Leggete l'articolo scritto su "Italia chiama Italia" ed intitolato "Gasparri: "Se Berlusconi interdetto, dimissioni di tutti i parlamentari del PdL".
Dell'articolo è interessante il pezzo che recita:
"Maurizio Gasparri, nel corso della trasmissione «Citofonare Adinolfi» in onda su Radio Ies, a proposito della decisione della Consulta – attesa per le prossime ore - sul conflitto di attribuzione fra poteri sollevato da Palazzo Chigi contro il tribunale di Milano sul legittimo impedimento di Silvio Berlusconi, all'epoca dei fatti presidente del Consiglio, a partecipare all'udienza del processo Mediaset che venne svolta il primo marzo 2010, dichiara: “Sulla Corte Costituzionale incrocio le dita perché se vedessi i numeri, le appartenenze e gli orientamenti dovrei essere pessimista. Mi auguro ci sia buon senso e che si prenda atto della verità: il legittimo impedimento c'era.".
Il presidente dei senatori del Popolo della Libertà, Maurizio Gasparri (nella foto), ha ragione.
Egli ha detto che se la Consulta dovesse decidere che il presidente Berlusconi fosse interdetto dai pubblici uffici, il PdL potrebbe lasciare il Parlamento.
E' chiaro che certa magistratura si sia accanita sul presidente Berlusconi e cerchi di fare quello che non sono riusci a fare gli avversari attraverso le urne: eliminare il presidente Berlusconi dalla scena politica.
Questo è pericoloso e mette seriamente a rischio la democrazia.
Di fatto, un potere dello Stato, quello giudiziario, vuole andare contro quella che è la volontà del popolo, nel quale vi sono i numerosi elettori del Popolo della Libertà, e vuole cambiare il Parlamento.
Questo è vergognoso!
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento