Ieri c'è stata la riunione del Movimento 5 Stelle in cui si è decisa l'espulsione della senatrice Adele Gambaro.
Questa è l'ultima dopo una serie di espulsioni, dal quella di Valentino Tavolazzi a quella di Giovanni Favia, fino ad arrivare a di Federica Salsi e a quella del senatore Marino Mastrangeli.
E' chiaro che nel Movimento 5 Stelle ci sia qualcosa che non va.
Appena si critica Beppe Grillo, si viene espulsi.
Non è vera la dicitura che dice che uno vale uno.
Beppe Grillo è depositario del simbolo del movimento e quindi può impedire ad una persona di usarlo, qualora la ritenesse indegna.
Purtroppo, Grillo ritiene indegna qualsiasi persona lo critichi.
Le sconfitte alle elezioni amministrative hanno fatto emergere tutte le divisioni nel movimento.
Grillo usa un linguaggio violento e becero.
Il suo movimento non ha prodotto nulla.
Anzi, esso ha propugnato l'antisemitismo e altro non ha fatto che dire no alla TAV Lione-Torino e ad altre opere importanti.
Ora, vi è una resa dei conti.
Nel Movimento 5 Stelle vi è una massa critica verso Beppe Grillo.
Beppe Grillo non vuole ascoltarla.
Così, una scissione sarà inevitabile.
Nel Partito Democratico che chi vuole fare un nuovo governo con Sinistra Ecologia Libertà ed i transfughi del Movimento 5 Stelle, facendo cadere l'attuale esecutivo presieduto da Enrico Letta e buttando fuori il Popolo della Libertà.
Un governo retto dal Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà e transfughi del Movimento 5 Stelle non farebbe buone cose.
Per esempio, non farebbe fare le infrastrutture e le uniche cose che lo terrebbero unito sarebbero il volere rendere ineleggibile il presidente Berlusconi e il volere istituire i matrimoni gay.
Se il "cambiamento" di cui parla Pier Luigi Bersani è questo...preferisco non cambiare.
Cordiali saluti.
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