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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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mercoledì 19 giugno 2013

Vogliono distruggere il presidente Berlusconi...ma nessuno si arrenderà!

Cari amici ed amiche.

La Consulta ha bocciato la richiesta del legittimo impedimento del presidente Berlusconi ed ora il processo Mediaset andrà avanti ed il presidente rischia l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni e quattro anni di carcere.
Che si voglia distruggere il presidente Berlusconi usando la giustizia è cosa vera.
Il presidente è stato accusato di frode al fisco e di presunte irregolarità nella compravendita di diritti TV e cinematografici per Mediaset.
Ora, il processo va in Corte di Cassazione e se dovesse essere confermata la sentenza del I e del I grado, il presidente rischierebbe cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e quattro anni di reclusione.
Il processo, però, è fondato su prove farraginose.
E' evidente che qui si voglia fare fuori dalla scena politica il presidente Berlusconi.
Io penso che si voglia fare ciò per fare in modo che il Popolo della Libertà faccia cadere il governo Letta, che verrebbe sostituito da un governo di centrosinistra (con Partito Democratico e Sinistra Ecologia Libertà) ed i transfughi del Movimento 5 Stelle o con lo stesso Movimento 5 Stella, che darebbe l'appoggio esterno.
Sul sito "Nocensura.com", ho trovato un articolo molto interessante che è intitolato "Farage: Letta? Un burattino. L'Italia? Una colonia tedesca".
In questo articolo, parla Nigel Farage, un europarlamentare inglese che è molto critico verso questa Unione Europea filo-tedesca.
Sull'attuale Presidente del Consiglio Enrico Letta, Farage dice: " Enrico Letta? Non ho alcuna opinione su di lui. È un personaggio irrilevante. Un altro burattino. Nessuna offesa personale, per carità. Ma, oggi, chi è al potere in Italia non conta niente. Non comanda su nulla. L'Italia non è più uno Stato sovrano, ma una colonia della Germania.".
Tuttavia, il presidente Berlusconi, il cui partito (per senso di responsabilità) sostiene il governo Letta, non è mai stato molto favorevole a questa Unione Europea troppo incentrata sulla Germania.
Il fatto che il Popolo della Libertà sia nella compagine di governo a qualcuno non garba.
A questo punto, il dovere del Popolo della Libertà è non arrendersi.
Mantenga l'appoggio al governo Letta, portando avanti (però) le sue istanze.
Solo come soluzione estrema, a mio giudizio, il Popolo della Libertà dovrebbe lasciare il Parlamento, come ha detto ieri il senatore Maurizio Gasparri.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. Visto che dici che "le prove è basato su prove ferraginose" devi immediatamente portare tu le prove di quello che dici e cioè dimostrare la ferriginosita' delle prove grazie alle quali finora Berlusconi è stato condannato sia in primo che in secondo grado.
    Su Fucilone, porta tu le prove di quello che dici e dimostra che le prove sono ferriginose, se hai le palle fallo.
    Altrimenti sarò io a segnalarti per oltraggio alla corte di giustizia di Milano in quanto metti in dubbio l'operato dei giudici .
    Su forza... dimostra quello che sostieni dai!

    RispondiElimina
  2. Questo è l'articolo del quotidiano "Libero", http://www.liberoquotidiano.it/news/1237993/Mediaset__un_inchiesta_lunga_dieci_anni__Tutte_le_tappe_del_processo.html, che riporta: "L'ipotesi accusatoria - Berlusconi avrebbe intascato fondi neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i propri azionisti (falso in bilancio). Ma la difficoltà maggiore per i pm è stato capire come avvenivano tali operazioni, considerato che il premier ha lasciato tutte le cariche sociali nel 1993. Berlusconi avrebbe continuato a occuparsi delle società tramite prestanome. L'ipotesi accusatoria è suffragata dalle testimonianze di Carlo Bernasconi (capo della Silvio Berlusconi Communications), Oliver Novick (responsabile della Direzione Corporate Development) e Marina Camana (segretaria di Bernasconi che, secondo le rivelazioni dell'Espresso, ha raccontato proprio che le indicazioni per gli acquisti venivano da Arcore). Il 18 giugno 2012 i pubblici ministeri Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro avevano chiesto al giudice una condanna di 3 anni e 8 mesi per frode fiscale di 7,3 milioni di euro."
    Qui c'è un'IPOTESI accusatoria.
    Le ipotesi non sono indice di verità.
    Tra l'altro, il presidente aveva lasciato le cariche nella società nel 1993.
    Questo fa cadere ogni accusa.
    Visto che mi vuoi segnalare, metti il tuo nome ed il tuo cognome!
    Uno che denuncia usando l'anonimato non è un uomo.

    RispondiElimina

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