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lunedì 10 giugno 2013

Primavera araba? Potrebbe essere una fallace utopia ed un inganno!

Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo del blog dell'amico Ludovico Maiorana "Non solo calcio" che è intitolato "Primavera araba, una piccola riflessione".
Su Facebook, io dialogo spesso con Ludovico.
Io e lui siamo politicamente agli antipodi.
Eppure, è una persona corretta e pulita nel linguaggio. Non offende nessuno e rispetta gli altri.
Ora, entro nel merito.
Io penso che la "Primavera araba" sia un' utopia o, peggio, un grave inganno.
Lo dico senza volere offendere nessuno.
Cito, per esempio, il caso della Libia.
Dal 1969, la Libia era governata da Mu'ammar Gheddafi, un personaggio discutibile (basti pensare a come trattò gli italiani e alla cattedrale e alla sinagoga di Tripoli trasformate in moschee) ma che nel complesso era laico.
La sua caduta, avvenuta nel 2011, non ha portato ad un miglioramento delle condizioni.
Anzi, per la sua natura tribale, la Libia sta vivendo una grande instabilità.
L'esercito stesso è frazionato tra le varie tribù e vi è l'atavica rivalità tra Tripolitania (filo-occidentale) e Cirenaica (filo-nasseriana).
In questo contesto, il fondamentalismo islamico ha attecchito.
Alcune fazioni si sono apertamente schierate con associazioni come Al Qaeda.
Un altro esempio, è l'Egitto.
Dal 1981, esso era governato da Hosni Mubarak.
Certo, anche lui era un personaggio discutibile.
Però, aveva garantito tolleranza ai cristiani e aveva riconosciuto Israele.
Mubarak è stato fatto cadere nel nel febbraio 2011.
Ora, in Egitto comanda il gruppo fondamentalista dei Fratelli Musulmani.
Io penso che la "Primavera araba" stia aprendo la strada al fondamentalismo e stia destabilizzando un'area vasta come quella dell'Africa del Nord e del Medio Oriente, mettendo in pericolo Stati come Israele.
Bisogna riflettere.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. ma arriverà il momento in cui toglieremo la lente di ingrandimento dal medioriente e li lasceremo vivere come vogliono? Il momento arriverà e coincide con la fine petrolio. E' fin troppo chiaro se è vero che l'arabia saudita, praticamente la patria di al qaeda e la peggiore dittatura del mondo, vive in un dorato silenzio di tutti i media e di tutti i leader occidentali. Perché questo? Il solito motivo: il petrolio! Essa infatti, fa affari d'oro con l'occidente e in primis con gli ex presidenti americani (su tutti i bush).
    E allora, se è giusto parlare (e anche criticare) il medioriente, si pretende innanzitutto coerenza ed equidistanza nei giudizi!
    Cavolo!

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  2. la guerra occidente/islam è esclusivamente una guerra per il petrolio. E la questione arabia saudita lo dimostra ampiamente: pur essendo la patria (ossia il maggior finanziatore di al qaeda) nessuno la tocca, a cominciare dagli usa che anzi fanno con essa affari! Come mai lì terrorismo islamico e mancanza di libertà non interessano nessuno?

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  3. e intanto nostri giovani militari vanno a morire in quei posti per gli interessi delle sozze lobby petrolifere, credendo invece di andare a combattere per la pace (dopo che la guerra l'abbiamo portata lì noi stessi!): maledetta ignoranza!

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  4. Io sto dalla parte di Israele e di chi combatte il terrorismo!
    In questo frangente non si può essere equidistanti!

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