La violenza politica? Non porta niente di buono!

Cari amici ed amiche.

L'amico Ludovico Maiorana, autore del blog "Non solo calcio" ha scritto questo commento al mio articolo intitolato "La violenza della sinistra impunita!":


"Antò sai che penso? Qui non è un problema di destra o sinistra ma di coglioni e intelligenti...io e te possiamo entrare nella seconda categoria, l'autore della frase no.".

Ora, condivido il senso del commento.
Ludovico è di sinistra. Con lui ho avuto varie occasioni di interloquire.
Eppure, è sempre rispettoso delle idee altrui.
Questa è una buona cosa.
Oggi, purtroppo, ci sono quelli che vedono nell'avversario politico un nemico da abbattere.
Io, per esempio, vengo insultato e (a volte) minacciato.
Ora, io e Ludovico siamo persone di due schieramenti antitetici.
Lui è di sinistra e io sono di destra, filo-americano (o meglio dalla parte del Grand Old Party), filo-britannico (tory),  amico di Israele,  conservatore per quanto concerne la famiglia, anti-abortista, fieramente anticomunista e contro i matrimoni gay.
Io ho come riferimenti personaggi come re Carlo I Stuart, Winston Churchill, William Mc Mahon,  Ronald Reagan, Margaret Thatcher, Papa Giovanni Paolo II, George W. Bush e Silvio Berlusconi.
Eppure, io rispetto Ludovico in quanto persona.
Lo scontro politico deve restare tale e mai sconfinare sul personale.
Purtroppo, l'Italia è il Paese delle grandi divisioni.
Basti pensare alle fazioni di Mario e Silla nell'antica Roma, ai guelfi e ghibellini nel Medio Evo, ai garibaldini e a quelli legati al Papa nel XIX secolo e così via.
Molto spesso, queste grandi divisioni hanno portato a situazioni non belle.
Lo scontro politico non deve diventare un fatto etnico.
Allora, riflettiamo!
Cordiali saluti.