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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 25 novembre 2014

I Domenica di Avvento


Cari amici ed amiche,

le letture delle Sante Messe di sabato sera e domenica sono i seguenti brani:
Dal libro del profeta Isaìa, capitolo 63, versetti 16-17, capitolo 64, versetti 2-7.

Tu, Signore, sei nostro padre,
da sempre ti chiami nostro redentore.
Perché, Signore, ci lasci vagare lontano dalle tue vie
e lasci indurire il nostro cuore, cosi che non ti tema?
Ritorna per amore dei tuoi servi,
per amore delle tribù, tua eredità.
Se tu squarciassi i cieli e scendessi!
Davanti a te sussulterebbero i monti.
Quando tu compivi cose terribili che non attendevamo,
tu scendesti e davanti a te sussultarono i monti.
Mai si udì parlare da tempi lontani,
orecchio non ha sentito,
occhio non ha visto
che un Dio, fuori di te,
abbia fatto tanto per chi confida in lui.
Tu vai incontro a quelli che praticano con gioia la giustizia
e si ricordano delle tue vie.
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato
contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli.
Siamo divenuti tutti come una cosa impura,
e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia;
tutti siamo avvizziti come foglie,
le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento.
Nessuno invocava il tuo nome,
nessuno si risvegliava per stringersi a te;
perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto,
ci avevi messo in balìa della nostra iniquità.
Ma, Signore, tu sei nostro padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.

Parola di Dio.




Salmo Responsoriale, Salmo 79.



Ritornello: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.

Sia la tua mano sull’uomo della tua destra,
sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo,
facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.


Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi, capitolo 1, versetti 3-9.

Fratelli, grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Rendo grazie continuamente al mio Dio per voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù, perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e quelli della conoscenza.
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!

Parola di Dio.

+ Dal Vangelo secondo San Marco, capitolo 13, versetti 33-37.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!".

Parola del Signore.

Dobbiamo vegliare.
Queste sono le prime messe dell'Avvento, il periodo che precede il Santo Natale.
Noi dobbiamo vegliare, poiché il nostro Signore sta per arrivare.
Dobbiamo vegliare, poiché la Salvezza sta arrivando tra noi.
Facendo una riflessione con l'amica e collaboratrice Stephanie Caracciolo, il Natale è diventato una festa consumistica.
Oggi si guarda tanto il commercio ma si è perso il senso della spiritualità del Natale.
Ora, che anche i commercianti debbano pur mangiare è cosa ovvia.
Però, il cuore della festa del Natale non è rappresentato dalle luci e dai regali ma da Cristo che venne sulla Terra.
Il Natale è il compleanno di nostro Signore Gesù Cristo, il Verbo di Dio (che in pratica è Dio stesso) che si fece uomo per riscattare l'umanità dal peccato, morendo sulla croce e risorgendo.
Il Natale ci ricorda questo.
Il Natale è la festa che unisce tutti noi e ci deve ricordare che Dio amò così tanto il genere umano da mandare il Suo Unico Figlio sulla Terra e come tale va rispettato.
Il cuore della festa del Natale è questo.
Oggi, in nome del "politicamente corretto",  c'è chi vorrebbe festeggiare il Natale senza Cristo.
In pratica, sarebbe un po' come festeggiare un compleanno senza il festeggiato.
Questo non è ammissibile.
Festeggiare il Natale senza Cristo non darebbe nessun senso ai festeggiamenti.
Ricordiamoci ciò.
L'Avvento ci prepara a questa grande festa di cui tutti noi dobbiamo essere parte.
Cordiali saluti. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.