Fioramonti, colui che (tra varie cose) voleva il boicottaggio ai danni di Israele, ha difeso la campagna di Greta Thunberg.
Ora, io mi sento di rispondergli, dicendo che Greta non ha ragione.
Fioramonti si attacca alla scienza ma forse lui non sa che il mondo della scienza è diviso sul tema dell'ambiente.
Ben 500 scienziati hanno smentito le teorie di Greta e dei "gretini".
Dunque, piantiamola con questa farsa.
La storia dice che il clima può cambiare anche in modo naturale.
Fioramonti, che fa tanto il saccente, legga l'"Historia Anglicana" di Thomas Walsingham, opera che parla dell'Inghilterra del XIV secolo.
Dunque, Greta non ha la verità in tasca.
Vogliamo risolvere il problema dell'inquinamento?
Andiamo a dire a Cina ed India (Paesi su cui Greta tace) di non fare più emissioni, con minaccia di dazi sui loro prodotti.
Finisco, affermando che trovo vergognoso che il ministro Fioramonti abbia mandato ai presidi una circolare con cui si chiede di giustificare gli studenti che parteciperanno al "Friday for Future" di oggi.
Uno studente che deve stare a casa per un lutto in famiglia o per malattia resta obbligato a giustificarsi?
Io mi ricordo che quando andavo alle scuole superiori un mio professore stava per telefonare a casa mia perché ero stato assente per più di tre giorni, perché ero in Abruzzo per la morte di mia nonna.
Alcuni miei colleghi di classe l'avevano fermato, spiegandogli il motivo.
La scelta di Fioramonti è scriteriata perché (di fatto) incita a marinare la scuola.
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