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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 23 settembre 2019

Salviamo il cimitero ebraico di Mantova!

Ringrazio il mio amico e socio Morris Sonnino, il quale mi ha segnalato un articolo del sito "Italia Israele Today" che è intitolato "Il rabbino capo di Israele Lau scrive al premier italiano Conte“Salvate il cimitero di Mantova”".
L'articolo è di David Sinai.
Il cimitero ebraico di Mantova (che si trova vicino all'ex-Strada Statale 10) rappresenta un pezzo importante della storia della città virgiliana.
La stessa comunità ebraica mantovana è parte della storia di Mantova.
Ora, il Comune di Mantova vuole ha deciso di avviare un progetto di urbanizzazione nell’area del cimitero e ha già iniziato i lavori di demolizione.
Il rabbino capo di Israele David Lau ha lanciato l'allarme.
Egli ha detto che un cimitero non può essere disperso, perché è sacrilegio.
Questo principio dovrebbe valere per qualsiasi cimitero.
Ora, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi (del Partito Democratico) farebbe bene a tenere conto della storia della città.
Ricordo che la comunità ebraica di Mantova è una delle più antiche d'Italia ed è la più antica della Lombardia.
La sua presenza si attesta intorno al 1145.
Secondo alcune fonti, il suo primo nucleo sarebbe nato qui a Roncoferraro, in località di Barbasso.
Sul sito della diocesi di Mantova vi sono delle notizie , come ve ne sono sul sito di "Gens Basalea".
La comunità ebraica portò una ricchezza culturale nella città virgiliana.
Ricordo, infatti, che nel Rinascimento l'8% della vita culturale di Mantova fu prodotto da ebrei.
Anche l'archiatra dei Gonzaga era un ebreo.
A Mantova, vi erano anche sei sinagoghe.
Purtroppo, con quello che accadde nel secolo scorso, la comunità ebraica mantovana fu ridotta ai minimi termini.
Oggi, restano solo una sinagoga, la sinagoga Norsa-Torrazzo, il palazzo del Rabbino, in Via Bertani, ed il cimitero.
Distruggere quest'ultimo sarebbe un sacrilegio ed un insulto non solo alla comunità ebraica mantovana ma a tutta la città di Mantova.




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