Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Come laurearsi in negazionismo: "I palestinesi? Vittime e pacifisti"".
All'università di Torino c'è stato un fatto spiacevole.
Due studentesse hanno scritto una tesi il cui hanno attaccato Israele e gli ebrei definendo questi ultimi "sionisti e sfruttatori della manodopera araba".
Queste sue studentesse hanno definito i palestinesi "Vittime e pacifisti".
Io, se fossi stato il rettore di quell'università, avrei espulso le due studentesse in questione.
Le parole di queste studentesse sembrano quelle che dicevano Adolf Hitler e Joseph Goebbels.
La presidentessa della commissione che avrebbe dovuto valutare il lavoro delle due studentesse, la professoressa Daniela Santus, ha abbandonato i lavori.
La professoressa Santus avrebbe dovuto presiedere la commissione al posto della professoressa Ada Lonni, la relatrice della tesi intitolata "Percorsi classici e letterari di città palestinesi", che è finita nell'occhio del ciclone.
L'articolo del "Il Giornale" recita:
"Mancava la relazione della collega ha spiegato - ho sfogliato i testi, diversi ma complementari, con una bibliografia prevalentemente araba e vi era una premessa storica nella quale, leggendo velocemente, ho letto frasi e concetti che non condivido". Le parti incriminate dalla docente, che non fa segreto di essere filoisraeliana, sono molte, tra queste l'affermazione secondo cui vi era un piano di sgombero della Striscia di Gaza, ma senza cenno alcuno dell'avvenuta evacuazione. Gli altri prof hanno considerato poco rilevanti queste considerazioni, anche se la stessa professoressa Lonni, nella presentazione dei testi, spiega che si tratta di un "lavoro buono, con alcune considerazioni di cui sono responsabili le autrici". "Non volevo rovinare la discussione con domande scomode, - prosegue Santus però non me la sono sentita di firmare la certificazione di laurea".
Quanto accaduto è stato molto grave.
Ciò certifica lo stato di ignoranza che c'è in tanta parte di quello che dovrebbe essere il mondo della cultura e in buona parte di coloro che fanno parte delle future generazioni.
L'ignoranza può uccidere.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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