Cari amici ed amiche,
un mio amico mi ha segnalato il sito del "Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori".
Abbiamo i neonazisti!
Da uomo di destra e cittadini che ama il rispetto dei valori veri della nostra società, io condanno questa cosa.
In primo luogo, questa cosa non ha nulla a che fare con la destra.
Quando io parlo di destra di personaggi come Winston Churchill, William Mc Mahon e Ronald Reagan (tre esempi di vera destra) e non di personaggi come Adolf Hitler e Herman Goering.
Trovo inquietante il programma che ha stilato.
Esso è un programma totalitario che mortifica l'individuo.
La vera destra non è per lo Stato totalitario.
Trovo agghiacciante il "Prologo storico" di questo movimento:
"Nel 1893 Franz Stein, tecnico meccanico, uno dei più noti attivisti politici pangermanici della regione dei Sudeti in Alta Boemia, in quei tempi parte dell’Impero Austo-Ungarico, su invito dell’ideologo deputato Georg Schoenerer, fondò la “Deutschnationalen Arbeiterbund”, (Lega dei Lavoratori Tedesco-Nazionali).Qualche anno dopo, nel 1895, Stein fu l’editore dell’organo di stampa dell’associazione politica con la testata “Der Hammer”. Fin dai primi momenti i membri della Lega si presentavano salutandosi pubblicamente con l’Heilgruss, invece di usare il filoimperiale “Hoc”: le diversità anche solo degli atteggiamenti formali, evidenziavano già la loro natura rivoluzionaria.
Nel 1898, sempre in Boemia, nel “Sindacato dei Lavoratori Tedesco-Boemo” i membri d’etnia ceca si staccarono da quelle tedesche: i primi confluirono nell’organizzazione politica denominata “Nazionalsocialisti Cechi”, mentre i tedeschi formarono una nuova corrente, definendosi “Lavoratori Nazionalisti e Socialisti Tedeschi”.
L’anno successivo, a Eger, nome tedesco dell’odierna Cheb, Schoenerer, Stein, il redattore Karl Hermann Wolf, il tessitore Hans Knirsch, l’ideologo Ferdinand Burschofsky, e molti altri collaboratori, organizzarono la prima “Giornata Tedesco-Popolare del Lavoratore”, in cui fu sancito un programma con molte novità in campo sociale, e il “Giuramento d’Eger”, ove i deputati di circa cento città boeme fecero voto di “…combattere le contraddizioni sociali ed economiche esistenti al fine di porsi al servizio del bene nazionale, con una lotta unitaria di tutti i lavoratori, senza distinzione di classe, per ottenere, ed avere riconosciuti, oltre al diritto politico e nazionale, una posizione sociale migliore”. Il risultato di tale adunanza fu la creazione del “Reichsbund Deutscher Arbeiter Germania” (Lega Imperiale dei Lavoratori Tedeschi “Germania”) e, due anni dopo, il “Deutsche Arbeiteramt” (Ente Tedesco dei Lavoratori). La base ideologica delle neonate formazioni politiche si riassumeva comunemente nel conferire alla comunità popolare etnica uguali diritti tra gli individui, nonché l’aclassismo sociale. Le elezioni che seguirono portarono all’ottenimento d’alcuni seggi al Reichsrat (Parlamento Austriaco): gli stessi Schoenerer, Stein e Wolf furono eletti deputati.
Nel 1902, all’interno del movimento pangermanico si crearono due correnti, una con a capo Stein riconobbe Schoenerer come “Guida” e l’altra si riunì attorno a Wolf, che spinse quest’ultimo a fondare una nuova formazione politica denominata “Deutschradikale”. Tutte queste formazioni, pur restando divise, invocavano comunemente una chiara costituzione impostata sulla trilogia “un solo popolo, una sola organizzazione statale ed un solo capo”, si organizzavano attorno al “Fuehrerprinzip” (legge ed autorità del capo) ed adottavano già un simbolo molto in voga: la “Hakenkreutz”.
Sul finire dell’anno 1903 molti tedeschi dei Sudeti chiesero ed ottennero da Wolf la creazione di un gruppo autonomo; nel 1904 a Trautenau, l’odierna Trutnov, sempre nei Sudeti, Knirsch, Burschofsky, il ferroviere Rudolf Jung con alcuni colleghi, costituirono la nuova associazione politica definita “Deutsche Arbeiterpartei” (DAP), che resterà in ogni caso affiliata alla “Lega Tedesca dei Lavoratori Nazionalisti”, con sede anche a Linz. Questo partito otterrà la completa autonomia dal 1908, proponendosi autonomamente all’elettorato.
La galassia dei partiti nazionalsocialisti tedesco-boema presentava già alcuni deputati al Reichsrat prima del 1906, ma con le nuove elezioni i pangermanisti di Schoerener, i tedesco-radicali di Wolf ed i nazionalsocialisti cechi ne ottennero 24; nel 1911 la situazione migliorò con il conseguimento del risultato di 45 seggi, compresi i tre del DAP, che fece inserire tra gli eletti anche Knirsch ed il coordinatore Walter Riehl. Nel 1918, durante la Grande Guerra, il DAP boemo mutò il proprio nome in “Deutsche Nationalsozialistische Arbeiterpartei” (DNSAP). I partiti nazionalsocialisti austriaci e cecoslovacchi furono attivi fino all’annessione con la Germania nel 1938, che portò la loro fusione nel “Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori”.
Nel 1917 a Monaco, in Baviera, l’ingegnere civile Gottfried Feder fondò la “Lega combattentistica tedesca per spezzare la schiavitù dell’interesse”, proponente l’abolizione delle speculazioni private con sequestro dei capitali conseguiti. Sempre a Monaco il l7 marzo del 1918, l’ex fabbro, impiegato delle ferrovie Anton Drexler e l’ingegnere ferroviario Michael Lotter, assieme ad una decina di colleghi, fondarono il “Comitato Libero dei Lavoratori per una Buona Pace”, affiliato del comitato omonimo di Brema costituito due anni prima.
Il 2 ottobre successivo alcuni iscritti alla Thule-Gesellschaft, tra cui il giornalista sportivo Karl Harrer, formarono, su invito dei dirigenti di quest’ultima, il “Circolo di Lavoro Politico”, in comunione d’intenti con il Comitato di Drexler e la Lega di Feder.
Il 5 gennaio del 1919, nella birreria Fuerstenfelder di Monaco, su imitazione dei lavoratori tedeschi in Boemia, il Comitato Libero si trasformò nel “Deutsche Arbeiterpartei” (DAP), formazione politica nazionalista, socialista e aclassista. Quattro giorni dopo, all’Hotel Vier Jahreszeiten, il Circolo di Lavoro Politico si fuse nel DAP, facendone salire gli iscritti a circa cinquanta persone: la fusione dette vita all’organizzazione affiliata “Nationalsozialisticher Deutscher Arbeiterverein”, con Harrer Presidente Nazionale. Drexler fu invece nominato primo segretario del DAP, mentre Lotter e Feder saranno tra i primi membri del direttorio assieme al dottor Oskar Korner, vicesegretario, ed al poeta Dietrich Eckart. Successivamente faranno parte del comitato direttivo il capitano dell’esercito Erich Roehm e l’architetto baltico d’origine tedesca Alfred Rosenberg.
Il 24 febbraio del 1920, nella birreria Hofbrauhaus di Monaco, si proclamò pubblicamente il “Manifesto del Partito – Programma dei 25 Punti”, sunto degli intendimenti comuni, impostato da Drexler, da Feder e dal “Bildungsoffizier” (Ufficiale Fiduciario) Adolphus Wolf, iscritto da pochi mesi ma già membro dell’esecutivo come responsabile della propaganda. Wolf, simpatizzante di Schoenerer, aveva avuto in passato anche contatti con i deputati Stein e Karl Wolf.
Il 2 marzo 1920, a seguito del successo del 24 febbraio, il DAP mutò il proprio nome in “Nationalsozialistische Deutsche Arbeitpartei” (NSDAP), divenendo la formazione politica con il più alto numero d’iscrizioni volontarie d’Europa, con proseliti ed organizzazioni affiliate in ogni nazione del vecchio continente.
Il 29 luglio 1921, nell’assemblea plenaria svoltasi al circo Krone di Monaco, fu accolta a grande maggioranza la mozione presentata dall’oratore Hermann Esser: Wolf fu nominato “la nostra Guida”, il capo indiscusso della NSDAP.
L’otto novembre 1923, a Monaco, infiammò una rivolta popolare in opposizione alle decisioni del governo centrale tedesco, incapace di opporsi ai soprusi delle potenze straniere nonché agli atti di continua vessazione a danno della popolazione, operati da speculatori interni sorretti da potenti gruppi della finanza internazionale.
Il comitato insurrezionale, la “Kampfbund” (Lega di Battaglia), cui aderiva la NSDAP ed alcune associazioni combattentistiche, aveva l’appoggio dei commissari governativi della Baviera, da loro manifestato in pubblica assemblea nel salone della birreria Buergerbraukeller; altra illustre presenza tra i rivoltosi era il generale Ludendorff.
Se nonché il giorno successivo, a seguito del possibile intervento armato dell’autorità centrale, i governanti locali si defilarono, lasciando tutti sgomenti nel momento più delicato: oramai non era più possibile fermare la sommossa.
Nella manifestazione di quello stesso giorno, l’attore baltico d’origine tedesca Max Erwin von Scheubner-Richter, uno dei principali ideologi, cadde, fulminato a morte da una fucilata proveniente dalla folla e non dallo schieramento di polizia come si era inizialmente creduto; risultò che alcuni sicari, al soldo dei potentati contro i quali ci si stava opponendo, istigarono l’incidente che dette inizio alla sparatoria e alla carneficina. In seguito, parecchi esponenti della NSDAP furono ingiustamente condannati da un tribunale speciale che, per colmo d’ironia, fu fatto istituire dagli stessi commissari promotori dell’insurrezione, al fine da allontanare i sospetti ed evitare ritorsioni per aver tenuto un equivoco comportamento. La sentenza interruppe l’attività della NSDAP per due anni, ma gli ideali ed i valori restarono saldi.
Von Scheubner-Richter, ucciso assieme a 17 militanti, divenne il primo Eroe Martire della rivoluzione nazionalsocialista.
Queste sono le nostre origini.
Trascorso un secolo dal “Giuramento d’Eger”, per volontà espressa in pubblico testamento, sul finire del 1999, si è formato un “Comitato di Lavoro Politico”, nel tentativo di far risorgere, aggiornata ed universale, l’Idea istintiva espressa dai fondatori dei primi movimenti nazionalsocialisti dei lavoratori, con la speranza che il suo germoglio rifiorisca nei cuori delle masse e generi nuovamente, solo sull’esempio delle cose buone intraprese dagli Eroi del passato, il modello di Nazione atteso dai Popoli Europei dall’alba della civiltà.
Al termine dei lavori durati due anni, il Comitato di Lavoro Politico è confluito nell’associazione NSAB-MLNS.
NSAB-MLNS, Nationalsozialistische Arbeiter Bewegung – Movimento Nazionalsocialista dei Lavoratori: fondato il cinque gennaio 2002.
…la regola fondamentale della democrazia recita: “Tutto il potere deriva dal Popolo”. La costituzione stabilisce il modo con cui un concetto, un’idea, e quindi un’organizzazione, debbano conquistare dal Popolo la legittimazione per la realizzazione dei propri obiettivi. Ma in ultima istanza è il Popolo stesso che determina la propria costituzione…
…Quando una costituzione si dimostra incompatibile alla sua esistenza, non è la Nazione a morire, ma la costituzione ad essere cambiata.
A.Wolf.".
Un conto è dire no allo jus soli agli immigrati, combattere il fenomeno dell'immigrazione clandestina, essere anti-comunisti ed essere contro i matrimoni gay.
Io sono contro lo jus soli e contro il fenomeno dell'immigrazione clandestina e sono ferocemente anti-comunista e non mi piacciono i matrimoni gay.
La destra, infatti, è per la difesa dei valori della patria e della famiglia ma non odia gli altri.
Bel altra cosa è inneggiare ad un'ideologia malata, un'ideologia oscura che nel secolo scorso uccise più di sei milioni di persone innocenti e che mortificò la persona in nome dello Stato-partito, un'ideologia fondata sull'odio.
Io ho paura che queste idee possano avere presa sulla nostra società.
In un momento in cui la politica è in crisi (e la nostra politica è in grave crisi) e in cui molte persone non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e ci sono tanti disoccupati (io stesso sono senza lavoro) queste brutte idee possono avere presa su settori della nostra società.
La politica stia bene attenta.
Noi tutti dobbiamo stare bene attenti.
Io spero che di dovere intervenga contro questa cosa.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Purtroppo ci sono partiti storici come la lega che manifestano insieme a gruppi che si definiscono orgogliosamente fascisti. Non crede che sia grave la strada intrapresa da Matteo salvini? Tra l'altro ieri sera ho ascoltato Borghezio e mi ha fatto accapponare la pelle quando ha espresso il suo giudizio su gruppi neonazi. Ma dove siamo diretti?
RispondiEliminaVoglio dire: quando partiti democratici e con una certa storia come la lega sfilano insieme a movimenti antidemocratici e razzisti, finiscono per legittimarli questo ultimi dinanzi agli occhi dell'opinione pubblica...soprattutto in tempi di crisi. Si deve essere invece uniti nel prenderne le distanze. Mi auguro pertanto che lei, che appartiene al mondo della sana e democratica destra, dia il suo contributo 'denunciando' nel suo blog il grave errore strategico di salvini. In tempi bui come questi non bisogna sbagliare nulla e restare uniti. Saluti e buon lavoro.
RispondiEliminaLa Lega Nord con i nazisti non c'entra nulla!
RispondiEliminaLei non conosce la Lega Nord. Io la conosco meglio di lei.
La invito a non parlare di ciò che non conosce.
La Lega Nord è contro il nazismo.
Essere contro l'immigrazione clandestina non vuole dire essere nazisti.
Se essere contro l'immigrazione clandestina significasse essere nazisti vorrebbe dire che gli Australiani sono dei nazisti.
Invece, l'Australia è un Paese civile.
Al contrario, è segno di inciviltà volere l'immigrazione clandestina.
A me fanno accapponare la pelle anche certi politici di sinistra che parlano anche di messa in discussione della proprietà privata o quelli che (come ad esempio la presidentessa della Camera Laura Boldrini) vorrebbero aprire le porte ad ogni tipo di immigrazione clandestina, oltre ai nazisti.
Lo so benissimo che la lega non c'entra nulla col nazismo, ma è appunto per questo che io credo che fa un grave errore a sfilare insieme a gruppi razzisti e antidemocratici per loro stessa ammissione. Facendo così, infatti, legittima quei gruppi dinanzi all'opinione pubblica facendoli apparire partiti come gli altri. Invece no, in tempi di crisi soprattutto, ciò non deve accadere, assolutamente.
RispondiEliminaÈ per questo che le ho scritto, augurandomi che dal suo blog dia il suo contributo evidenziando come una cosa è essere contro l'immigrazione, altro è sfilare con chi è, sì, contro l'immigrazione clandestina, ma anche contro ebrei e libertà in generale. La destra, quella sana e moderna, coi fasci non ha nulla, nulla da condividere. Sfilare insieme è pericoloso, molto.
Dopo aver chiarito il mio pensiero, sono certo che lo condividerà. Buon lavoro.
Chi insulta gli ebrei è un cretino, oltre ad essere ignorante.
RispondiEliminaLo dico anche perché sono filo-sionista.
Io conosco ebrei che apprezzano anche la Lega Nord.
Questo è un altro dei motivi per cui dico che la Lega Nord non c'entra nulla con i nazisti.
Vede, sapendo che la Lega Nord oggi ha presa sulla gente, vi sono dei farabutti che puntano ad avvicinarsi ad essa per "brillare di luce riflessa".
Ciò non significa che la Lega Nord legittimi questi farabutti.
Che la destra sana non sia fascista lo so anch'io.
Ma chi non c'entra nulla con determinati movimenti non deve sfilarci i insieme. E a Milano tutti sapevano chi ci sarebbe stato: inoltre salvini non ha assolutamente preso le distanze da quei gruppi, anzi ha detto: 'chi sull'immigrazione clandestina ha le nostre stesse idee ben venga'. È proprio il 'ben venga' a non andare bene: quella gente è antidemocratica e antisemita e dobbiamo tenerla alla larga.
RispondiEliminaConosco ebrei che apprezzano la Lega Nord.
RispondiEliminaSalvini non ha mai detto: "Casa Pound potrà mettersi con noi!".
Salvini ha detto che chiunque accetterà le linee programmatiche proposte dalla Lega Nord sarà bene accetto.
Non mi risulta che Casa Pound ami molto la Lega Nord, per via delle tendenze federaliste di quest'ultima.
Io sono intransigente su queste questioni, tutto qui.
RispondiEliminaLa storia insegna che il primo passo verso il successo di 'partiti' illiberali e violenti è il vestimentum di normalità che essi acquistano, entrando pian piano nella normale dialettica politica. Pertanto io non dirò mai che gli antisemiti sono ben accetti se su talune tematiche c'è concordanza. Infatti il problema sta nel resto ed è proprio aprendogli le porte x taluni aspetti che si finisce per normalizzarli. Quei movimenti sono aberranti e io non gli aprirò mai le porte. Speravo che la mia intransigenza circa gli antisemiti (devono stare lontano da noi senza se e senza ma) fosse comune a tutta l'area di centrodestra, ma purtroppo devo constatare una sottovalutazione del problema (che è grave, estremamente grave).
In ogni caso buona giornata.
Insomma, 'ben vengano' se sono contro gli immigrati clandestini, che poi il giorno dopo attacchino la razza ebraica facciamo finta di niente? E poi magari alla prossima manifestazione contro l'immigrazione sconsiderata torniamo a dirgli 'siete ben accetti'? Per me questo significa normalizzarli, tutto qui. Ed è un grave errore politico.
RispondiEliminaLei ovviamente, può pensarla diversamente ma, come detto sopra, io la considero una sottovalutazione del problema.
Di nuovo Buona giornata.
Salvini non ha fatto il nome di Casa Pound.
RispondiEliminaCasa Pound non è dell'area del centrodestra.
In realtà, le parole gli erano state messe in bocca di Enrico Mentana, nella trasmissione "Bersaglio mobile".
RispondiEliminaMa, semplicemente, non ne ha mai preso le distanze e continua a ripetere (orecchie mie) 'ben venga chi la pensa come noi'. No, ben venga chiunque no: avrei desiderato che gridasse chiaro e forte 'casa pound e movimenti nazifascisti in genere sono aberranti e non vogliamo averci nulla a che fare: lontano da noi!'.
RispondiEliminaGrave, gravissimo errore politico, soprattutto per i trascorsi storici del nostro paese.
Pure io ho sentito la cosa (che è stata detta durante la trasmissione televisiva "Bersaglio Mobile") e, ripeto, lì è stato anche Enrico Mentana che ha un po' forzato la questione.
RispondiEliminaSalvini ha detto: "Ben venga chi la pensa come noi".
Non mi risulta che Casa Pound o Forza Nuova la pensino come la Lega Nord.