Il caso di Ibrahim Giuliano Delnevo, un ragazzo genovese convertito all'Islam che è morto in Siria per avere combattuto con i ribelli è il segnale di un panorama inquietante nel Medio Oriente.
Molti giovani, siriani ed il italiani convertiti all'Islam, sono partiti per la Siria.
Ricordo che Ibrahim Delnevo era stato indagato per terrorismo.
Ora, sembra che ci sia una sorta di "jihad" che parte dall'Occidente e va in Oriente.
A questa strana "jihad" partecipano giovani occidentali figli di immigrati o convertiti all'Islam e vanno a fare la guerra in Siria o (peggio) a colpire Israele.
Sembra di vedere la scena delle nostre Crociate del Medio Evo, a parti invertite.
Mi spaventa questa prospettiva.
Mi spaventa come cristiano cattolico (conservatore) e come amico degli USA e di Israele.
Ad esempio, il caso dei giovani convertiti all'Islam che vanno a fare la guerra in Siria o fanno altre cose in Medio Oriente, sono figli di questo mondo di oggi secolarizzato che ha tolto ogni riferimento ai valori spirituali.
Quando non si crede più in Dio, si crede in tutto.
Questi giovani convertiti hanno visto nell'Islam un punto di riferimento, fino al punto di diventare più fanatici degli stessi credenti nella religione fondata da Maometto.
Questo ci deve fare riflettere e mettere in guardia.
Un giovane in queste condizioni, per dimostrare di essere il più fedele di tutti i musulmani, potrebbe arrivare a fare cose davvero pericolose per sé stesso e per gli altri.
Io ho timore che dalle nostre case partano persone per seminare morte.
A ciò, si uniscono le divisioni tra i "grandi" della Terra sulla questione siriana e sulla difesa di Israele.
La riunione del G8 che c'è stata in Irlanda del Nord ha messo in luce queste divisioni.
In questo contesto, il fondamentalismo islamico cresce.
Termino, invitandovi a firmare la petizione intitolata "Don't Let Detractors Politicize Art".
Cordiali saluti.
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