Firmate la petizione per aiutare Edward Snowden.
Questo analista 29enne ha appena rinunciato a tutta la sua vita, la sua ragazza, il suo lavoro, la sua casa, per far sapere al mondo dello scioccante programma PRISM del governo americano, che ha letto e registrato le nostre email, i nostri messaggi Skype, post su Facebook e telefonate per anni.
Quando Bradley Manning ha passato questo tipo di dati a Wikileaks, gli USA lo hanno messo in condizioni di isolamento che l’ONU ha definito “crudeli, inumane e degradanti”.
Le autorità e la stampa stanno prendendo una decisione proprio in questo momento su come affrontare lo scandalo. Se milioni di noi si metteranno dalla parte di Edward nelle prossime 48 ore, faremo capire con forza che dovrà essere trattato da persona che ha coraggiosamente reso note informazioni fondamentali, e che gli USA dovranno adottare la linea dura contro PRISM non contro Edward.
Che gli Stati Uniti d'America vogliano pensare alla sicurezza è cosa commendevole.
Tuttavia, non si possono nemmeno limitare le libertà personali.
Bisogna sempre avere l'equilibrio.
Tra l'altro, con l'amministrazione di Barack Hussein Obama, le intercettazioni sono aumentate, rispetto a quando nella Casa Bianca c'era George W. Bush.
Anche questo deve farci riflettere.
Cordiali saluti.
Condivido, firmai. Il male (George W. Bush) ebbe da affrontare l'11 settembre. Obama fa lo stesso e continua da sei anni a dire che chiude Guantanamo e fa cose simili: il famoso "change"... qualcosa non torna. Tutto!
RispondiEliminaSnowden rischia, la macchina del fango partì in 24 ore, credo attraverso giornalisti prezzolati e finte persone comuni, soprattutto su twitter (esattamente ciò che lì fanno i Cinesi fingendosi Tibetani.....)
Problema per per colui che dice di essere il Presidente degli Stati Uniti e il suo staff: la giustizia. Lì funziona ed è indipendente, vuole fatti mica ciccia, cosa a noi sconosciuta.
Con Obama, molte cose sono peggiorate!
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