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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 11 giugno 2013

Voi siete la luce del mondo. Dai «Trattati sul vangelo di Matteo» di san Cromazio

Cari amici ed amiche.

L'amico Giovanni Covino (SEFT) mi ha inoltrato questo testo intitolato "Voi siete la luce del mondo. Dai «Trattati sul vangelo di Matteo» di san Cromazio":


" «Voi siete la luce del mondo. Non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa» (Mt 5, 14-15).Il Signore ha chiamato i suoi discepoli «sale della terra», perché hanno dato sapore, per mezzo della sapienza celeste, ai cuori degli uomini resi insipidi dal diavolo. Ora li chiama anche «luce del mondo» perché, illuminati da lui stesso che è la luce vera ed eterna, sono diventati, a loro volta, luce che splende nelle tenebre.Egli è il sole di giustizia. Molto giustamente quindi chiama luce del mondo anche i suoi discepoli, in quanto, per mezzo loro, come attraverso raggi splendenti, ha illuminato tutta la terra con la luce della sua verità. Diffondendo la luce della verità, essi hanno tolto le tenebre dell'errore dai cuori degli uomini.Anche noi siamo stati illuminati per mezzo di loro, così da trasformarci da tenebre in luce, come dice l'Apostolo: «Se un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore: comportatevi come figli della luce» (Ef 5, 8). E ancora: Voi non siete figli della notte e delle tenebre, ma figli della luce del giorno (cfr. 1 Ts 5, 5). Ben a ragione quindi anche san Giovanni ha lasciato scritto nella sua lettera: «Dio è luce» (1 Gv 1, 5) e chi rimane in Dio si trova nella luce. Poiché dunque ci rallegriamo di essere stati liberati dalle tenebre dell'errore, è logico che quali figli della luce dobbiamo camminare sempre in essa.Per questo l'Apostolo dice ancora: Risplendete come astri in questo mondo, attenendovi fedelmente alla parola di vita (cfr. Fil 2, 15-16).Se non faremo questo, noi nasconderemo e oscureremo con il velo della nostra infedeltà, a danno nostro e degli altri, quella luce che splende a utilità di tutti. Sappiamo infatti, e lo abbiamo anche letto, che quel servo invece di portare in banca il talento ricevuto per guadagnarsi il cielo aveva preferito nasconderlo, e così fu colpito da giusto castigo.Quella lucerna spirituale che è stata accesa perché ne usiamo a nostra salvezza, deve sempre risplendere in noi. Abbiamo a nostra disposizione la lucerna dei comandamenti di Dio e della grazia spirituale, di cui David dice: Il tuo comandamento è lucerna ai miei piedi e luce nei miei sentieri (cfr. Sal 118, 105). Di questa parla anche Salomone quando afferma: Il comando della legge è come una lucerna (cfr. Pro 6, 23). Non dobbiamo quindi tener nascosta questa lucerna della legge e della fede. Dobbiamo anzi tenerla alta nella Chiesa, come sopra un candelabro, affinché sia di salvezza a molti, perché noi stessi ci confortiamo alla luce della stessa verità e tutti i credenti ne siano illuminati.".

Essere cristiani significa portare avanti i valori espressi dal Cristianesimo, che non sono solo la carità e la pietà ma anche la difesa di quei valori come la famiglia e la vita, quei valori che sono il cardine di tutto.
Per questo motivo, per esempio, un cristiano non può essere abortista.
Per questo motivo, per esempio, un cristiano non può essere per l'eutanasia.
Per questo motivo, per esempio, un cristiano non può essere per i matrimoni gay.
Essere cristiani non significa solo andare a Messa, accendere qualche candela di fronte ad una statua della Madonna o fare qualche atto di carità.
Queste sono tutte opere commendevoli (anzi necessarie) ma non basta per essere cristiani.
Gli atti di carità possono essere fatti anche da non cristiani.
Si può andare ad una Messa senza credere fermamente e più per formalità o per sentire un po' di musica sacra.
Questo ci deve fare riflettere.
Termino, segnalandovi un ritiro spirituale che si terrà a Bologna e che inizierà il 19 luglio e finirà il 21 luglio 2013.
Per maggiori informazioni, telefonate alla signora Monika Rodman Montanaro, che gestisce il sito "La Vigna di Rachele", al numero di telefono 099.7724.518.
A questo ritiro sono invitate in particolare le persone che hanno avuto a che fare con l'aborto.
Cordiali saluti.





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