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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 25 novembre 2016

Referendum, anche il ministro Padoan dice che con la vittoria del "No" non ci sarà nessuna crisi!

Cari amici ed amiche,

come riporta "Il Giornale" , anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan (nella foto) dice che anche in caso di vittoria del "No" al referendum che ci sarà il 4 dicembre non ci saranno gli scenari apocalittici annunciati da certi "profeti di sventura".
Infatti, ora che pure il mondo della finanza - Economist in primis - lo ha detto, anche Pier Carlo Padoan smorza i toni in vista del referendum del 4 dicembre.
"Mi sembra uno scenario da escludere", ha detto il ministro dell'Economia a SkyTg24 parlando di una eventuale crisi dei mercati in caso di vittoria del "No", "Quello che osserviamo è che i mercati finanziari sono in attesa con un minimo di apprensione su una cosa molto semplice, se in Italia continuerà o meno la politica riformatrice. I mercati vogliono continuare a credere nell'Italia e proseguire questa esperienza", ha aggiunto Padoan. Lo stesso che solo venti giorni fa agitava lo spettro dello spread per spingere il "Sì" alla "riforma" costituzionale del premier Matteo Renzi.
Oramai, il fronte del "Sì" non può più agitare lo spettro di contraccolpi sull'economia italiana in caso di vittoria del "No" al referendum, quando lo stesso mondo della finanza gli dà torto.
Dire "No" a questa "riforma" non  significherà non potere più fare le riforme.
Una riforma si potrà sempre fare. Basta volerlo.
Anzi, si potrà fare una vera riforma, una riforma che riequilibri i rapporti tra lo Stato e le Regioni e che, con un vero federalismo,  tolga le distinzioni tra queste ultime, le quali sono distinte in Regioni a statuto ordinario e a statuto speciale, che abolisca veramente il bicameralismo perfetto, che riduca veramente il numero di parlamentari (deputati e senatori e non solo questi ultimi, come prevede la "riforma" che si voterà il 4 dicembre) e che dia ai cittadini italiani il potere di eleggere direttamente il Presidente della Repubblica.
Cordiali saluti.



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