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mercoledì 12 giugno 2013

Castel del Monte, un mistero!

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, ho trovato questa foto, con questa didascalia:


"Castel del Monte è situato in Puglia, a 540 metri sul livello del mare, nella Murgia andriese in terra di Bari. Il sito, affascinante e selvaggio allo stesso tempo, lontano dal traffico chiassoso e dai rumori di una civiltà irriverente, si raggiunge attraverso la diramazione B della S.S. 170 Spinazzola-Ruvo. Il territorio in cui è ubicato il maniero è caratterizzato dalla presenza di suggestivi trulli che si alternano ad ampie rade delimitate da muretti a secco utilizzati per lo stallaggio del bestiame.Infatti, alcuni particolari toponimi attribuiti ai terreni circostanti e la presenza di jazzi indicano chiaramente la destinazione del posto al pascolo stagionale. Fino a qualche anno fa si è ritenuto che l'aspetto brullo del territorio che circonda il castello avesse nel Medioevo quello attuale, ma un'attenta analisi della flora spontanea costituita prevalentemente da lentisco (pistacia lentiscus), rovo (rubus fruticosus), cappero (capparis spinosa) e mirto (mirtus communis), ha evidenziato un paesaggio che si è andato via via modificando nel corso dei secoli.".

L'articolo fa parte del sito "Miti e misteri" che è intitolato "I misteri di Castel del Monte".
Castel del Monte fu voluto dall'imperatore Federico II di Svevia e fu realizzato nel 1240.
Intorno a questo maniero ci sono miti e leggende.
Ufficialmente, esso fu costruito come residenza di una riserva caccia dell'imperatore.
Tuttavia, ci sono alcuni misteri.
In primo luogo, esso è fortificato, come se fosse una fortezza militare.
A cosa può servire una fortezza in una residenza di caccia?
E' chiaro che quel castello non fosse servito a difendere un territorio, vista la posizione che a livello strategico non era funzionale.
La pianta del castello ha qualcosa di strano.
Esso è un ottagono.
A pianta ottagonale è la pianta del castello, come lo è quella del cortile interno.
Ad ogni angolo del maniero vi sono otto torri, anche queste a pianta ottagonale.
L'otto è un numero che ha una forte simbologia.
Esso simboleggia l'infinito.
Alcune di queste torri hanno delle scale a chiocciola (costruite secondo la sezione aurea di Fibonacci) con 44 gradini.
Anche il 44 ha un valore simbolico. Esso simboleggia i Tetragramma Sacro (il nome di Dio) nella religione ebraica.
Quarantaquattro sono anche i giorni della Quaresima.
I quarantaquattro scalini si dipartono da una colonna di 22 centimetri.
Anche il numero 22 ha un valore simbolico ed è l'Archetipo del Creatore.
La struttura è orientata ad est, il punto in cui sorge il Sole.
Ora, l'est indica Gerusalemme.
In seguito, i massoni hanno speculato molto su questa cosa.
Quindi, il luogo potrebbe avere avuto una funzione cultuale.
Secondo certe teorie massoniche, pare che l'Imperatore Federico II di Svevia avesse avuto l'idea di costruire una nuova religione che avrebbe unito l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam e che la Chiesa lo avesse contrastato per questo.
Secondo altri, pare che l'imperatore avesse fatto questo castello, prendendo a modello l'Anello di re Salomone.
Anche questa è una teoria massonica.
Secondo un testo apocrifo del Vecchio Testamento, il "Testamento di re Salomone", pare che ci fossero state cose strane intorno alla costruzione del Tempio di Gerusalemme.
Un giovane suddito del re era perseguitato dal demone Ornias, che gli rubava il cibo, la paga e che ogni notte si nutriva del suo sangue che usciva dal pollice.
Sconvolto, il re chiese aiuto a Dio.
Gli apparve San Michele Arcangelo che gli diede un anello d'oro e di rame con una pietra incisa.
Secondo certe teorie, l'oro ed il rame indicano il bene ed il male nel creato.
Quando il demone si recò dal giovane per riscuotere, ecco che quest'ultimo mostrò l'anello e lo dominò.
Il potere del monile si manifestò a Salomone che venne a conoscenza dei demoni.
Il blog "Alessiolandia" ne parla in questo modo, nell'articolo intitolato "La leggenda di re Salomone":

"I demoni furono costretti ad apparire al vibrante comando del sovrano,che li costrinse,utilizzando l’anello, a svelare i loro più intimi segreti,soprattutto le formule per neutralizzarli.Un demone può essere sconfitto e dominato da un nome e solamente da quello!

Per primo pparve davanti a Salomone Beelzebù, il Capo dei demoni, colui che rende visibili gli spiriti agli uomini, e rivolse la parola al Re. Beelzebù spiegò a Salomone che tutti i demoni hanno ognuno un compito ben preciso e solo quello;egli,infatti, era colui che sopprimeva i regnanti, che mandava a perseguire la gente, che operava per la distruzione del mondo generando assassini e omicidi. Solo un nome poteva dominarlo: Emmanuel,rappresentato dal numero 644. Svaniva se si pronunciava ELEETH.

Dietro richiesta di Salomone apparve poi Onoskelis, colei che era nata da un’ eco che cadde nella foresta, e che agiva solamente sotto la luna piena. Bellissime le fattezze,orribili le sue gesta,trascorreva lo maggior parte del tempo in una caverna d’oro strangolando gli uomini. II nome di Joel e la sapienza di Dio erano l’unica arma contro di lei.

Quando venne Asmodeus, colui che è per metà angelo e per metà uomo, colui che è furioso ed urlante, predisse la sconfitta ed il declino a Salomone. II demone agiva contro i mariti e le spose, seducendoli e spingendoli alla lussuria ed al tradimento. Solo l’angelo Raphael con l’aspersione nell’aria di un incenso composto di noce di galla e fegato del pesce glanos, bruciato su legno di tamarindo,potevano sconfiggerlo.

A questo punto del testo,apparve al cospetto del Re il demone Azael, a cui venne ordinato di sottomettere Tephros, il demone del vento impetuoso e delle ceneri;fatto ciò lo inviò a gettare le pietre necessarie agli operai che lavoravano al Tempio! Dopo questo evento Salomone continuò ad evocare ed interrogare molti demoni,sottomettendoli al proprio volere ed al potere dell’anello; il testo si conclude con una rassegna dei demoni forse minori evocati dal Re. L’ultimo che apparve al cospetto del sovrano fu Bianakitb,colui che causava le infezioni e la decomposizione, colui che poteva essere dominato solamente scrivendo sulla porta di casa: MELTO,ARDU,ANAATH.

Il testo presenta un re Salomone atipico, diverso, in preda alla tentazione del potere del controllo, che però gli è stato conferito proprio da quello stesso dio di cui il Re è suddito in terra. Si dibatte circa l’autore che ha concepito il testo:si pensa che furono i demoni stessi a scrivere accanto alla più tradizionale teoria secondo cui fu invece il Re in persona a curarne la redazione, certo è che questo "Testamento di re Salomone’ esprime forse tutta la simbologia delle paure più intime che albergano nell’animo umano,e dominare i demoni indossando un anello rappresenta, forse, trovare quell’armonia delle parti contrarie, lontane, che si respingono e si oppongono ma che in un unico luogo, l’anello ,convivono e si rafforzano per raggiungere l’Unità’ del rame e dell’oro del monile di Salomone. Quell’anello rappresenta forse il nostro cuore?".


Pare che Castel del Monte fosse legato a quell'anello che, secondo una leggenda, pare che fosse nella tomba dell'imperatore, nella cattedrale di Palermo.
Per altri, pare che esso avesse avuto a che fare con il Santo Graal.
In realtà, bisogna distinguere la vera storia dalle leggende.
Io prendo per buona la storia ufficiale.
Cordiali saluti.



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.