ho preso spunto da un articolo che è stato scritto da Stefano Cingolani su "Panorama" e che è intitolato "Renzinomics, che triste fallimento".
Le politiche economiche portate avanti dal governo presieduto da Matteo Renzi sono fallimentari.
Prendiamo, ad esempio, la questione dei soldi del Trattamento di fine rapporto, che Renzi vorrebbe fare mettere in busta paga.
Questa idea è balorda, poiché se venisse attuata quei soldi verrebbero mangiati dal fisco.
Renzi ha fatto delle promesse e non le sta mantenendo.
La gente lo sta capendo.
L'articolo di Cingolani fa il paio con il mio, che è stato pubblicato su "Italia chiama Italia" e che è intitolato "Renzi sempre più contestato, il vento sta cambiando".
Matteo Renzi, colui che veniva visto come l'uomo della speranza, è sempre più contestato.
In verità, già in quello che è accaduto il 25 maggio (quando i vari mass media portavano Renzi in trionfo) si vedeva già qualcosa.
Ricordo, infatti, alle elezioni del 25 maggio scorso il Partito Democratico ha sì preso il 42%, ma ha votato solo il 58% degli italiani aventi diritto al voto. Il restante 42% si è astenuto. Quindi, facendo due calcoli, il Partito Democratico ha preso il 23%, se si tiene conto della totalità di coloro che avevano diritto di votare. In pratica, il Partito Democratico ha preso più o meno la stessa percentuale di voti che aveva preso nel 2013. Anzi, ne ha presi di meno: nel 2013 il PD prese il 25% dei voti.
La stessa cosa è accaduta ieri, alle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Calabria.
In Emilia-Romagna e in Calabria l'affluenza al voto è stata rispettivamente del 37,7% e del 43,8%.
Di fronte a ciò Renzi che fa?
Renzi gongola per le vittorie dei candidati sul partito.
Però, a Renzi io chiederei quanti siano gli emiliani ed i romagnoli ed i calabresi che sono effettivamente rappresentati da Stefano Bonaccini e Mario Oliverio, tenendo conto di tutti gli aventi diritto al voto.
Renzi è contestato in ogni dove.
Egli è contestato anche dagli italiani all'estero, che si sono visti chiudere molte ambasciate e consolati.
A differenza di quanto accadeva fino a qualche mese fa, però, questa contestazione non può più essere nascosta.
Il vento è cambiato ma serve una vera alternativa.
Il centrodestra impari da ciò.
Cordiali saluti.
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