leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Spese folli e fatture non pagate L'Europa del rigore va in rosso".
Questa Europa ci sta affamando.
Essa è sotto il diktat tedesco e impone rigore ed austerity a tutti noi.
Però, nonostante la crisi, l'austerità e i continui, insistiti richiami al rigore, gli allegri parlamentari di Bruxelles pretendevano di far passare un bilancio a 146,4 miliardi di euro. Erano pronti, insomma, a votare un preventivo di spesa superiore di circa l'otto per cento ai già poco oculati esborsi dell'anno in corso.
E così per far fronte a quegli aumenti, i singoli Stati membri avrebbero dovuto ripartirsi, a seconda delle quote, un incremento di spesa pari a 11,1 miliardi. Il tutto per far fronte a un passivo che, nonostante le prediche su austerità e rigore diffuse dai pulpiti di Bruxelles, supera di gran lunga i 30 miliardi di euroA bloccare questo spreco ci ha pensato il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.
Abbiamo capito che per l'Europa l'Italia deve avere i conti in ordine mentre essa (tanto bacchettona con noi e con gli altri Stati che a suo dire non rispettano i parametri) scialacqua soldi a destra e a manca.
In poche parole, per dirla volgarmente come si dice qui in Italia, questa Europa pratica la sodomia con i deretani degli altri.
Essa ci impone regole assurde, come quelle che impongono a chi vende frutta e verdura di mettere cetrioli di determinate lunghezza e curvatura o melanzane di una determinata grossezza.
Essa impone ai nostri allevatori di produrre solo un tot di latte. Se superano questo tot si beccano la multa.
Essa ci impone di rispettare i nostri bilanci interni mentre le sue istituzioni sprecano a destra e a manca.
Questa cosa deve finire.
Cordiali saluti.
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