Oltre che essere di San Tommaso Moro, questo giorno è anche di San Giovanni Fisher.
Giovanni fu vescovo di Rochester e nacque nel 1469 a Beverly.
Egli fu un fine teologo
Nella questione dell'annullamento matrimonio di re Enrico VIII, egli si schierò con la regina Caterina d'Aragona.
Quando il re fece votare al Parlamento l'Atto di Supremazia (1534), Giovanni ricevette pressioni perché giurasse fedeltà al re come Capo Supremo della Chiesa d'Inghilterra.
Egli si oppose.
Tradotto alla Torre di Londra, egli visse in una prigionia sempre più dura, con l'amico Tommaso Moro.
Papa Paolo III cercò di salvarlo, creandolo cardinale.
Il re rispose dicendo che il Papa non avrebbe trovato la testa su cui porre la berretta.
Il 22 giugno 1535, Giovanni fu decapitato.
La nuova regina, Anna Bolena, volle vedere la sua testa.
Gliela portarono su un piatto e lei vide che nel suo silenzio la sua bocca la rimproverò.
Ella diede uno schiaffo alla testa ma si fece male.
Il segno le rimase fino alla morte, che avvenne il 19 maggio 1536.
Giovanni fu un vescovo che non cedette alle lusinghe del mondo.
Egli avrebbe potuto salvarsi, giurando fedeltà al re, ma non lo face.
Egli applicò quello che fu scritto nel Vangelo secondo Matteo (capitolo 16, versetti 24-28) che recita:
"In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni.
In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno".
Questa fu l'essenza dell'essere stato vescovo di San Giovanni Fisher.
Cordiali saluti.
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