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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 22 novembre 2014

Caso "Eternit", il vero problema non è tanto la prescrizione

Cari amici ed amiche,

la sentenza del "caso Eternit", con cui sono stati assolti i responsabili del disastro ambientale di Casale Monferrato, ha sconvolto tutti.
Le prove di colpevolezza dei soggetti che hanno causato ciò c'erano tutte ma c'è stata l'assoluzione nella Corte di Cassazione, per via della prescrizione.
Molti danno la colpa alla "Legge ex-Cirielli" , la legge che accorcia i termini della prescrizione.
Io, invece, darei la colpa al fatto che qui in Italia i processi siano troppo lunghi.
Non è normale che un processo duri più di dieci anni.
Qui in Italia ci sono processi che durano anche venti anni o più.
Spesso i processi sono condotti anche in maniera arbitraria.
Una giustizia che funziona male genera ingiustizia.
Cordiali saluti.

34 commenti:

  1. Se i processi durano tanto è soprattutto perché ci sono pochi giudici, troppi processi (ci sono infiniti reati penali ccdd bagattellari) e infiniti cavilli processuali (infatti gli avvocati puntano ad allungare il brodo per far scattare la prescrizione anziché contestare nel merito i pm). E se a questa grave situazione ci aggiungi che la prescrizione decorre non dal momento in cui il reato è stato scoperto, ma da quello in cui è stato commesso, e che la prescrizione è stato accorciata per tanti reati a 5 anni (soprattutto quelli di politici e finanzieri) la frittata è fatta. Es un soggetto commette un reato che viene scoperto (questa è normalità) dopo 2-3 anni, restano 2 anni per concludere tre processi: è praticamente impossibile. Se poi il giudice guarda al calendario e vede che la prossima udienza libera è es tra 5-6 mesi (questa è la prassi: x un periodo ho fatto l'avvocato), cosa può fare se non fissare la prossima udienza dopo 6 mesi? E così un processo si prescrive dopo appena un paio di udienze e di certo ciò non è dovuto alla mancanza di voglia di lavorare. Si deve essere del settore x caoire certe cose e non affidarsi allr chiscchiere dei politici che ne sini la causa. Si dovrebbero avere più giudici, più personale (a napoli per avere semplicemente un fascicolo un giudice deve aspettare anche 2 mesi) e si dovrebbero depenalizzazione decine e decine di reati puniti con la multa (dovrebbero diventare illeciti amministrativi punibili appunti in via pecuniaria). Solo così la giustizia, unitamente a una riforma del processo in sé, diventerebbe efficace. Ma la politica negli ultimi 20 anni ha perseguito volontariamente l'inefficienza del processo: senza prescrizione quanti politici e finanzieri ed esponenti della classe dirigente sarebbero finiti in galera? Tutte le leggi degli ultimi 20 anni (e dico tutte) vanno in questa direzione. E basti pensare ad un altro dato: gli unici reati ad essere stati depenalizzati sono stati quelli dei colletti bianchi: falso in bilancio ecc. Sono invece rimasti, es, quelli di...vendita di cd falsi! Il disastro in Italia è innanzitutto politico.

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  2. Ci sono anche dei pessimi giudici, giudici che fanno politica.

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  3. La politicizzazione di parte della magistratura non c'entra minimamente con la lentezza GENERALE dei processi. Lo stesso vale x il caso in esame ossia quello eternit.

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  4. La magistratura non deve essere politicizzata.
    Inoltre, vanno riscritte le leggi (che sono barocche nel linguaggio) e vanno fatti tagli a certa burocrazia che è presente nella giustizia.

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  5. Antonio qua si sta parlando delle cause della lentezza dei processi e in particolare del caso eternit. Che c'entra col discorso la politicizzazione dei giudici?
    Io ti ho elencato delle cause pertinenti.
    Ps sul linguaggio barocco delle leggi: anche questo è colpa della politica ossia di di chi le scrive.

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  6. Riguardo alle leggi, più che la politica (che ha le sue pecche), io incolperei la burocrazia.
    La burocrazia è colpevole anche riguardo alla lentezza dei processi e quando la politica cerca di fare delle riforme i magistrati si oppongono.
    Lo fanno per un loro pregiudizio politico.
    Quindi, la politicizzazione dei magistrati influisce anche sull'inefficienza della giustizia.

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  7. Antonio se la politica cede alla magistratura io me la prendo con la politica non certo coi magistrati. Noi infatti votiamo i partiti per fare le leggi nel nostro interesse non per fare gli interessi delle lobbies. Ma se non sono in grado di sfuggire alle pressioni delle lobbies allora cambino mestiere!
    Ma siccome la politica, quando vuole fare i propri interessi riesce sempre a sottrarsi alle pressioni della magistratura (prescrizione, abolizione dei reati dei colletti bianchi, pene irrisorie per questi reati ecc), allora prendono vigore le cause che ho elencato all'inizio.
    La giustizia è lenta, dunque, perché la politica vuole l'impunità:questa è la causa delle cause!
    Ps ancora non ho capito in cincreto a quale burocrazia ti riferisci.

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  8. La magistratura è una lobby.
    Essa ha troppo potere e ricordo che in politica ci sono tanti magistrati.
    Riguardo ai partiti, se li togliessimo le lobbies avrebbero maggiore potere.
    Esse agirebbero direttamente.
    Quindi, i partiti restino.
    Quando parlo di burocrazia, mi riferisco a tutte quelle procedure ed uffici che rallentano il funzionamento delle istituzioni.

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  9. 1-E le procedure e gli uffici chi li regolamentano se non la politica?
    2-Chi ha detto di togliere i partiti? Ho solo detto che se la politica si fa dettare la linea dalla lobby dei magistrati è colpa sua non della lobby in sé. La lobby fa infatti il suo dovere, è la politica che non lo fa. E se è debole, cavoli suoi (e nostri) mica della magistratura? Possibile che in questo paese la politica deve sempre dare la colpa agli altri anche se è lei che fa le leggi?
    Ma poi come ti ho detto: quando le è convenuto la politica non ha assecondato la magistratura e ciò significa che volere è potere! Indi:tutto ciò che non funziona nei processi è innanzitutto colpa politica: il processo è un colabrodo, infatti, per precisa e diretta volontà della politica. Con questo processo la politica si assicura l'impunità. E ti ho fornIto al primo post una miriade di argomentazioni tecniche.
    Ps semmai, la colpa è degli avvocati in politica. Ma anche qui: chi glielo dice ai partiti di candidarli? E se li candidano. ...non si votino!

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  10. Insomma antonio: io al primo post ho elencato una serie di cause oggettive (poi ce ne sono delle altre e ci metto pure quelle che dici tu).
    Sulle cause che ho indicato, la magistratura è sostanzialmente d'accordo. Ora, ammesso che i giudici intralcino le riforme, almeno su quelle che ho indicato io c'è pero anche il loro placet. Ma allora perché, nonostante ciò, la politica nulla ha fatto al riguardo?
    Ecco, questo è un punto al quale dovresti rispondere prima di andare avanti. In effetti il mio primo post non l'hai minimamente sfiorato.
    Poi se vuoi, possiamo discutere sulle cause che indichi tu. Ma ciò in seconda battuta, altrimenti il discorso perde di ogni senso e diventa un discorso tra sordi. È così, no?

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  11. I magistrati non debbono fare lobby.
    I magistrati debbono essere un'istituzione che garantisca i diritti di tutti, come la politica.
    Oggi, molti di loro non fanno ciò.
    Anzi, essi fanno gruppi come "Magistratura Democratica", un'associazione che va contro quello che dovrebbe essere il ruolo di terzietà della magistratura.
    I giudici intralciano le riforme.
    In nessun Paese occidentale la magistratura ha tutto questo potere.
    Quello che accadde durante il periodo di "Tangentopoli" indebolì la politica.
    Basti pensare all'abolizione dell'immunità parlamentare.
    Quello fu un grosso errore poiché le indagini furono fatte in modo sommario e non colpirono solo i corrotti ma anche gente che poi si dimostrò essere innocente.
    Inoltre, il politico che sbaglia va a casa mentre il giudice che sbaglia non paga.

    .

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  12. Antonio non hai dato risposta al mio post: l'hai totalmente ignorato. Se procedi così diventa un discorso tra sordi perché io dico a, tu dici b, io dico c, tu dici d. I punto vanno affrontati uno alla volta altrimenti non si capisce niente e nin si ottiene nulla.
    rispondi alla mia domanda è poi trattiamo la causa che hai indicato tu ossia la politicizzazione della magistratura.
    altrimenti il discorso perde di ogni senso. Eppure te l'avevo già scritto nel post precedente! :-/

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  13. Ti porto un caso eclatante: Fabrizio Corona.
    Corona era stato trattato come se fosse stato il peggiore dei delinquenti, per quattro foto fatte al calciatore David Trezeguet.
    Mentre lui oggi è in carcere, ci sono altri personaggi (come l'africano Kabobo) che sono liberi o che hanno pene meno gravi nonostante essi abbiano ammazzato delle persone.
    Lì non è stata colpa della politica ma dei magistrati.
    Un magistrato che sbaglia non paga.

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  14. No antonio, questo non è un modo corretto di procedere. Se io ti indico delle cause ben precise, tu devi rispondermi su quelle. Altrimenti anch'io ti potrei indicare delle ottime indagini e degli ottimi processi e allora il discorso perderebbe durare all'infinito e perdere di ogni senso.
    Ti ho chiesto: ho elencato delle cause tecniche ben precise sul cui superamento la magistratura (che tu dici ostacola sempre e comunqur le riforme in quanto lobby) è sostanzialmente d'accordo; dunque perché la politica nonostante ciò non provvede con leggi adeguate? Per me ciò accade perché è lei che, per fini di impunità, vuole questo processo colabrodo. Se per te non è così, qual è la causa di questo SPECIFICO immobilismo?
    Ps la politicizzazione dei giudici è un altro problema che se vuoi trattiamo dopo. Ma non si può rispondere con questioni politiche alle questioni tecniche che ti ho indicato. Un discorso va condotto in maniera ordinata e non disordinata come è accaduto finora: un punto alla volta e poi si tirano le fila del discorso!

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  15. Ma ti pare normale che uno che fa quattro foto si sia beccato quattordici anni di carcere mentre ci siano omicidi a piede libero?
    A me no!
    Io te lo dico apertamente, non mi fido dei magistrati.
    Un medico che sbaglia paga.
    Un politico che sbaglia va a casa.
    Un magistrato che sbaglia resta al suo posto e non paga.
    La storia dice questo.
    Che la magistratura ostacoli le riforme è cosa vera, com'è vero che oggi la politica è troppo debole.
    Questa debolezza è iniziata con "Tangentopoli".
    Tutto questo ha reso la magistratura un potere autoreferenziale.
    Questo, per esempio, ha aperto la strada anche a magistrati che sono incompetenti.
    Io ho avuto a che fare con qualcuno di essi.
    La mia famiglia ed il condominio in cui abito ancora oggi avevano avuto problemi con un vicino che non si comportava bene.
    La cosa era finita in tribunale e nonostante ci fossero state tutte le prove a nostro favore quel personaggio era stato assolto perché (a dire del giudice) il fatto non sussisteva.
    Ti sembra normale?
    Guarda che quel mio vicino (che era un etilista che aveva già avuto precedenti penali) aveva anche minacciato me e mio fratello (che all'epoca era minorenne) ed aveva anche picchiato una signora di oltre ottant'anni.
    Ti sembra normale?
    La magistratura va cambiata.
    Un giudice che sbaglia deve essere mandato via.
    Si debbono separare le carriere dei pubblici ministeri e dei giudici, i magistrati che giudicano.
    Questo sarebbe l'inizio di un nuovo percorso che migliorerebbe la giustizia italiana.

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  16. Dato che insisti, cominciamo coi tuoi assunti.
    Mi trovi sostanzialmente d'accordo.
    1-riforma della responsabilità.
    2-alcuni giudici sono negligenti o addirittura corrotti (basti pensare ai rifiuti tossici in campania: mai un'indagine in 20 anni!)
    3-separazione delle carriere;: non sono a priori contrario, se ne potrebbe discutere ma al momento sinceramente mi dovrei informare meglio.
    4- parte della magistratura è politicizzata (ma ovviamente bisogna saper discernere: per la politica ogni indagine contro un politico è persecuzione e di certo non è così).
    5-la magistratura come tutte le lobby a volte ostacola i processi di riforma.
    Detto questo veniamo a me.
    Secondo me la causa principale (ma non unica!) è la politica poiché essa VUOLE questo processo dato che così si assicura l'impunità.
    Ti ho elencato infatti una serie di cause tecniche di malfunzionamento della giustizia sulla cui riforma anche i giudici sono d'accordo. Ma se è così, allora perché la politica si ostina a non riformarle? Questa è la prima domanda!
    Secondo punto: la politica quando è convenuto a lei ha fatto delle riforme anche contro il feroce disseno dei giudici (prescrizione, falso un bilancio ecc). Perché non ha fatto così invece negli altri casi quando conveniva solo ai cittadini? Ecco la seconda domanda.
    Infine un appunto: compito della politica è riformare, è fare, e se si fa condizionare dalle lobbies io me la prendo non con le lobbies ma con la politica perché io voto lei e se è debole sono cavoli suoi: le tolgo il voto! Insomma si fa politica anche per assumersi delle responsabilità: la colpa non può essere ogni santa volta vigliaccamente gettata sugli altri! Una volta la colpa è dei sindacati, una volta dei giudici; una volta della finanza ecc. NO! La colpa è innanzitutto della politica perché è lei che ha il potere di riformare e lo deve fare nel nostro interesse altrimenti che la votiamo a fare? Se è debole passi la mano ad altra politica!
    Antonio io ho risposto punto punto alle tue questioni. Ora per correttezza dovresti rispondere alle mie DUE DOMANDE senza ignorarle nuovamente rispondendo in generale. È questo il corretto modo di procedere in un dibattito.

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  17. La politica è solo una parte del problema e non il problema.
    Ogni volta che la politica ha cercato di mettere mano alla giustizia, la magistratura ha bloccato tutto.
    Certamente, una delle cause sta nella divisione della politica.
    Una parte della politica si è schierata con la magistratura ad essa connivente per fare bloccare le riforme, riforme rese difficili anche dalla stessa architettura istituzionale del nostro Paese.
    Vanno cambiate le istituzioni.
    Non è possibile che, per esempio, una legge impieghi due anni per diventare effettiva.
    Ci sono troppi passaggi, a cominciare dalle due camere del Parlamento.
    Bisogna dare più potere al premier.
    Qui la politica non ha tutte le colpe.
    Ci sono burocrazie interne che fermano ogni cosa.
    Oltre a ciò, anche gli italiani hanno sbagliato.
    Per esempio, nel 2006 era stata bocciata una riforma con un referendum.
    Questa riforma avrebbe ridotto i tempi di approvazione delle leggi e non solo.
    Questo impedisce anche di regolamentare le lobbies, cosa che in altri Paesi è stato fatto.
    Ci sono tante cause di questo sfacelo.

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  18. No antonio così non va bene.
    Io ho risposto precisamente ai tuoi punti.
    Tu non l'hai fatto con me: ti ho posto due domande che hai ignorato rispondendo di nuovo in generale. È così il discorso diventa tea sordi.
    1-sule riforme che ti ho indicato la magistratura è d'accordo: perché la politica non agisce?
    2-quando conveniva a lei la politica ha agito nonostante la feroce opposizione della magistratura e nonostante le divisioni politiche (vedi prescrizione e falso in bilancio). Perché?
    Io lo spiego col fatto che la politica vuole lo status quo x garantirsi l'impunità. Tu invece cosa pensi?
    Ti ho fatto due domande molto molto molto specifiche.

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  19. La magistratura non vuole le riforme vere.
    Perché, per esempio, essa non vuole la separazione delle carriere dei magistrati?
    Poi, ti ricordo che ci sono politici che sono ex-magistrati di quella specie che con i magistrati fanno lobby.
    Questo blocca ogni cosa.
    La magistratura ha fatto degli errori.
    Per esempio, in certe situazioni sono state indagate che poi si sono dimostrate essere innocenti.
    Questo, insieme alla lunghezza dei processi ha indotto a mettere la prescrizione breve.
    Quindi, non c'è stata volontà di garantirsi l'impunità.

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  20. Antonio ti ho elencato delle cause precise sulla cui rimozione la magistratura è d'accordo. Perché allora qui la politica non agisce?

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  21. A parole sono d'accordo tutti.
    Nei fatti, la magistratura ha sempre ostacolato ogni riforma.
    Ti ho spiegato il perché.
    La politica è spaccata.
    Di solito è il centrodestra a volere queste riforme ed il centrosinistra, che nelle sue file ha tanti ex-magistrati è contro.
    La storia dice questo.
    Se una riforma le piace, questa sinistra ricorre alla Corte Costituzionale e ai referendum per farla abrogare.
    Questa è storia.

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  22. Ma dai ma la tua è una posizione semplificatrice nella maniera più assoluta! Ma che c'entra la compatibilità costituzionale con faccende super tecniche come quelle che ti ho indicato?! Ma su....
    E che la tua sia una posizione estremamente semplificatrice te lo dimostro con la seconda domanda:
    perché, quando conveniva a lei, la politica ha riformato in barba a magistratura e corte costituzionale (es prescrizione, falso in bilancio ecc)? Volete è potere allora???

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  23. Inoltre con 'è d'accordo a parole' in pratica hai troncato ogni discorso. Se su determinati temi tecnici(QUALI QUELLI CHE TI HO INDICATO) è da anni che la magistratura chiede interventi perché dici che fa finta di volerli? Cioè che interesse ha 1-di far finta 2-di ostacolare mere riforme tecniche che renderebbe il suo lavoro pure più piacevole? E non puoi rispondere in generale parlando di 'riforme', 'a parole' ecc. Io sto parlando esattamente delle questioni tecniche che ti ho indicato, non puoi riferiti ad altro! Ma almeno le hai lette? :-/
    Tendi spesso ad allargare il discorso e a diluirlo in tematiche generali: l'effetto è che ti si devono chiedere le cose più e più volte e riportate il discorso nei binari concreti per evitare un infinito discorso tra sordi. Nel dibattito si deve esser più 'disciplinati'. Io cerco sempre di farlo: es mi hai indicato dei punti che ho considerato e analizzato mostrandomi corretto.

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  24. Io ti parlo di storia, di fatti accaduti realmente.
    Il centrodestra ha fatto delle riforme e la sinistra, con l'appoggio di certa magistratura, le ha fatte bocciare.

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  25. Antonio stai parlando in generale e fai un'analisi decisamente parziale.
    Se su questioni più ideologiche la tua posizione può non essere condivisibile ma cmq legittima, sul resto è campata in aria.
    Che c'entra con la politicizzazione, con la separazione delle carriere (sui cui ho detto cavolo che sono d'accordo!!!!! Uffff!)ecc il deficit di organico di giudici e cancellieri, l'abbondanza di reati bagattellari, prescrizione che decorre non dall'inizio del processo (e qui il suo accorciamento poteva avere come tu dici una ragione nel frenare la lunghezza dei processi) ma dal momento della commissione del reato, e le altre mille case che ti ho indicato sopra?
    Ecco qui non c'è freno della magistratura o politicizzazione che tenga: qui l'immobilismo ,se non ha la sua cosa nella volontà di impunità della politica, nin ha davvero altra causa!
    Ma tu continui a parlare sempre della stessa cosa ignorando totalmente, totalmente, totalmente, le cause che ti ho indicato.
    E così il discorso diventa tra sordi! Cavolo ma io correttamente ho analizzato i tuoi appunti, perché tu ti devi rifiutare sistematicamente di farli coi miei? Ok, ti vuoi prendere a priori la ragione? Vabbe, hai ragione!
    Inoltre basta con questa cultura tutta italica di dare le colpe sempre agli altri: se la politica è immobile la colpa è sua e basta. Es tu dici che le riforme della tua parte politica sono state bloccate dalla corte costituzionale (ma quali? Forse ha mai presentato una riforma del processo che sia andata al di là del lodo Schifani?!) ma intanto quelle che ha voluto a tutti i costi (le leggi ad personam) le ha puntualmente portate a termine nonostante magistratura e corte cost!
    Inoltre il tuo partito è pieno zeppo di avvocati che in effetti 'campano' di processi lenti. Ma ovviamente il punto non l'hai manco considerato! Contano solo gli ex giudici in politica, non gli avvocati: chissà perché!?!?!
    Vabbe mi sono dilungato, mi volevo concentrare solo sulle cause tecniche che ti avevo indicato sperando in una tua analisi specifica: ma è ovvio che mi sono dato la zappa sui piedi citando la politicizzazione.
    Ora infatti tu su cosa potrai rispondermi adesso? Sulle cause concrete e tecniche che frenano il processo? Seeee, sulla politicizzazione ovviamente!
    Tu ogni problema complesso tendi a semplificarlo: una questione così intricata come quella di una riforma della giustizia per te si riduce alla politicizzazione ignorando totalmente il resto.
    La politicizzazione esiste, è un problema e va risolto. Ma esiste pure il resto e non puoi far finta che non esista! Gli avvocati in politica e la chiara volontà di impunità della politica, cavolo, pure vanno considerati e affrontati! Non puoi parlare di un problema sempre dall'ottica della tua collocazione politica! A volte bisogna aver un approccio, quanto meno nei presupposti, neutro! Infatti tu politicizzi perfino i fatti ossia nel caso specifico le cause della lentezza dei processi. Se politicamente ti convengono le prendi in considerazione, altrimenti no! Eh no, non funziona così! È un metodo errato! Oggi piove: è di destra o di sinistra?
    Non voglio fare polemica, non è mia intenzione e non lo farò mai piu: però cavolo sono 10 post che ti chiedo di dare almeno uno sguardo a ciò che ti ho indicato! Ma sono forse un deficiente i cui appunti non meritano neanche di esser presi in considerazione??? A volte spazientisci perché dai l'impressione di dare scarsa considerazione al tuo interlocutore che di certo non rimane contento.
    Ciao.

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  26. Dai ma poi si vede pure dal quantum di risposta: io mi impegno ad esser completo, tu in risposta te ne esci con due righe.
    Se eventualmente dipende dal tempo, allora ti do un consiglio se mi permetti: meglio rispondere con ritardo, anche il giorno dopo, piuttosto che subito ma in maniera approssimativa.
    Antonio non ti offendere però non credo di avere tutti i torti. Ciao

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  27. Il caso più eclatante di magistrato-politico è nella tua città, Napoli.
    Sto parlando del Sindaco Luigi De Magistris.
    Una parte della politica è connivente con certa magistratura, di cui alcuni esponenti sono entrati in politica.
    Questi signori non accetteranno mai una riforma della giustizia.
    L'hanno dimostrato in più occasioni.
    Che l'organico della giustizia manchi in certi punti è vero, anche se più che non esserci non è ben distribuito.
    Però, la magistratura si oppone ad ogni cosa.

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  28. Drlla politiciaazazione gia abbiamo parlayo cavolo! E hi deyto che in parte hai pure ragione cavolo!
    Hai di nuovo omesso (è assurdo, è assurdo!) di analizzare le cause tecniche che ti ho indicato!
    Se su quelle sono tutti d'accordo compresi i giudici (prescrizione che decorre dall'inizio del processo e non dal momento del fatto, abolizione dei reati bagattellari, deficit di organici in molti tribunali o loro irrazionale distribuzione, cavilli processuali che fanno gli interessi solo degli avvocati ecc ecc ecc) perché la politica è immobile?
    E inoltre, perché quando ha voluto ha approvato le leggi che le convenivano nonostante la feroce opposizione dei giudici?
    Due domande, due domande! Sono 10 post che ti chiedo di rispondere ad esse!
    Per me la risposta è: la politica non risolve da 20 anni (!!!!) queste cause specifiche perche vuole i processi lenti per garantirsi l'impunità.
    Secondo te invece????
    Ti ho fatto due domande (due! Non una né 5!) alle quali spero che risponderai...perché del resto abbiamo già parlato.

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  29. La politica non ha alcun potere!
    Lo vuoi capire?
    Oggi conta di più la firma di un burocrate che non quella di un politico.
    Il centrodestra aveva fatto delle riforme e la magistratura politicizzata le ha bloccate.
    A sinistra, ci sono tanti magistrati passati alla politica.
    Questo non è normale.
    L'Italia non è un Paese normale.
    Devi capire che c'è uno squilibrio tra politica e magistratura.
    Finché ci sarà questa situazione si resterà nell'impasse.

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  30. C'è anche un altro problema: il 10% del personale della giustizia è impegnato a fare notifiche.
    Perché non si liberalizzano le attività delle notificazioni di sfratti, pignoramenti, riducendo anche le spese dello Stato?
    L’obbligo di domiciliazione non ha alcuna finalità di tutela del corretto andamento della giustizia.
    Perché non eliminarlo affinché gli avvocati siano sollevati da tale incombenza?
    Evidentemente, ci sono pezzi di politica che (uniti a certa magistratura) bloccano tutto.

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  31. E perché quando ha voluto il tuo partito è riuscito ad approvare le leggi ad personam nonostante la feroce opposizione della magistratura?
    Volere è potere dunque?

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  32. E po la sinistra e la magistratura di sinistra facevano bloccare le leggi con i referendum o dalla Corte Costituzionale.

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  33. Allora Antonio? Ho l'impressione che tutti i tuoi articoli sottintendono lo stesso dato di fondo: sai bene che parecchi comportamenti dei tuoi politici siano finalizzati a violate la legge e a rubare, ma semplicemente glielo permetti. E così neghi l'evidenza quasi come a guadagnarci fossi tu! Cose di pazzi: quando quel tizio ti ha minacciato chi ti ha protetto poi il pdl?!
    E allora dato che quando ha voluto il pdl ha approvato le leggi sulla prescrizione, falso in bilancio ecc (senza che magistratura e corte cost potesse far nulla), che significa che volere è potere?

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  34. Nella mia zona ha avuto appoggio e solidarietà.
    Guarda che tante riforme del PdL sono state bloccate dalla Corte Costituzionale. Cito il Lodo Alfano.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.