Leggete l'articolo da me scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "PdL, un partito che va ristrutturato".
Come ho scritto nel succitato articolo, io ritengo che i problemi del Popolo della Libertà non sia stato il presidente Berlusconi (che invece è una risorsa) né i candidati sindaco.
Il problema sta nella scarsa organizzazione del partito sul territorio.
Il caso del Popolo della Libertà qui a Roncoferraro (Mantova) è un paradigma di ciò.
Oggi, noi ci troviamo con un Popolo della Libertà di diviso tra un gruppo in Consiglio comunale, che non è più riconosciuto dalla base, ed il resto del partito.
Il gruppo consiliare, infatti, non ha fatto una concreta e seria opposizione all'amministrazione comunale di centrodestra né ha fatto nulla per tenere insieme il partito.
Oltretutto, l'11 luglio 2012, c'era stata un'assemblea.
Il capogruppo in Consiglio comunale ha detto testualmente ai coordinatori provinciali: "Tenete conto del fatto che io non sono più in grado di coordinare il partito sul territorio".
Oggi, il PdL di Roncoferraro è acefalo ed è alla mercé dei "generali senza esercito"!
Forse, qualche "generale senza esercito" non vuole che questa assemblea si faccia, perché teme di essere minoritario nel partito?
Questi "generali senza esercito" sono disposti anche a danneggiare il partito, pur di portare avanti gli interessi delle loro correnti.
Noi ci siamo rivolti più volte ai nostri coordinatori provinciali, per fare indire un'assemblea in cui nominare almeno un referente.
Non si riesce a fare ciò.
Il problema è che l'anno prossimo ci saranno le elezioni.
Chi si dovrà alleare con noi ha dei problemi ad interloquire e a parlare di programmi.
Sono queste situazioni a rovinare il partito.
Cordiali saluti.
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