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martedì 24 settembre 2019

Chi c'è dietro a Greta Thunberg?

Su "Italia chiama Italia", vi è un mio articolo intitolato "Greta ed il fanatismo dei "gretini"".
Ne riporto questo stralcio:

"In primis, noi occidentali siamo costretti a seguire parametri di ogni tipo, per ridurre l’inquinamento. Ciò inficia la nostra produzione. Invece, Paesi come Cina ed India continuano ad inquinare a tutto spiano. Eppure, nessuno dice nulla a cinesi ed indiani, i quali oggi stanno invadendo i nostri mercati. Nei Paesi del Terzo Mondo si continuano ad usare mezzi inquinanti. Eppure, nessuno dice nulla.

Inoltre, deve essere ricordato che il riscaldamento del clima è in parte dovuto a fattori naturali. La storia lo dice. Nella storia si alternarono periodi caldi e periodi freddi. Per esempio, ci fu una piccola glaciazione nel XIV secolo. Dunque, intorno a Greta si sta mettendo in piedi un circo mediatico vergognoso. Sia chiaro, nessuno ha qualcosa contro la ragazzina svedese ma coloro che le stanno intorno e che ne sfruttano l’immagine stanno facendo una campagna in buona parte fondata su delle cose non vere".


Questo mio articolo fa il paio con un altro che è stato scritto da Federico Punzi su "Atlantico Quotidiano", il quale è intitolato "Mentre Greta sbrocca all’Onu, ascoltiamo gli scienziati: in 500 dicono che la nostra casa non è in fiamme".
Ora, la storia stessa smentisce Greta Thunberg.
Nel XIV secolo, ci fu un periodo più freddo che portò ad una crisi dei raccolti in Europa.
Thomas Walsingham scrisse un racconto dettagliato dei fatti accaduti nel XIV secolo, nella sua "Historia Anglicana".
Il clima può cambiare anche per fattori naturali.
Basta un'eruzione vulcanica o qualsiasi altro fenomeno che il clima si può modificare.
Inoltre, riguardo all'inquinamento, deve essere ricordato che ad oggi i Paesi che inquinano di più non sono quelli europei o gli USA ma sono Cina ed India.
Essi inquinano gettando plastica in mare e con emissioni di CO2 e CFC, i famosi clorofluorocarburi, che sono responsabili del buco dell'ozono.
A questo punto, penso che sia legittimo porsi questa domanda: "Chi c'è dietro a Greta?". 
Greta da sola non avrebbe avuto alcun potere.
Evidentemente, dietro di lei debbono esserci dei gruppi molto potenti.
Qui sotto, riporto un video di Luca Donadel che ne parla.


In primo luogo, il libro attribuito a Greta che è intitolato "La nostra casa in fiamme" non è stato scritto da lei ma parla di lei.
Esso è stato scritto dal punto di vista della madre di Greta e parla pochissimo dell'ambiente e molto dei problemi comportamenti delle figlie.
Inoltre, Greta è diventata famosa per gli slogan inconcludenti.
Chi sta dietro di lei sfrutta il fatto che a dire questi slogan sia una ragazzina con una patologia chiamata sindrome di Asperger.
Inoltre, come ho scritto prima ed è stato ribadito da Donadel, la maggior parte dell'inquinamento proviene da Cina ed India, mentre noi ci masturbiamo mentalmente sulle auto "Euro 1" e sulle cannucce monouso.
Cina ed India prendono anche le nostre plastiche, che dovrebbero essere riciclate, e le ributtano in mare.
Inoltre, il governo cinese costruisce 155 centrali a carbone.
Mentre le nostre aziende debbono sottostare a vincoli ambientali, le multinazionali delocalizzano in Paesi come Cina ed India.
Inoltre, nella nostra politica si stanno affermando partiti che sostengono le teorie del malthusianesimo della denatalità.
Secondo queste teorie formulate da Thomas Malthus (13 febbraio 1766-29 dicembre 1834) per tutelare le risorse della Terra si deve ridurre la natalità.
A sostenere queste teorie, oggi, vi sono anche politici importanti, come l'esponente del Partito Democratico americano Alexandra Ocasio Cortez.
Mentre qui da noi si fanno tante campagne pro-aborto e in favore della denatalità, nei Paesi del Terzo Mondo si fanno figli a tutta forza.
Guarda caso, a spingere questa agenda sono coloro che qui da noi dicono che: "Debbono esserci più migranti". 
Secondo questo principio controverso, noi siamo quelli che "dobbiamo fare meno figli" per "salvare il mondo" e gli altri possono fare tutti i figli che vogliono.
Inoltre, questi stessi soggetti sono quelli che ci dicono che "i migranti ci pagano le pensioni".
Queste due cose non possono coesistere, se non in un progetto di sostituzione etnica.
Chi sta dietro a Greta Thunberg sono coloro che qui da noi vogliono portare avanti il progetto della sostituzione etnica.
Ora, è giusto fare politiche in difesa dell'ambiente ma questo discorso non deve valere solo per noi Occidentali.
A questo punto, dico la mia.
Vogliamo risolvere il problema?
Interveniamo sui Paesi asiatici, minacciandoli anche con i dazi se non accettano di darsi una regolata per la tutela dell'ambiente.
Inoltre, concordando con Donadel, dovremmo mandare nei Paesi del Terzo Mondo quaranta miliardi di profilattici e di pillole, con buona pace di Papa Francesco, il quale condanna chi dà i condom agli africani ma tace sulla denatalità nel nostro Paese.
Dunque, Greta Thunberg non ha capito che coloro che stanno rubando i sogni dei giovani sono proprio coloro che la sostengono e la finanziano.


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