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giovedì 13 giugno 2013

Rasputin, santo o demonio?

Cari amici ed amiche.

Leggete questa mia poesia:



RASPUTIN

Viddanu cà fù...et di Diu parrau...
patri Grigoriu...ma fici disunuri...
et vinni 'n musca...unni cumannau...accussì 'n San Pietruburgu..
cun lu figghiu di Cesari...cà libbiru fici da lu duluri...
o fù d'iddu ngannu...cà certu abbi a finiri...
pirchì tintu dù lu...li fimmini lurdannu...si fici prufeta...
et fù forse lu diavulu iddu a mannari...pì lu mpiru distruggiri...
cun la so' morti...comu 'n minazza lu cantu di pueta.

Accussì fù iddu...patri Rasputin...omu di munnu...
cà di Diu si dissi...pì la Russia cundanna 'n tunnu!

Proprio così, vi voglio parlare di uno dei personaggi più controversi della storia del Novecento, Rasputin.
Fu un uomo controverso della storia russa.
Il suo nome di battesimo fu Grigorij Efimovic Rasputin e nacque a Prokovskoe (Siberia) il 21 gennaio 1869.
Egli fu figlio di contadini.
Nel 1897 (all'età di 15 anni) Grigorij soggiornò in un monastero che ospitava i membri di una setta segreta, la setta dei Khlysti.
L'Ordine dei Khylsti fu fondato da un contadino del XVII secolo.
Questo movimento fu contro la Chiesa ortodossa ufficiale e predicava la possibilità di  avere un'illuminazione diretta da Dio.
In seguito, Grigorij raccontò di avere avuto  una visione della Vergine nei campi.
Egli interpretò ciò come un segno di grazia.
Andò in pellegrinaggio a Monte Athos (Άγιο Όρος, in Grecia) e poi viaggiò come starec.
Lo starec è un prete itinerante.
Nella cultura russa di quegli anni, gli starec furono molto importanti.
Egli, però, predicava riti khlysti, riti che furono vietati dalla Chiesa.
Questi riti si celebravano nelle cantine.
Esse venivano illuminate con le candele.
Dopo le preghiere, venivano distribuite delle camicie bianche di mussola, simboli di resurrezione.
Poi, si danzava in modo frenetico.
Durante la danza, gli uomini e le donne presenti si spogliavano e cadevano nudi l'uno sull'altro, facendo un'orgia.
Per i khlysti non c'era redenzione senza essersi rotolati nel peccato.
Questo insegnamento non poté non attrarre una persona il cui cognome fu Rasputin, ossia "il dissoluto".
Successivamente, per Rasputin ci fu il successo.
Egli balzò agli onori delle cronache per presunti poteri taumaturgici.
Egli fu patrocinato da due ecclesiastici appartenenti ad un ordine segreto, il vescovo Ermogene ed il monaco Illiodor.
Questi ecclesiastici appartenevano alle Centurie Nere, un ordine di estrema destra.
Quest'ordine aiutò Rasputin perché egli odiava gli intellettuali, i liberali e gli ebrei.
Nel 1905, Rasputin arrivò alla corte dello zar Nicola II.
Egli fu introdotto da due principesse del Montenegro (che erano appassionate di occultismo) e si conquistò la zarina Alessandra per avere calmato le sofferenze del figlio, lo zarevic Alessio.
Era noto, infatti, che la famiglia imperiale russa fosse afflitta da una malattia, l'emofilia, una malattia genetica che impedisce la coagulazione del sangue.
Questa malattia si trasmette attraverso la linea femminile, tramite le donne che sono portatrici sane del gene difettoso e colpisce i maschi, poiché il gene difettoso si trova nel cromosoma X.
La famiglia imperiale russa era legata a quella britannica tramite la regina Vittoria (1819-1901) che era portatrice sana del gene.
Ora, sarà stato per un effetto placebo, lo zarevic guarì o almeno ebbe la parvenza di guarire.
Addirittura, pare che una volta Rasputin avesse calmato un'emorragia del piccolo, parlando per telefono.
Questo gli fece conquistare il favore della zarina.
Tuttavia, sotto l'apparenza di pietà, si nascondeva un uomo assetato di potere.
Nel 1911, vedendo passare a Kiev (Ucraina) la carrozza del suo avversario, il Primo Ministro Stolypin, Rasputin esclamò: "La morte viaggia dietro di lui".
La stessa sera, il Primo Ministro morì.
Dopo la morte del suo principale avversario, Rasputin si scatenò.
Inizio a compiere orge con le dame di corte.
Una volta, entrò in un convento e cercò di stuprare le suore.
Questo fece inorridire i membri delle Centurie Nere, che lo abbandonarono e cercarono di farlo fuori.
Il monaco Illiodor fece circolare un libro su di lui che era intitolato "Il Diavolo santo" e mise in giro una lettera che si presumeva fosse scritta dalla zarina e che suggeriva rapporti equivoci tra lei e Rasputin, che oramai aveva i sovrani in pugno.
Addirittura, i suoi avversari dissero che egli fu influenzato dagli ebrei.
Questa accusa fu volta a mettere in cattiva luce agli occhi dei più conservatori Rasputin che fu scelto dalle Centurie Nere perché incarnava il loro ideale russo.
Rasputin interveniva nella scelta e nella revoca dei ministri.
L'Okhrana (ossia il "Dipartimento di sicurezza" gli versava ben 3.000 rubli al mese.
Dal suo esilio, Illiodor fece un attentato contro Rasputin in Siberia.
Il giorno fu il 28 giugno 1914, lo stesso dell'attentato a Sarajevo contro l'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando.
Rasputin si salvò.
Tuttavia, la sua fortuna cessò.
Iniziò la I Guerra Mondiale e l'Impero Russo andò in guerra a fianco di Francia e Regno Unito.
Rasputin fu contrario perché previde la sconfitta russa.
Cercò di convincere lo zar ma questi (forse per dimostrare di non essere succube di Rasputin) non lo ascoltò.
A questo punto, si arrivò alla cospirazione contro Rasputin.
Vladimir Purichkevic, il portavoce delle Centurie Nere nella Duma (Parlamento) e il principe Iussupov (cugino dello zar) lo invitarono a cena a casa del principe il 16 dicembre 1916.
C'era anche la compagna di quest'ultimo, la nipote delle zar.
Gli diedero dolci avvelenati ma non morì.
Allora, gli spararono ma si rialzò.
Quando riuscirono ad abbatterlo, lo gettarono nella Neva ghiacciata.
Morì per annegamento.
Prevedendo il suo assassinio, Rasputin disse: "Zar della terra di Russia, se senti la campana annunciarti che Grigorij è stato ucciso, allora ricordati questo: se sono persone della tua famiglia che hanno congiurato la mia morte, nessuna di loro, né figlio né cugino sopravviverà più di due anni. Saranno assassinati dal popolo russo...".
Ciò avvenne.
Il 16 luglio 1918, la famiglia imperiale fu uccisa ad Ekaterinburg dai bolscevichi.
A prescindere dalla sue presunte doti "profetiche e taumaturgiche" ,Rasputin rappresentava il caos politico della Russia di quegli anni ed una società in cui il degrado fu causato da una certa cultura illuministica che tolse ogni riferimento.
Cordiali saluti.










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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.