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domenica 27 novembre 2016

Quell'evasione fiscale che non si riesce a sconfiggere

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere l'articolo scritto da Marco Cobianchi su "Panorama" e che è intitolato "Evasione fiscale. Il nero vince".
Dell'articolo, riporto questo stralcio:

"E il risultato è questo: dai calcoli della Commissione Giovannini, considerando il 70 per cento della base imponibile, nel 2013 l'evasione fiscale è stata pari a 99,4 miliardi ai quali vanno aggiunti altri 10,3 miliardi di evasione contributiva per un totale di 109,7 miliardi di Euro. Rispetto a tutte le stime precedenti, questo numero è il più preciso ed affidabile che esista.
Ed è anche drammatico perché a fronte di una massa così enorme di soldi, l'impressione che lo Stato abbia alzato bandiera bianca è fortissima.
Non è vero?
Beh, basta dare un'occhiata a un paio di numeri.
Primo: nel 2015 l'evasione accertata (ovvero quella sulla quale partono effettivamente procedure per il recupero) è stata pari a 21,4 miliardi di Euro, in calo rispetto all'anno precedente.
Secondo: è vero che l'Agenzia delle entrate, nel 2015, ha recuperato 14,9, miliardi di di evasione fiscale, un record mai raggiunto prima.
Ma, come spiega Raffaello Lupi, ordinario di diritto tributario all'Università di Tor Vergata, "di quei 14,9 miliardi di Euro solo circa 3 sono quelli "strappati" all'economia in nero, quella totalmente sconosciuta al Fisco, circa altri 7 miliardi si riferiscono a debiti tributari dichiarati ma non versati, e pagati in seguito all'invio di un avviso bonario.
Circa altri 3 si riferiscono alla riqualificazione di redditi conosciuti ma "elusi".
Ciò significa che il recupero dell'evasione fiscale si riduce a circa 4 miliardi".
Il documento Giovannini lo conferma.
Nel 2015 i controlli riguardanti le imposte dirette (come Irpef e Ires), l'Iva e l'Irap sono stati quasi 302 mila (dai 309 mila del 2014), ma in Italia le imprese sono 4 milioni, quelle agricole altri 2 milioni più un numero imprecisato di imprese no profit. Significa che non riuscendo a visitarne più, quelle poche sfortunate vengono vessate da ispettori fin troppo ligi, pronti a tutto per dimostrare che la visita non è andata a vuoto".

Qui in Italia, l'evasione fiscale e contributiva vale 109 miliardi di Euro, sempre secondo gli studi della Commissione Giovannini.
Ergo, questi 109 miliardi di Euro sono sottratti al bilancio dello Stato.
Sempre secondo i numeri dell'articolo, il numero totale di controlli effettuati sono scesi da 309.319 nel 2014 a 301.996 nel 2015.
Ergo, ci sono sempre meno controlli e chi viene controllato viene vessato.
E' vero che le entrate tributarie e contributive sono aumentate da 106.225 milioni di Euro nel 2011 a 109.746 milioni di Euro nel 2013 e che oggi sono ancora più alte.
Ma (stando ai numeri) questo aumento è dovuto all'aumento della pressione fiscale rispetto al Prodotto Interno Lordo che salirà dal 43,7% del 2015 al 44,3% nel 2017.
Ergo, noi pagheremo più tasse mentre l'evasione fiscale continuerà a restare alta.
Anzi, aumenterà perché quando si dovrà scegliere se sopravvivere o pagare le tasse si sceglierà di sopravvivere.
Il premier Matteo Renzi ha fallito anche in questo caso.
Egli vanta risultati strepitosi nella lotta all'evasione  e dice di avere abbassato le tasse.
I numeri (che non sono né di destra né di sinistra né del Movimento 5 Stelle) lo smentiscono.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".