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venerdì 28 novembre 2014

Catari e Roncoferraro, due parole

Catari espulsi da Carcassonne nel 1209-bottega del Maestro di Boucicaut





Cari amici ed amiche,

commentando un post dell'"Album delle Curiosità" di don Giovanni Telò (parroco di Villa Garibaldi di Roncoferraro, che stimo personalmente) è saltata fuori di nuovo la questione dei catari e di Roncoferraro .
I catari furono una setta medioevale che fu molto radicata nel sud della Francia e che riteneva che Dio avesse creato solo spiriti e che il mondo materiale fosse stato creato dal diavolo, riprendendo dottrina del monaco bulgaro Bogomil (vissuto nel IX secolo AD) che sosteneva che Dio avesse avuto due figli, Satanael e l'Arcangelo Michele.
Satanael si ribellò a Dio e divenne malvagio e fu cacciato dal Paradiso.
Questi creò il mondo materiale e l'uomo ma non riuscì a dargli la vita.
Allora, Satanael chiese aiuto a Dio, il quale soffiò l'alito di vita sul corpo inanimato.
L'uomo prese vita.
Mosso da pietà, Dio decise di salvare l'uomo mandando Michele che entrò in Maria attraverso il suo orecchio destro diventando Gesù Cristo.
Satanael divenne Satana.
Per i bogomili (seguaci di Bogomil), pur privato di gran parte dei suoi poteri, Satana riuscì ugualmente a istituire la Chiesa ortodossa (fino al 1054, con il termine "Chiesa ortodossa" si intendeva indicare sia la Chiesa greco-ortodossa e che quella cattolico-romana, essendo state le due Chiese indivise) attribuendole cerimonie, sacramenti e gerarchie clericali. Questa diventò così Chiesa di Satana, alla quale ci si poteva sottrarre solo tramite il rifiuto del mondo materiale.
Così, per i bogomili,  il Battesimo con l'acqua (che ricorda il Battesimo di Cristo fatto da San Giovanni Battista) era collegato all'Anticristo.
I bogomili rifiutavano il culto della croce (poiché per essi Dio non poteva accettare il pezzo di legno su cui morì Gesù Cristo), quello delle immagini sacre (ritenute un retaggio dell'idolatria) ed ogni organo ecclesiastico, oltre a rifiutare il Vecchio Testamento (ad eccezione dei Salmi e dei libri dei Profeti) poiché per essi era legato a Satanael.
Per i bogomili, valevano solo i libri del Nuovo Testamento ed i Vangeli apocrifi e gnostici.
Essi rimpiazzarono la liturgia battesimale con l'imposizione delle mani e la loro messa consisteva solo nella recitazione della preghiera del "Padre Nostro", che i bogomili ritenevano fosse l'arma migliore contro Satana.
Essi praticavano ascetismo ed erano anche astemi.
Anche bere vino era per loro vietato.
Essi ritenevano che distribuzione di vino da parte del Cristo alle nozze di Cana fosse considerata una mistificazione e come tale era ignorata.
Non mangiavano carne e rifiutavano persino gli atti sessuali, poiché ritenevano che il coito fosse la prosecuzione dell'opera di Satana. 
I bogomili rifiutavano ogni tipo di contatto con la carne: il matrimonio e la procreazione erano rifiutati perché attraverso il coito si perpetrava il mondo materiale di Satana. La loro ripugnanza era tanto forte che avevano l'abitudine di sputare e tapparsi il naso ogni volta che incrociavano un bambino in età da battesimo.
Questa setta si diffuse nella Penisola Balcanica e nel XV secolo molti suoi adepti si convertirono all'Islam, poiché ritennero quella religione più vicina ai loro valori.
Il catarismo riprese le stesse linee del bogomilismo.
I catari si identificarono come i successori del vescovo Novaziano, un vescovo che si rifiutò di prestare conforto ai cristiani perseguitati dall'impero, in nome dell'ascetismo, che rifiutò ogni indulgenza ai cristiani che (perseguitati) sacrificarono di fronte all'immagine dell'imperatore romano e che si elesse antipapa nel 251 AD.
Per i catari il mondo materiale fu creato da Satana.
I catari accettarono il rifiuto della carne (erano vegetariani), quello del sesso e del matrimonio ed erano anche astemi, oltre a rifiutare tutte le pratiche della Chiesa ortodossa (fino al 1054) e di quella cattolico-romana (dal 1054).
Il catarismo si diffuse nel sud della Francia.
Ora, capiamo com'era la situazione della Francia di allora.
La Francia del nord era legata al feudalesimo di Carlo Magno e vi si parlava il francese.
Il cattolicesimo si radicò profondamente.
La Francia del sud, invece, aveva una forte borghesia al suo interno.
In  quella zona si parlavano occitano e provenzale ed il feudalesimo era rifiutato.
Proprio perché il feudalesimo era rifiutato, il catarismo si radicò poiché una buona parte della gente vedeva nella Chiesa cattolica il feudalesimo del nord.
In pratica, il catarismo divenne non solo uno strumento di contestazione nei confronti della Chiesa cattolica (che in quegli anni assunse un grande potere, con tutti gli annessi e connessi negativi) ma come un fattore dell'identità provenzale.
Proprio perché vi era un regime "borghese" , nel sud della Francia crebbero molto anche le comunità ebraiche.
I catari erano divisi in "perfetti" e "credenti".
I "perfetti" praticavano la dottrina in modo integralista, rifiutando (per esempio) il matrimonio.
Essi avevano le funzioni di ministri di culto.
I "credenti" potevano anche essere sposati.
Questi chiamavano il matrimonio "amasia", ossia "amicizia".
Il catarismo si diffuse fortemente tra il 1150 ed il 1250.
Solo con la crociata contro gli Albigesi (altro nome con cui venivano chiamati i catari), una crociata che fu voluta da Papa Innocenzo III e che fu messa in atto tra il 1209 ed il 1229 e con la caduta dell'ultima roccaforte catara di Montségur nel 1244, il catarismo fu estirpato.
Questa crociata fu un genocidio.
Morirono tante persone, catare e cattoliche che fossero.
Ora, parliamo del catarismo qui in Italia.
Il catarismo si diffuse in varie zone del centro-nord, da Treviso a Viterbo.
Questa diffusione fu nel XIII secolo.
Essi arrivarono anche qui nel territorio mantovano e la loro roccaforte fu la zona di Bagnolo San Vito.
Il catarismo però fu presente anche nella zona di Roncoferraro, la mia zona.
Un punto a favore di questa mia tesi sta nella comunità ebraica mantovana.
La comunità ebraica mantovana era presente fino dal 1145.
Con l'avvento dei Gonzaga (la cui signoria iniziò nel 1328) l'arrivo degli ebrei fu incoraggiato.
Essi erano commercianti.
Tuttavia, essi arrivarono qui nel Mantovano da molto prima, dal 1145.
Molti ebrei (ma che caso!) erano di origine provenzale.
Sapete dove fu il primo insediamento ebraico nel Mantovano?
Il primo insediamento ebraico fu nella Valle dei Signori, una zona del Comune di Roncoferraro che si trova presso la riva sinistra del fiume Mincio e che è tra le frazioni di Barbasso e Garolda.
Il termine "Valle dei Signori" deriva dal fatto che quella zona fosse stata legata al fiume.
Infatti, il termine "valle" deriva dal latino "vallum", ossia "terrapieno".
Il riferimento ai "signori" sta a significare che lì vennero delle persone che erano ricche.
Ora, gli ebrei di allora erano commercianti.
La zona non era troppo vicina alla città ed era stata ritenuta idonea per ospitare una comunità.
Sulla riva opposta del Mincio vi era (e tuttora vi è) Bagnolo San Vito, ove vi era l'insediamento cataro.
Tenete conto del fatto che il fiume Mincio di allora non fu come il fiume Mincio attuale.
Non vi erano argini che lo delimitavano.
Di conseguenza, il confine tra i territori di Roncoferraro e Bagnolo San Vito non era ben definito.
Se noi oggi guardiamo la conformazione del territorio, notiamo che esso non è pianeggiante ma ondulato.
Questo è dovuto al fatto che in passato il fiume sia stato ramificato e non abbia avuto il corso lineare attuale.
Questa conformazione si nota sia nella Valle dei Signori e sia nella zona del Comune di Bagnolo San Vito, la zona in cui vi sono anche gli scavi archeologici del "Forcello", scavi legati agli Etruschi.
Quindi, vi erano ebrei provenzali e in Provenza catari ed ebrei convivevano.
Il confine tra i territori di Roncoferraro e di Bagnolo San Vito non erano divisi come oggi dal Canale "Fissero-Tartaro" e dal fiume Mincio ma erano un unico territorio.
Di conseguenza, i catari furono anche nella zona di Roncoferraro, la Valle dei Signori.
Su questo punto bisogna fare una ricerca più approfondita.
Cordiali saluti.

Bibliografia:

Chiesa catara, ricerca di Vittorio Sabbadini.
Europa Misteriosa-Reader's Digest.
Sito della Diocesi di Mantova, parrocchia di Barbasso.









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Ringrazio un caro amico di questa foto.