Cari amici ed amiche,
leggete l'articolo del sito "Questa è la Sinistra Italiana-QELSI" che è intitolato "Quella strage partigiana che non deve essere raccontata".
A Natale sarà trasmesso nelle sale il film del regista padovano Antonello Belluco che è intitolato "Il Segreto d'Italia", un film che parla della strage di Codevigo, una strage operata dai partigiani tra il 28 aprile ed il giugno 1945.
Gli autori furono i partigiani comunisti, non solo i partigiani comunisti della brigata “Mario Gordini” i comunisti garibaldini comandati da una delle poche menti militarmente pensanti della resistenza, non a caso ex capomanipolo della Milizia fascista, quell'Arrigo Boldrini che, col nome di Bulow, portò la guerra dalle montagne alla pianura e alle aree metropolitane.
I morti furono più di 130 ma secondo alcune fonti potrebbero essere state uccise 900 persone.
Troppo spesso la storia viene usata per indottrinare.
Per esempio, quando si parla del protestantesimo, si pone l'accento sulla "Notte di San Bartolomeo", una strage di ugonotti francesi che furono massacrati dai loro compatrioti cattolici tra il 23 ed il 24 agosto del 1572, mentre non si dice nulla delle persecuzioni subite dai cattolici nei Paesi protestanti.
La storia della II Guerra Mondiale è forse quella più strumentalizzate.
Giustamente, si parla dei crimini dei nazisti.
Sia chiaro, i crimini perpetrati dai nazisti furono gravissimi e ancora oggi vanno condannati senza se e senza ma.
Però, dall'altra parte ci furono persone che non furono migliori dei nazisti.
Pensiamo ai partigiani di Tito che misero gli italiani di Venezia Giulia, Istria e Dalmazia nelle foibe.
Pensiamo al "Triangolo della Morte" in Emilia-Romagna, una zona in cui i partigiani comunisti della "Brigata Garibaldi" uccidevano i partigiani cattolici, che combattevano contro i nazifascisti esattamente come gli altri.
Di questo non si parla.
Anzi, chi cerca di parlare di ciò viene attaccato e tacciato di "revisionismo".
Evidentemente, a qualcuno certa storia è scomoda.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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