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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 16 novembre 2016

La propaganda ieri ed oggi

Cari amici ed amiche,

l'amica e socia Stephanie Caracciolo (che ringrazio) mi ha portato all'attenzione un articolo del sito in lingua inglese "World War 1 Propaganda Posters".
Nell'articolo si vedono dei manifesti propagandistici italiani al tempo della I Guerra Mondiale.
Ora, io faccio notare una cosa: quei manifesti erano stati fatti per difendere un ideale di patria da ricongiungere in toto.
Ricordo che all'Italia di allora (1915-1918) mancavano ancora Trento e Trieste, che facevano parte dell'Impero Austro-Ungarico.
Certo, fu (ed è ancora oggi) pienamente contestabile il modo in cui l'Italia si unì nel 1861 però l'idea di una "patria italiana" era comunque corretto e profondo.
In quell'occasione ci fu un ideale.
Ora, guardiamo la propaganda di oggi, quella del referendum che ci sarà il 4 dicembre, quello sulla "riforma" costituzionale.
Oggi, c'è una maggiore tecnologia ma mancano le idee e gli ideali.
Noi vediamo coloro che si schierano per il "Sì" difendere una "riforma" sgangherata che non ha dietro nulla, se non l'effetto mediatico e la volontà di alcune lobby di ridurre la democrazia nel nostro Paese.
Guarda caso, questa "riforma" è voluta dai poteri di questa Unione Europea che oggi ci ricattano con lo spread.
Si cerca di presentare questa "riforma" come una "panacea contro tutti i nostri mali" e invece sarà la classica "cura peggiore del male".
Pensiamo, per esempio, al fatto che il Senato "riformato" sarà un doppione della Conferenza Stato-Regioni, con la differenza che il primo non avrà il vincolo di mandato territoriale.
Quindi, un consigliere regionale che sarà messo al Senato dalla Regione da cui proverrà (e non dai cittadini tramite elezioni) potrà essere presente alla Conferenza Stato-Regioni e votare dando due pareri diversi.
Ci sarà il casino, se questa "riforma" passerà.
Le istituzioni saranno paralizzate ed i poteri di questa Unione Europea potranno (di fatto) "commissariare" il nostro Paese.
I promotori del "Sì" ci presentano questa "riforma" in un modo ma la realtà dice ben altro.
Cordiali saluti.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto.