Comu la Maronna...accussì 'n Bononia...
staci su la terra et li rocci di San Luca la cresia...
pì li campi accussì taliari...
pì da lu ciumi Renu pruteggiri l'omu...
et suttu li pedi teni una strata...
cun du dimoniu 'n nummuru cà havi l'archi...
et Scursuni è chista...
ma d'Autu talìa chidda Firenzi et Ancona...
et d'Appennini faci guardia...
accussì 'ntra li lampi et li trona...cà sona.
Italiano:
Come la Madonna...così in Bologna...
sta sulla terra e le rocce di San Luca la chiesa...
per i campi così mirare...
per dal fiume Reno proteggere l'uomo...
e sotto i suoi piedi tiene una strada...
con del demonio in numero che ha degli archi...
e Serpe è questa...
ma dall'Alto mira quella Firenze ed Ancona...
e d'Appennini fa guardia...
così intra i lampi ed i tuoni...che sona.
Quando vado in Abruzzo (la terra di mio padre) e in Sicilia (la terra di mia madre) il primo particolare che mi fa capire che sono arrivato a Bologna è il Santuario della Madonna di San Luca.
Il Santuario della Madonna di San Luca è il più importante santuario mariano di Bologna.
Esso risale al 1756 e fu costruito su una preesistente chiesa e custodisce un'icona raffigurante la Vergine Maria che pare sia stata portata nella città felsinea da un monaco greco di nome Teocle che la portò lì dalla Basilica di Santa Sofia di Costantinopoli.
Secondo una leggenda quell'icona potrebbe essere stata dipinta da San Luca, l'evangelista.
Quando vedo il Santuario della Madonna di San Luca capisco che sono a Bologna e che sta per iniziare l'Appennino, i cui luoghi mi sono sempre piaciuti.
Volete farmi felice?
Portatemi a visitare i borghi dell'Appennino ligure, piuttosto che quelli dell'Appennino tosco-emiliano, tosco-romagnolo, umbro-marchigiano, abruzzese, campano, lucano calabro o siciliano (soprattutto siciliano) ed io sono l'uomo più felice del mondo.
Non sono un amante delle Alpi quanto degli Appennini.
Molti vanno a Courmayeur piuttosto che sui Monti Lessini, a Folgaria, Madonna di Campiglio o Ortisei.
Per carità di Dio, quelli sono tutti bei posti. Qualcuno di questi l'ho anche visitato.
Io suggerisco di andare sul Monte Cimone, sul Terminillo, sul Gran Sasso d'Italia, sul Pollino e sui Nebrodi.
Il Santuario della Madonna di San Luca si trova su un colle, come se fosse una corona, e si vede sia dall'Autostrada A1 Milano-Napoli e sia dall' A14 Bologna-Taranto, dai due versanti.
Il tratto tra Casalecchio di Reno e Sasso Marconi dell'Autostrada A1 Milano-Napoli entra proprio nell'imbocco della valle del fiume Reno ed il colle con sopra il santuario sta alla sinistra di chi guida (verso Firenze) maestoso.
Una volta, nell'area di servizio "Cantagallo", mi era stata fatta una foto con una mia collega di classe ed amica (durante una gita scolastica) e alle spalle avevo questo colle.
Ora, però, questo santuario ha una particolarità: la strada che si inerpica sul colle (alla cima del quale vi è il luogo di culto) è coperta da un portico.
Il portico in questione è caratterizzato da quindici cappelle (che dovrebbero rappresentare le quindici stazioni della Via Crucis) e (udite udite) 666 arcate.
Ora, il numero 666 è il numero del demonio.
Secondo il libro dell'Apocalisse di San Giovanni, che si rifà molto ai principi cabalistici e della Ghimatriah, il numero 666 viene traslitterato con il nome di Nerone, l'imperatore che i primi cristiani videro come Anticristo.
Perché un luogo di culto ha ai suoi piedi qualcosa che rievoca il demonio?
Forse, il motivo sta nel fatto il santuario (che sta in cima) rappresenta la Madonna, colei che (come dice il libro della Genesi) schiaccerà la testa del serpente, il diavolo.
Durante una messa, l'ex-parroco di Roncoferraro don Alberto Ferrari raccontava che durante gli esorcismi le persone possedute dal demonio urlassero contro la Madonna, oltre che contro San Pio di Pietrelcina e San Giovanni Paolo II.
Anzi, egli disse che la Madonna era (ed è) l'antidoto contro il demonio.
Questo ci deve fare riflettere e forse il simbolismo del santuario (che spero di potere visitare) ci potrebbe dire ciò.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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