.
Sarebbe stata una grande cosa.
Norcia è la città di San Benedetto, il Santo Patrono d'Europa.
Voglio ricordare che ci sono anche altri santuari importanti, come il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata, il mio santo, che si trova ad Isola del Gran Sasso, in Provincia di Teramo.
San Gabriele è il Santo Protettore della Gioventù Cattolica.
Perché lei non è andato lì a dare un segno tangibile di vicinanza?
Magari, avrebbe potuto invitare a venire qui anche i capi religiosi ortodossi, protestanti ed anglicani e fare vedere anche a loro quello che sta accadendo e tutti i danni che ci sono in Umbria, nelle Marche, in Abruzzo (ove ho parenti che vivono ore di angoscia a causa del sisma) e nel Lazio e fare qualcosa di bello e di utile agli altri insieme.
Il vero ecumenismo parte da un dialogo tra persone e dal cercare di fare il bene insieme.
Vorrei concludere con le parole che Santa Teresa di Calcutta diceva ad una sua nipote che oggi sta a Palermo.
Le parole di Santa Teresa a questa sua nipote invitavano quest'ultima a pensare prima alla sua famiglia e poi ai suoi cari e poi (se c'è ancora della roba) a pensare agli altri.
Qui mi vengono in mente le sue parole sugli immigrati.
Lei dice che noi dobbiamo "accogliere gli immigrati", anche se clandestini.
Noi non siamo più in grado di fare entrare gli immigrati clandestini, sia per la crisi economica in cui versa il nostro Paese sia per la situazione dovuta al terremoto.
Io vedo tanta miseria.
Ci sono famiglie italiane in grave difficoltà e disoccupati. Da persona attualmente senza lavoro, so di che parlo.
Ci sono imprenditori chi si suicidano perché le loro aziende non ce la fanno più per colpa del fisco e della crisi.
Ad aggravare la situazione ci si mette il sisma.
Noi non possiamo più accogliere gente che viene qui in modo irregolare e non per scappare da guerre e persecuzioni.
Le scrivo questo in modo filiale e rispettoso, per cercare di fare capire a lei e ai tutti i lettori che la situazione non è bella. 
Cordiali saluti. 




8 commenti:

  1. Non posso che essere d'accordo con te! Lutero si è messo contro la Chiesa e contro i Papi che chiamava "escrementi del diavolo": se i luterani volessero rientrare nella Chiesa cattolica chiedano loro perdono e facciano ammenda a nome di quell'eretico scismatico

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  2. Io non ho niente contro nessuno. Però, se i luterani vogliono il dialogo, debbono accettare anche la franchezza.
    Questo mi sembra il minimo.
    Inoltre, non mi pare che essi si siano scusati per quello che fecero a noi cattolici. Ricordo (per esempio) che in Danimarca il luteranesimo fu imposto con la forza da un re (ovviamente luterano) di nome Cristiano III nel 1536.
    Egli non ebbe remore a perseguitare i cattolici danesi.

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  3. Ricorda anche le porcherie che disse contro la nostra Santa Messa, talmente grosse che non mi piace di riportarle

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  4. Io le riporto perché voglio tenere informata la gente. Comunque, hai ragione.

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  5. Anche in Svezia, Norvegia e Finlandia i re non si fecero scrupoli a massacrare i contadini che si rifiutavano di 'convertirsi'stesso dicasi per Enrico VIII in Inghilterra, forse un esamino di coscienza senza scusarsi a prescindere, perché tanto Dio salva chi vuole, dovrebbero farwselo, se non altro per i milioni di morti che la reformatio causò, almeno l'onestà intellettuale, e leggere i libri di storia non solo la Bibbia interpretata pro domo sua.

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  6. Dio salva chi cerca la sua misericordia, un dono per tutti che però deve essere cercato.
    Con il libero arbitrio, l'uomo può scegliere di seguire Dio o non seguirlo ma Dio permette al peccatore di riconciliarsi con lui.
    Il caso norvegese fu collegato a quello danese. Re Cristiano III fu anche re di Norvegia. Conosco il caso svedese e (ovviamente) quello inglese.

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  7. sono d'accordo con te Antonio, Dio ci lascia liberi e si salva chi si pente DAVVERO dei suoi peccati e chiede perdono a Lui con la ferma intenzione di non commetterli più
    In ogni caso Bergoglio non doveva chiedere scusa, caso mai sono loro che devono chiedere scusa a nome di Lutero

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Ringrazio un caro amico di questa foto.