la riforma sulla pubblica amministrazione fatta da Marianna Madia (nella foto) è stata dichiarata in parte illegittima dalla Corte costituzionale.
Lo è quando prevede che per attuarla non sia necessaria "l'intesa" con le Regioni, ma che si debba solo acquisirne il "parere". Bocciando 4 articoli della legge che riordina la pubblica amministrazione, su ricorso della Regione Veneto, la Consulta rimette in discussione almeno 3 decreti attuativi, approvati solo giovedì a Palazzo Chigi: quello più importante sulla dirigenza e quelli su partecipate e servizi pubblici locali. Ma ora potrebbe arrivare un fiume di ricorsi.
Ora, il premier Matteo Renzi avrebbe potuto risolvere la cosa facendo una riforma costituzionale seria con un vero federalismo che avrebbe introdotto anche il principio di responsabilità degli amministratori regionali.
Ergo, con questo principio, una Giunta regionale avrebbe larga autonomia ma se gestisse male la Regione la mandasse in default ne pagherebbe le conseguenze andando a casa e con problemi per i cattivi amministratori.
Invece, Renzi ha fatto quel pasticcio che noi dovremo votare al referendum del 4 dicembre.
Cordiali saluti.
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