non sono un lettore del "Il Fatto Quotidiano".
Però, ringrazio l'amica e socia Stephanie Caracciolo che mi ha segnalato un articolo di un blog collegato a quel giornale con un pensiero di una filosofa ebrea russo-americana di nome Ayn Rand.
Ayn Rand fuggì dalla Rivoluzione russa.
Quindi, si espresse con cognizione di causa.
Il pensiero in questione recita:
"Quando ti rendi conto che, per produrre, è necessario ottenere il consenso di coloro che non producono nulla; quando hai la prova che il denaro fluisce a coloro che non commerciano con merci ma con favori; quando capisci che molti si arricchiscono con la corruzione e l'influenza, più di lavoro e che le leggi non ci proteggono da loro, ma al contrario, essi sono protetti dalle leggi; quando ti rendi conto che l'onestà diventa autosacrificio; allora puoi affermare, senza paura di sbagliarti, che la tua società è condannata".
Queste parole sono attuali, anche per il nostro Paese.
Quando si fa politica solo per avere il consenso personale e solo per avere un riscontro mediatico, anche a scapito dell'interesse della realtà che si amministra, il disastro è dietro l'angolo.
Chi è capace di intendere intenda!
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento