Cari amici ed amiche,
ci siamo, torna il ricatto dello spread.
Siamo passati dalla dittatura dello spread a quella del "sì" al referendum.
Dal "Fate presto" (quando nel 2011 venne fatto cadere il governo di Berlusconi che fu sostituito da quello di Mario Monti) si è passato al "Votate Sì". Nell'ultimo periodo, quella stessa stampa estera che nell'epoca del governo Berlusconi agitava lo spauracchio dei mercati e della crisi economica, adesso tifa per il premier e minaccia scenari apocalittici nel caso in cui dovesse vincere il "No".
E così, se il Wall Street Journal paventa rischi per gli investitori che "si preparano al tumulto", il Financial Times minaccia una nuova crisi dell'Eurozona. In particolare, secondo quanto scrive Wolfgang Munchau sul Ft: "In caso di vittoria del No si prevede "una sequenza di eventi che metterebbe in dubbio l’appartenenza dell’Italia alla zona Euro".Certa finanza spinge per fare sì che il 4 dicembre noi votiamo "Sì" alle "riforme" costituzionali del premier Matteo Renzi.
Così, ci sono certi "profeti di sventura" che dicono che se vincerà il "No", l'Italia sarà fuori dall'Unione Europea e che ci saranno gravi conseguenze.
Quali sono queste conseguenze?
Sono carestie e pestilenze?
Ma mi facciano il piacere!
Se vincerà il "no" non ci sarà nessuna grave conseguenza.
O meglio, una conseguenza ci sarà: la libera scelta del popolo che dirà "no" ad una "riforma" piena di errori.
C'è stata la Brexit e questi "profeti di sventura" parlavano di "catastrofi imminenti".
Non c'è stata nessuna catastrofe.
Semplicemente, il popolo britannico ha scelto il proprio interesse.
Prima delle elezioni americane, i soliti "profeti di sventura" dicevano che se avesse vinto il candidato repubblicano Donald Trump ci sarebbero state gravi conseguenze.
Trump ha vinto e non c'è stata nessuna grave conseguenza.
Sembra che la democrazia faccia paura.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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