leggete l'articolo del blog di Livio Caputo "Il Giramondo" che è intitolato "No alla Turchia nella UE".
Dell'articolo è interessante la parte che recita:
"In politica estera, la Turchia, che durante la guerra fredda è stata l’efficiente e fedele bastione orientale della NATO, opera ora in maniera del tutto indipendente dal blocco occidentale. Da principale alleata di Israele nel Medio Oriente, sotto Erdogan Israele è diventata il nemico numero uno, tanto che dalla Turchia è partitala famigerata spedizione navale per forzare il blocco di Gaza. Dopo la cosiddetta primavera araba, Erdogan ha sognato una specie di Unione islamica a egemonia turca, ha sposato la causa dei Fratelli Musulmani poi messi al bando in Egitto,in Giordania e nei Paesi del Golfo, ma ha finito con il rimanere isolato, con il Qatar e Hamas (!) come unici amici. Quando ha visitato il Sudan, il cui presidente Oman al Bashir è stato deferito alla Corte internazionale dell’Aja per genocidio, ha detto: “Non ho visto alcuna traccia di questo: i musulmani non ricorrono mai al genocidio”. Formalmente, è schierato con noi nella lotta contro l’ISIS, ma nega che esista un terrorismo islamico, ha lasciato passare attraverso la Turchia migliaia di jihadisti che andavano a combattere con il Califfato e a Kobane si è comportato come i russi nel 1944, quando si fermarono sulle rive orientali della Vistola lasciando ai tedeschi il tempo di soffocare la rivolta dei nazionalisti polacchi a Varsavia: una divisione corazzata turca schierata sul confine non ha mosso un dito per impedire che l’ISIS annientasse l’ultima sacca di resistenza dei Curdi, e c’è voluto l’intervento massiccio dell’aviazione americana per evitare un massacro come quello degli yazidi.".
La politica estera è solo un aspetto di questa Turchia che sta diventando sempre più islamica.
Oltre al suo appoggio ad Hamas e all'ostilità verso Israele (di cui prima dell'arrivo di Erdogan era la Turchia era amica ed alleata) ed oltre ai problemi che sta creando a Cipro Nord, ove vi è un governo fantoccio gestito di fatto da Ankara che crea problemi alla libertà religiosa dei pochi cristiani greci e maroniti rimasti, al suo interno ci sono cambiamenti inquietanti.
Per esempio, stanno comparendo di nuovo le donne con il velo.
Oltre a ciò. vi sono politici che vorrebbero riconvertire la Basilica di Hagia Sophia (oggi museo) in moschea, anziché fare un passo in più verso la laicità ridandola ai legittimi proprietari, i cristiani della Chiesa greco-ortodossa.
Ricordo che Istanbul era la "Nuova Roma", Costantinopoli.
Lì vi è tuttora una delle sedi patriarcali più importanti della Chiesa ortodossa, il Patriarcato di Costantinopoli.
In Turchia vi è anche la città di Tarso, la città in cui fra il 5 ed il 10 AD nacque San Paolo Apostolo, la cui chiesa (cattolica) è oggi in mano alla Stato, che crea problemi riguardo al culto.
In Turchia, tutti gli edifici di culto non musulmani non possono aprirsi sulla pubblica via.
Erdogan ha anche rimosso i giudici e ha persino dichiarato che la donna è inferiore all'uomo.
Noi Europei dovremmo accogliere un Paese in simili condizioni?
Sarebbe il suicidio dell'Europa.
Infatti, la Turchia diventerebbe una bomba demografica che peserebbe sugli equilibri geopolitici dell'Unione Europea.
L'Europa rischia davvero di diventare "Europistan".
Cordiali saluti.
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