Cari amici ed amiche,
questi saranno i brani delle letture delle Sante Messe di sabato pomeriggio e domenica mattina:
"Dal libro del profeta Ezechièle, capitolo 34, versetti 11-12, 15-17:
Così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia.
A te, mio gregge, così dice il Signore Dio: Ecco, io giudicherò fra pecora e pecora, fra montoni e capri.
Parola di Dio".
Salmo responsoriale. Salmo 22:
Ritornello: Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare.
Ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia,
mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.
Fratelli, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.
Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.
E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
Parola di Dio.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
"Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna".
Parola del Signore.".
Un punto che diversifica noi cattolici dai nostri fratelli ortodossi sta nel fatto che questi ultimi risaltino molto l'aspetto regale del Cristo risorto.
Le liturgie ortodosse mostrano tutta la maestà del Cristo ed anche un crocifisso fatto secondo la tradizione della Chiesa greco-ortodossa ha un aspetto ieratico.
Noi cattolici, invece, mettiamo in risalto anche l'aspetto della Passione del Cristo.
Le nostre liturgie sono assai più serie ed i ritratti (come le statue ed i dipinti) che ci sono nelle nostre chiese mostrano anche un Cristo sofferente.
Tuttavia, nella festa del Cristo Re (festa dopo la quale per noi cattolici latini inizia l'Avvento e finisce l'anno liturgico) tra noi cattolici ed i nostri fratelli ortodossi questa differenza viene meno, come per la Pasqua.
Cristo, infatti, è re.
Egli, però, non è un re che pensa a sé stesso.
Seguendo il piano di Dio Padre Onnipotente, egli si donò all'umanità fino a morire sulla croce, prima di risorgere.
In quanto Re del Cielo e della Terra, egli giudicherà vivi e morti.
Egli ci giudicherà in base alle nostre opere e ai nostri peccati.
Dio, infatti, ci lascia liberi ma la libertà ha un prezzo: la responsabilità verso i fratelli.
Ergo qualunque cosa l'uomo faccia si ripercuote sugli altri suoi simili, e non solo, nel bene e nel male.
Un'azione sbagliata può anche portare il proprio fratello al male.
Nella fine dei tempi Gesù ci giudicherà per le nostre azioni, per i nostri peccati in pensieri, parole, opere e omissioni.
Nel nostro fratello c'è Gesù e qualunque cosa fatta al nostro fratello è fatta a Gesù.
Ricordiamoci ciò.
Termino, augurando buon avvento ai nostri fratelli di rito ambrosiano.
Cordiali saluti.
Scatenate l'odio verso il cristianesimo! Che il dio satana sia con te!
RispondiEliminaCristo re di qua, cristo re di là e poi pubblicizza un sito x incontri e prostituzione. Come a dire: fate quel che dico ma non fate quel faccio! Tipico degli ultraconservatori: feccia dell'umanità.
RispondiEliminaFai schifo!
RispondiEliminaNon sono arrabbiato con te.
Mi viene solo da dirti che sei un poveretto.
Sei povero mentalmente.
Il fatto che tu arrivi ad insultare me e ad invocare il Maligno dimostra solo che sei piccolo piccolo.
Se sei un uomo, metti la faccia in ciò che scrivi.
Io sono centomila volte più uomo di te.
Fatti un tuo blog, invece, di attaccare quelli degli altri, riempiendo i loro spazi destinati ai commenti con queste farneticazioni.
Se tu non metti la faccia te la farò mettere io.
Ti ricordo che lo spam è reato ed io ho le tue generalità.
Vuoi una segnalazione alla polizia postale, con tanto di denuncia?