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giovedì 13 giugno 2013

Roncoferraro? Si deve liberare dai campanilismi!

Cari amici ed amiche.

Prima di incominciare, esprimo le mie più sentite e sincere condoglianze a Pierpaolo Piccinini, il consigliere comunale dell'Associazione Civica Mantovana (ACM), che ha perso la madre.
So cosa vuole dire perdere un proprio caro per una malattia oncologica.
Tra l'altro, sua madre è stata anche una maestra della scuola materna e lavorava nel periodo in cui ci andavo io.
Quindi, avevo avuto occasione di conoscerla.
Ora, voglio parlare proprio della questione del mio Comune, Roncoferraro, in Provincia di Mantova.
Uno dei suoi grossi problemi sta proprio nel campanilismo.
Il comune è diviso in 11 frazioni (Roncoferraro, che è la sede comunale, Villa Garibaldi, Cadè, Castelletto Borgo, Pontemerlano, Barbasso, Garolda, Barbassolo, Nosedole, Casale e Governolo) e ciascuna di queste frazioni ha propri comitati di paese e quant'altro.
Ora, queste frazioni sono divise dai campanilismi.
In  particolare, è forte il campanilismo tra Roncoferraro e Governolo, i due maggiori centri.
Questo campanilismo può essere simpatico quando si resta nel folklore.
Però, quando si va oltre, e per esempio, si arriva a fare o a non fare dei progetti per avere il consenso di una delle due parti, a scapito dell'intero sistema, le cose non vanno bene.
Forse, uno dei più gravi errori di chi amministra oggi il Comune sta nella scarsa lungimiranza e nel non avere superato certe logiche.
Per esempio,  ci si deve mettere in testa il fatto che Roncoferraro sia il centro economico e politico del Comune.
Invece, con l'ex alveo del fiume Mincio (conca del Bertazzolo), la Casa dei Concari, la Torre del Galliano e la chiesa parrocchiale dei Santi Agostino ed Erasmo potrebbe essere il centro culturale.
Quindi, si dovrebbero fare progetti funzionali a questo principio.
A Governolo si potrebbero concentrare le attività culturali, creando un grande sistema museale nell'ex alveo del Mincio ed il cicloturismo.
Il cicloturismo si potrebbe fare tenendo conto del fatto che a Governolo passi un importante itinerario ciclo-turistico, qual è l'Eurovelo 8.
Si potrebbe creare una rete di piste ciclabili che unirebbero Governolo a Casale, ove vi è un'antica chiesa parrocchiale romanica, a Nosedole, ove vi sono delle corti, e a Roncoferraro, ove vi è Corte Grande.
Si potrebbe fare anche un grande itinerario che parte da Castel d'Ario e che arrivi a San Benedetto, in cui Governolo è uno snodo principale.
Si potrebbe anche riutilizzare il porto di Governolo, che oggi è una cattedrale nel deserto, come punto di attracco delle motonavi.
A Roncoferraro (che è la sede amministrativa) verrebbero concentrate le attività economiche e commerciali.
Oggi, il Comune lavora in modo frammentario.
Questo è fonte di arretratezza.
Cordiali saluti.


2 commenti:

  1. Mi rendo conto, vivo in città e non entro nel merito: è certo tu stia facendo un ottimo lavoro per Roncoferraro, come non ho dubbio che tu abbia chi ti segua.
    Ti ringrazio per le informazioni e le considerazioni proprio acute (simili a quelle che facevo io quando ancora si andava in "villeggiatura": un paesino con più anime di quanto sembrasse, a giudicare dalle maldicenze tra i componenti dei quattro "rioni" (?) in cui era diviso). Ricordo piuttosto bene, dev'essere dura per te!

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  2. Grazie. Faccio del mio meglio.
    Il contesto in cui vivo è complesso. Ha delle potenzialità ma è bloccato da campanilismi e da interessi particolari.

    RispondiElimina

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