è inutile girarci attorno: Fidel Castro è stato un criminale!
Egli ha carcerato e torturato persone innocenti che, agli occhi di quell'uomo, avevano la sola "colpa" di pensarla in modo differente dal suo.
Un articolo de "Il Giornale" riporta numeri agghiaccianti sul suo conto.
Per esempio, con il suo avvento (avvenuto nel 1965) si contavano ben 45.000 prigionieri politici ed il suo socio Che Guevara ideò il gulag caraibico di Guanahacabibes. «Vi mandiamo coloro che hanno commesso reati contro la morale rivoluzionaria, sia gravi che lievi» affermava quel famoso Che che qualcuno oggi dipinge come un "novello Gesù Cristo" (ma che in realtà è più simile ad un Anticristo) in una riunione del Ministero dell'Industria nel 1962.
Durante il regime castrista, vennero perseguitati anche molti omosessuali, definiti in spagnolo "maricones", ossia "froci" e considerati "espressione dei valori decadenti della società borghese".
Fino al 2005, il Cuba Archive Project, dettagliato database della repressione a Cuba aveva registrato 9240 "morti politici". Almeno 5600 cubani non in linea con il pensiero comunista sono stati giustiziati e le "esecuzioni extragiudiziali" documentate (le quali sono state fatte in barba ad ogni diritto) sarebbero circa 1.200. Il 20% della popolazione cubana vive all'estero e ben 78 mila persone avrebbero perso la vita nel disperato tentativo di fuggire dal "paradiso" socialista dopo l'avvento della rivoluzione.
Vennero perseguitati anche tanti cattolici, che con molti politici ed omosessuali finirono ai lavori forzati e morirono..
Ora, bene hanno fatto il presidente eletto degli Stati Uniti d'America Donald Trump a diffidare l'attuale presidente Barack Hussein Obama dal partecipare i funerali di Castro.
Come (giustamente) furono condannati Adolf Hitler, Stalin, Benito Mussolini e Pol Pot deve essere condannato anche Castro.
Cordiali saluti.
È un'analisi errata.
RispondiElimina1-a cuba, a differenza dei paesi filostatinitensi, non è mai stato ucciso un religioso.
2-a cuba, il reato di omosessualità fu abrogato bel 11 anni prima che negli Usa (ove si rischiavano fino a 20 di carcere, come ad esempio nel Massachusetts).
3-i prigionieri politici ci furono nell'immediato della rivoluzione. Ciò è normale quando c'è una guerra (è sufficiente guardare al post guerra in iraq, Afghanistan ecc). Non è più normale quando sono passati tanti anni dal conflitto: a cuba i prigionieri politici divennero qualche decina, nunero minore degli attuali prigionieri politici di guantanamo (prigionieri politici poiché 'giudicati' terroristi dal governo anziché dalla magistratura: ciò è tipico delle dittature).
Capisco che la storia è argomento ignoto ai più, ma almeno si eviti di scrivere fesserie perché non contestualizzate.
Cordiali saluti.
Mi sembra di sentire una canzone di Caterina Caselli che inizia così: "La verità mi fa male, lo so...".
RispondiEliminaLei sta difendendo l'indifendibile.
Fidel Castro è stato un dittatore.
Il suo regime è una dittatura dinastica. Guarda caso, il potere a Cuba è oggi in mano a suo fratello Raul.
Dov'è l'opposizione a Cuba?
Questa sarebbe la "libertà" promessa dai comunisti nella canzone "Bandiera rossa"?
Commenti come i suoi mi fanno ringraziare il buon Dio di essere ferocemente anticomunista.
Se la Cuba socialista è un "paradiso sulla Terra", come mai che i cubani scappano da lì?
RispondiEliminaBeh se vogliamo conoscere la storia non si può negare che l'esercito castrista tirava sacchi di sabbia sui balseros per farli affondare e sparava sui naufraghi che tentavano di raggiungere Miami, vero che gli USA non sono un modello di virtù, ma negare che sia una feroce dittatura è dire che la terra è piatta perché così lo ha stabilito il partito o il lider maximo, sempre ciecosordomuti a comando.....Da Cuba se escapa solamente con los pies por adelante disse un famoso dissidente, non traduco, si capisce benissimo.
RispondiEliminaMica ho negato che cuba sia una dittatura? Ma bisogna da un lato contestualizzare, dall'altro evitare di scrivere cose errate.
RispondiElimina1-la dittatura a cuba fu necessaria se si voleva instaurare il socialismo, visto che la via democratica era negata dagli Usa: non appena i socialisti vincevano le elezioni si faceva un golpe militare. Democratici sì, fessi no.
2-lei ha parlato di religiosi e omosessuali perseguitati e di prigionieri politici. Sul punto ho ampiamente motivato: riguardo ai primi è una fesseria, riguardo agli ultimi il numero è sempre stato esiguo (addirittura minore di quelli Usa). Dunque di sanguinario io vedo molto molto poco, soprattutto se paragonato alle dittature filoamericane: a confronto la dittatura castrista pareva l'oratorio.
I cubani scappano? Sono quelli della minoranza, i discendenti dei batistiani. E ci mancherebbero che fossero ancora a cuba: quando c'erano loro scappava la maggioranza.
Orlandi, cosa cavolo scrive?
RispondiEliminaLei sta difendendo l'indifendibile.
Evidentemente, dire che il castrismo è una dittatura spietata dà fastidio.
Non me ne importa.
Visto che il castrismo le piace tanto, vada a Cuba e ci resti.
Signor fucilone io però ho motivato punto punto contro le sue affermazioni:
RispondiElimina-è una dittatura ma in quell'area era necessaria (idem gheddafi in Libia ecc)
-la storia dei religiosi e degli omosessuali perseguitati è una farsa.
-i prigionieri politici sono sempre stati esigui e negli ultimi tempi addirittura inferiori a quelli degli Usa
-definire sanguinaria una tal dittatura, soprattutto se paragonata alle altre filostatunitensi, mi sembra eccessivo.
Ho motivato ampiamente. Dovrebbe lei smentirmi riportando fatti e numeri.
La storia si affronta senza pregiudizi.
Per il resto, io a cuba? Eh magari signor fucilone, è una vita che ci penso ma purtroppo non è semplice lasciare il proprio paese! :)
Saluti.
Ps lasci stare il caro fidel e pensi piuttosto a renzi!
Dimenticavo, io a cuba sono stato: i cubani non dico che amino alla follia fidel ma lo rispettano e anche molto. A differenza di tutti gli altri popoli sudamericani (con eccezione forse del solo brasile) si sentono profondamente orgogliosi del loro paese, soprattutto per il fatto di aver saputo tener testa al gigante vicino, il quale, è bene ricordarlo, piazzò a l'havana il carnefice e corrotto batista. Ciò non fu mai dimenticato dai cubani.
RispondiEliminaVede, ogni popolo ha una propria storia, non si può pretendere di giudicarli secondo i propri canoni.
Diciamoci la verità: in europa il bene erano gli Usa (e glielo dico io che sono comunista!), ma in sudamerica essi erano il male, dato che, appoggiando le peggiori dittature militari fasciste, crearono disperazione, sofferenza, ingiustizie feroci a anche tanta miseria.
Dunque, è vero che fidel fu dittatore, ma va contestualizzato. È per questo che il popolo lo rispetta profondamente: del resto, se non fosse così, dopo il 1989 sarebbe crollato anche lui.
Saluti.
Fidel Castro è stato un dittatore.
RispondiEliminaC'è un bell'articoletto del "Secolo d'Italia" che parla delle vittime del castrismo.
Questa è la parte:
"Di fatto, nei suoi lunghi anni al potere Castro ha eliminato le libertà civili nell’isola, dove non esiste pluralismo politico, né diritto di assemblea o di manifestazione. E ancora, viene sottolineato da più fonti, le autorità controllano ogni forma di espressione pubblica. Sulla base del modello delle repubbliche popolari dell’Europa dell’Est, si è sviluppato un sistema di controllo e repressione sociale capillare di terribile efficacia. E’ difficile stabilire il numero esatto delle vittime del castrismo: Amnesty registra 237 condanne a morte per motivi politici dal ’59 all’87, ma lo storico britannico Hugh Thomas sostiene che ci sono state 5.000 esecuzioni dal ’59 al ’70. Il “Libro Nero del Comunismo, curato da Stephane Courtois, parla di 15-17 mila morti per motivi politici dal trionfo della Rivoluzione fino alla metà degli anni ’90."
Lei non mi convince.
Signor fucilone, lo so benissimo che castro era un dittatore, ma respingo l'idea che sia stato sanguinario.
RispondiEliminaVede, in quella zona e in quel periodo, la dittatura fu necessaria.
Ma se è così, una dittatura non si può giudicare coi canoni di una democrazia, ma con quelli di una dittatura.
Voglio venirle incontro: facciamo finta che il dato giusto sia quello massimo e cioè 5 mila morti.
Nelle dittature fasciste sudamericane si contarono anche decine di migliaia di morti (solo gli scomparsi in Argentina furono 30 mila) in nemmeno dieci anni.
A Cuba sarebbero 5 mila in ben...60 anni. E in questi 5 mila bisogna metterci anche le esecuzioni nell'immediato della fine della guerra.
È un dato tale che esclude l'appellativo 'sanguinario'. Ciò tralasciando i numeri di Amnesty che addirittura riferiscono poco più di 200 morti: 200 in 60 anni! Forse ce ne sono stati più in italia se contiamo i politici uccisi...
Questo soltanto contestavo.
Per il resto, signor fucilone, una dittatura è una dittatura e soprattutto se instaurata a seguito di una guerra, i morti sono un dato in sé: quante esecuzioni ci sono state in iraq e Afghanistan nell'immediato dopoguerra?
Un dittatore va giudicato come dittatore, non coi canoni democratici.
Altrimenti cadrebbe lei stesso in contraddizione quando (come me) riteneva quella di gheddafi una dittatura...necessaria. E gheddafi, lo sappiamo bene, di condanne a morte ne ha spiccate tante. Basterebbe allora contestarla dicendole: 'ma cosa dice signor fucilone!? Gheddafi era un dittatore!'.
Ecco riassunto il mio giudizio storico...senza pregiudizi. E quando si giudica senza pregiudizi si evitano anche le santificazioni. Io rispetto per fidel e lo ritengo un simbolo positivo per la mia causa...ma di certo non era un santo.
Buona serata.
Lei dà di Castro un giudizio inficiato dalle sue idee politiche. Il giudizio politico invece va elaborato senza pregiudizi.
RispondiEliminaIo non ho pregiudizi.
RispondiEliminaInfatti, io condanno anche Hitler, Mussolini, Stalin, Pol Pot e Mao Tse Tung.
Castro ha compiuto atti di barbarie ai danni di oppositori e non solo?
La risposta è sì.
Il resto è sofismo che non mi interessa.
Per quanto spiegato, la dittatura fu necessaria e le barbarie contro gli oppositori sono un in sé di un sistema dittatoriale'.
RispondiEliminaUna dittatura va allora giudicata sotto un altro canone: è stata spietata e sanguinaria oppure no?
A cuba, se le cifre sono quelle da lei riportate, la risposta è no. Sanguinarie e spietate furono le dittature appoggiate dagli Usa nella stessa area, non quella cubana. Tra l'altro batista si rifugio proprio negli Usa!
Ma poi ripeto: se il suo giudizio è fondato solo sul fatto che degli oppositori sono stati uccisi (in numero tra l'altro esiguissimo) allora lei cade in contraddizione, nel momento in cui ha appoggiato (come me) la dittatura di gheddafi.
Deve essere coerente. Ma la sua coerenza viene meno per un pregiudizio ideologico, il quale sussiste per castro ma non per gheddafi.
Saluti.
Lei ha un pregiudizio ideologico. Per un pregiudizio ideologico difende un'idea malata che ha fatto tanti morti.
RispondiEliminaFacciamo così: io vorrei vedere lei se qui in Italia saltasse fuori una dittatura e se questa dittatura uccidesse chi la pensa come lei.
Anche quella dittatura sarebbe "necessaria"?
1-castro non ha fatto tanti morti: lei lo confonde con l'URSS di Stalin. Castro è castro, Stalin è Stalin. Il giudizio qui verte su castro.
RispondiElimina2-qui siamo in Italia e non a cuba.
3-idem per la libia: ma lei cosa pensa di gheddafi? Se ho letto bene i suoi articoli lei lo ritiene un dittatore, ma comunque esprime a suo riguardo un giudizio positivo. Non casca in contraddizione mi scusi?
Io condanno qualsiasi dittatura, anche se, nel caso di di Gheddafi, va detto che Islam e democrazia non vanno d'accordo.
RispondiEliminaNon è questo l'argomento.
Il comunismo è un'ideologia malvagia esattamente come il nazismo. Si fonda sull'odio.
Del resto, il comunismo è anche un'ideologia utopistica. L'eguaglianza non esiste e non si può imporre.
Lei sta parlando di comunismo e non di Castro e delle cuba comunista. Ecco il pregiudizio ideologico.
RispondiEliminaConcordo con lei: nei paesi arabi c'è una incompatibilità con la democrazia. Ma è lo stesso che dicevo io in sudamerica e di cui lei, se vuole giudicare, non può ignorare: in sudamerica il socialismo non poteva instaurarsi per via democratica poiché ogni volta che è avvenuto è stato rovesciato da dittature di destra appoggiate dagli Usa.
Dunque, se politicamente approva gheddafi, lo deve fare anche per castro. Nel senso che la ragione che fosse una dittatura cade. Le resta dunque la dittatura sanguinaria ecc...ma anche su questo io l'ho smentita. E anzi la ha smentita pure amnesty coi suoi esiguissimi numeri. I batistiani furono uccisi: era il minimo dato che in una eventuale dinamica democratica avrebbero fatto di nuovo un colpo di Stato.
Ecco spiegato castro un due righe.
Saluti.
Segua il link: http://www.thedailybeast.com/articles/2016/11/27/don-t-forget-fidel-castro-s-brutal-oppression-of-gay-people.html.
RispondiEliminaSegua anche il link: http://www.secoloditalia.it/2016/11/voci-fuori-dal-coro-castro-un-feroce-dittatore-e-persino-saviano/.
E' lei che ha pregiudizi ideologici.
Saviano? Appunto ha scritto una bufala: ha parlato degli omosessuali e non è vero. Egli è profondamente filoamericano, ciò che ha detto me lo aspettavo. Peccato che è stato muto di fronte ai 250 fratelli musulmani condannati a morte dal governo filoamericano. Ecco dov'è l'incoerenza.
RispondiEliminaQuando si perde una guerra i nemici, quelli più temibili, vanno fatti fiori altrimenti si ripresentano. Ironia della sorte: l'unico 'errore' di batista fu quello di graziare castro: lo sottovalutò e anni dopo ci rimise le penne (o meglio il potere dato che scappò...negli Usa!). Signor fucilone, gli Usa, quanto a diritti umani, non hanno da insegnare nulla a nessuno. Ciò perché non solo all'estero li hanno sempre violati appoggiando il peggio del peggio, ma soprattutto perché li violano al loro interno, contro gli stessi propri cittadini. Non solo infatti c'è la pena di morte, ma negano anche i diritti sociali (su tutto il diritto alle cure) che rientrano tra i diritti umani. Questo, il buon Saviano, se lo dimentica semore.
Saviano filo-americano? Saviano è filo-Obama e non filo-americano.
RispondiEliminaL'America è ben altra cosa.
Preferisco cento volte il sistema americano a quello cubano.
Forse i democratici non sono americani? Non sapevo fossero di un altro paese. Ora si mette a dare patenti di americanità autentica o imperfetta? Su, ma che argomentazioni pone.
RispondiEliminaSul sistema americano migliore di quello cubano, poi, ciò può forse valere per gli americani, ma non certo per i cubani. Gli Usa piazzarono a cuba batista. E questo è anche il motivo che spiega il rispetto dei cubani per castro: può avere avuto mille difetti ma ha ridato loro dignità e alcuni diritti sociali che batista aveva invece calpestato. Usa a cuba ha significato miseria, denutrizione infantile, mafia,droga e criminalità diffusa. Con castro invece sono rimasti poveri ma hanno sempre avuto possibilità di curarsi, di istruirsi e di vivere in sicurezza: in una parola dignità. Ma lo dicono loro eh, mica solo io! Io a cuba ci sono stato più volte, parlo con cognizione di causa. O lei vuole sostituirsi ai cubani nel dire ciò che è giusto o sbagliato per loro? Quanto ai cubani a miami, quelli sono i bianchi ex proprietari filobastistiani (!!!) e stanno bene a Miami: a cuba li chiamano 'i vermi' e un motivo ci sarà.
Ma per favore!
RispondiEliminaVoi non volete la riconciliazione tra persone.
Voi portate avanti l'odio tra le persone.
Non va.
Signor fucilone io non voglio proprio niente, ho fatto un'analisi. I cubani di Miami sono chiamati vermi dai cubani di cuba perché appoggiavano batista. Io che posso farci? Lei passa dall'analisi alle valutazioni e viceversa, mischiando due tematiche diverse.
RispondiEliminaTra l'altro spero proprio che lei non sia con batista! E non mi dica che lei è per una ipotetica terza via poiché, se così fosse, sta parlando in astratto e non di politica contestualizzata. L'alternativa a castro era batista, infatti con l'operazione nella baia dei porci gli Usa volevano rimettere batista. È storia signor fucilone e questi sono dati oggettivi: non può ragionare in astratto dando spazio ai pregiudizi ideologici.
I cubani di Cuba sono stati indottrinati.
RispondiEliminaAh ok. A questo punto lei mi ricorda quelli che dicevano che berlusconi era votato perché aveva i mezzi di comunicazione in mano.
EliminaSignor fucilone, il popolo o ha sempre ragione o ha sempre torto. Non è che ha torto o ragione a seconda che la pensi o meno come lei.
Stavolta l'ha sparata e con la massima simpatia e stima glielo faccio notare.
Il presidente Berlusconi non è Fidel Castro.
EliminaIl presidente Berlusconi è stato votato democraticamente e non è mai stato un dittatore.
Castro è stato un dittatore.
Lei ha detto che i cubani hanno subito un lavaggio del cervello perciò appoggiano castro. Ed è per questo che ho citato berlusconi. Né l'uno né l'altro hanno infatti praticato violenza sul popolo per il consenso e il fatto che avessero i media in mano io non lo vedo un motivo decisivo. I popoli non sono fessi e non si fanno indottrinare da nessuno. Per lei questo vale, ma solo quando le fa piacere. Usa le stesse frasi di quelli che detestavano berlusconi e che non volevano accettare il consenso popolare. È incoerente.
RispondiEliminaUna bugia imposta e spacciata per verità alla fine diventa una verità, poiché veniva inculcata nelle teste delle persone. Castro faceva così.
RispondiEliminaBerlusconi poteva essere mandato a casa dagli italiani.
Castro, invece, non poteva essere mandato a casa dai cubani.
Inoltre, Berlusconi non era certo Castro.
Insomma, le cose potrebbero essere due:
RispondiElimina1-castro a cuba era odiato ma era una dittatura e tutti tacevano e tacciono
2-castro a cuba era amato ma ciò era dovuto all'indottrinamento.
Ora, è rusaputo che castro a cuba è rispettato, dunque cade il punto 1.
Ora, è risaputo che i popoli non si lasciano indottrinare (immagino infatti che lei non si sarebbe fatto indottrinare da castro: è la normalità oppure si ritiene più intelligente degli altri?)
Senza punti 1 e 2 a lei le conclusioni. Ma gliele anticipo: castro era rispettato dai cubani semplicemente perché ha preso a calci nel sedere un sanguinario dittatore appoggiato dagli Usa. Così facendo ha dato dignità ai cubani. Ecco perché lo rispettano.
Buona notte! Il resto sono balle, noia e pregiudizi.
Cento ignoranti non fanno una persona colta. Fanno cento ignoranti.
RispondiEliminaCastro e Guevara fecero solo i capipopolo ed il popolo fu pilotato perché non sapeva.
In fatto di pregiudizi, voi di sinistra non siete secondi a nessuno.
Castro fece la stessa cosa che fece Hitler: istigare il popolo contro qualcuno e piegarlo al suo pensiero criminale.
RispondiEliminaI tedeschi hanno appoggiato hitler, ma poi l'hanno rifiutato. Con castro è diverso: dopo 60 anni lo appoggiano ancora e lo rispettano. Sta considerando fessi milioni di cubani. E chi sottovaluta i popoli non merita il loro rispetto, poiché si ritiene più intelligente degli altri. Mi ricorda tanto gli antiberlusconiani che si ritenevano più dritti degli altri. Io ho sempre osteggiato berlusconi, ma ho al contempo sempre avuto rispetto di chi per anni l'ha appoggiato: non li ritenevo né stupidi, né ignoranti, né indottrinati, né tanto meno istigati.
RispondiEliminaNessuno meglio di un popolo sa giudicare i propri leader e infatti, quando vengono ingannati puntualmente li rimuovono. Ciò che con castro non è accaduto.
E poi castro contro chi avrebbe istigato l'odio dei cubani? Contro batista e chi ce l'aveva messo e voleva rimettercelo con la forza? Beh, direi che non aveva tutti i torti. Ed è proprio per questa terribile alternativa che i cubani l'hanno appoggiato: chi meglio di loro poteva giudicare se era meglio castro o batista?
Porti rispetto per i cubani, in questo momento non lo sta facendo: li sta considerando stupidi e inclini all'indottrinamento per ben 60 anni.
Si chiama rispetto per l'autodeterminazione dei popoli ed è il principio primo di ogni discussione politica.
Lei sta con gli Usa e con batista...e gli indottrinati sarebbero i cubani? In ogni caso decidono loro, dunque né io né loro e chi li ritiene stupidi e incapaci di giudicare nel loro pro interesse non merita nemmeno considerazione.
Lei ha pregiudizi viscerali, pregiudizi tali da chiamare stupido un intero popolo perché non la pensa come loro. Per tenerci ai tempi recentissimi, mi ricorda i radical chic che dopo il referendum hanno chiamato stupidi me e lei. Sia coerente, innazitutto con sé stesso.
In ogni caso, il discorso era iniziato parlando di un dittatore sanguinario: tutto ciò che ho scritto (e a cui lei non ha potuto controbattere) smentisce ciò. E a me basta e avanza. Gli Usa erano il cancro del sudamerica, peggio dell'URSS in europa e su ciò credo davvero che lei deve convenire, non può fare altrimenti.
Sta tenendo un atteggiamento da radical chic, da lei davvero non me l'aspettavo. La penso molto diversamente da lei, ma se c'è una cosa che mi piace di lei è il suo rispetto per i popoli, per i loro pensieri, le loro idee e le loro scelte, checché ci siano persone che si ritengono superiori agli altri parlando di populismo, voti si pancia e...indottrinamenti tramite tv e giornali.
Stavolta sta rinnegando se stesso e sta pensando come loro, come uno con la puzza sotto il naso che si ritiene più intelligente degli altri. Mi perdoni, ma lei (come me) non è più intelligente di un cubano.
Io detesto salvini, ma di lui mi piace il rispetto per i cittadini, per la loro vita di tutti i giorni. Sono loro cioè a dire ciò che in politica è giusto o sbagliato e non quei soloni da salotto che li chiamano stupidi, ignoranti e indottrinati. Se ciò vale per gli italiani, vale per tutti i popoli, cubani compresi. Credo che se un contadino di Santiago de Cuba rispetta castro, egli vada rispettato e chiamarlo indottrinato (ergo fesso) non mi pare il massimo, nemmeno per chi guarda il mondo da destra. Sono i radical chic a sentirsi superiori alle persone in carne e ossa che vivono la quotidianità e che hanno dunque tutti gli strumenti per poter valutare i propri politici.
RispondiEliminaNon a caso nei paesi ex URSS i politici furono mandati via perché davvero combinarono tanti guai. A Cuba non è così perché lo dice il popolo e nessuno può ergersi al di sopra di esso. Il popolo ritenne e ritiene che siano stati gli Usa a fare tanti guai: rispetto! Ma lei ne sa più di un contadino cubano cosa sia meglio per lui? Alle persone le chiacchiere astratte ergo da salotto non interessano.
Quando parlo di "ignoranti" non lo faccio per mancanza di rispetto verso i popoli.
RispondiEliminaCon il termine "ignoranti" voglio dire che la gente non sa come vanno le cose. Del resto, la parola "ignorante" è participio presente del verbo "ignorare".
Il popolo trova un leader che piace e lo segue.
Hitler, all'inizio, aveva il consenso del popolo.
Fu poi rifiutato dai tedeschi perché portò la Germania in guerra contro il mondo, in nome della sua idea criminale, oltre ad avere fatto la Shoah.
Inoltre, Cuba è un Paese piccolo e poco popoloso, rispetto alla Germania o alla Russia.
Quindi, è più controllabile.
'La gente non sa come vanno le cose': cioè i cubani non sanno della loro vita, non sanno come stavano sotto batista e quindi prima di fidel?
RispondiEliminaE lo sa invece lei dal ricco nord Italia?
Caro signor fucilone, si sta comportando esattamente come i radical chic, come i soloni da salotto, come la puppato: non rispetta la volontà dei cubani, non si sforza di interpretarla e allora alza il ditino e dice che 'non sanno', che 'sono indottrinati', ergo sono milioni e milioni di imbecilli che si fanno ingannare per 60 anni (60!!!). La puppato non ha compreso gli italiani del referendum, mi sa che sta facendo lo stesso lei coi cubani: ne sa più lei dei cubani che i cubani stessi! Ne sa più lei dei contadini cubani, che un contadino stesso! Ne sa più la puppato della vita degli italiani che gli italiani stessi...
Stavolta mi è cascato signor fucilone, non mi aspettavo da lei questo atteggiamento: si sta comportando esattamente come coloro che critica. Lei in questo momento sta dicendo che i cubani ignorano e lei (da migliaia di km di distanza) sa, che lei sa cosa sia il meglio per i cubani e i cubani no.
Non c'è altro da aggiungere.
Gli Usa piazzarono a cuba il delinquente, sanguinario e affamatore batista, castro lo cacciò via, difese cuba dalle ingerenze americane e diede a un popolo poverissimo il diritto a una casa, a un piatto caldo, alle cure e alla istruzione: i cubani delle pippe ideologiche se ne infischiani, essi come tutti i popoli guardano come stavano prima e come stanno poi e giudicano. E di certo sanno giudicare meglio di lei o della puppato: non hanno bisogno di tutori come fossero incapaci mentali. Non hanno bisogno di un fucilone che dica loro che stavano meglio quando non avevano una casa e un ospedale solo perché questi glieli ha dati un comunista.
Rispetto per i popoli: gli indottrinamenti non esistono! Nemmeno i tedeschi furono indottrinati da hitler: sposarono la sua causa e poi si pentirono. Con castro invece non si sono mai pentiti.
Signor fucilone ma lei si ritiene suscettibile di indottrinamento? Immagino di no. Ma allora si ritiene più intelligente degli altri? Così la pensano i radical chic.
I cubani erano così disperati per via di Batista che si misero nelle mani di Castro, anziché scegliere la democrazia.
RispondiEliminaI cubani passarono da un dittatore ad un altro dittatore.
Che guadagno ebbero?
Nessuno.
Nei momenti di crisi vince chi urla più forte.
La storia lo dice.
L'ascesa del nazismo in Germania ne è un esempio.
Hitler andò su con l'appoggio del popolo tedesco.
Il popolo tedesco di quegli anni fu disperato e vide in Hitler un salvatore, come i cubani sotto Batista videro in Castro e in Guevara due salvatori.
Lo stesso discorso può valere anche per Benito Mussolini qui in Italia.
Prima delle Leggi Razziali del 1938 e dell'alleanza con Hitler, Mussolini era amato dal popolo.
Eppure, anche Mussolini era un dittatore.
Egli era salito al potere perché il popolo vedeva in lui un salvatore.
Eppure, sappiamo tutti del suo squadrismo.
Visto che lei dice di "contestualizzare" il periodo in cui Castro salì al potere a Cuba, io potrei "contestualizzare" la salita al potere di Mussolini, in cui vi era un'Italia in condizioni drammatiche.
Sia chiaro, io non sono fascista (anzi, io condanno il fascismo) ma voglio solo fare capire che Castro fu un dittatore che si macchiò di crimini orrendi, come fecero Stalin, Hitler ed altri.
Quindi, non mi attribuisca cose che non ho mai pensato.
Radical chic sarà lei.
aggiungo solo che il sigbnore che commenta dimentica che tuttora ci sono le prigioni in cui vivono in maniera disumana i prigionieri politici che neppure per la morte del SANGUINARIO DITTATORE, come SANGUINARIO FU IL CHE, sono stati liberati
RispondiEliminaAddirittura prima dell'arrivo di Bergoglio ne furono incarcerati altri, in modo che nessuno potesse parlare con la stampa del mondo libero
Sono balle: per amnesty oggi a cuba ci sono zero prigionieri politici. Quelli in galera sono sovversivi che hanno compiuto attentati mortali (come le Br in italia). Quella da lei riportata, signora Maria, è propaganda smentita da organismi indipendenti come amnesty (che tra l'altro non è assolutamente tenera col governo cubano, anzi...).
RispondiEliminaha ragione sarà il prossimo che santificherà il kompagno Bergoglio! e io che credo alle "balle" dei parenti dei prigionieri politici, roba dea non credere, adesso mi abbevererò a quegli altri santi di Amnesty, accidenti! bei santi i vostri!
EliminaMi auguro che non sia così.
EliminaAmnesty International? Quell'associazione che attacca anche Israele, un Paese civilissimo, non ha nessuna credibilità.
RispondiEliminaLei mi paragona a Laura Puppato per le mie presunte critiche al popolo cubano.
Le ricordo che il signor Castro non salì al potere con democratiche elezioni.
Quindi, non mi faccia perdere tempo.
mik pare il caso di lasciarlo blaterare da solo questo sconosciuto. Con me ha chiuso qui
EliminaNon ha chiuso solo con te.
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