Su "Avvenire", vi è l'articolo con le parole di Ronco, il quale è presidente del Centro Studi "Rosario Livatino".
Ora, la sentenza della Corte Costituzionale in favore dell'esponente dei Radicali Italiani Marco Cappato, il quale ha favorito il suicidio assistito del DJ Fabo, un dj tetraplegico a causa di un incidente, rischia di aprire la strada all'eutanasia.
Sappiamo tutti cosa succede.
Oggi, si permette ai malati terminali ed ai tetraplegici di suicidarsi.
Domani, accadrà ciò che accade in Belgio, in cui si permette l'eutanasia anche ai bambini, i quali non sono in grado di decidere.
Non c'è nulla di dignitoso in tutto questo.
Non c'è nulla di dignitoso nel fare morire le persone.
Semmai, si dovrebbe fare sì che i malati terminali abbiano una qualità di vita migliore, attraverso le cure palliative.
Per questo, serve la ricerca.
Uno Paese che fa morire i propri cittadini non è un Paese civile.
Oltretutto, trovo aberrante che la Corte Costituzionale detti l'agenda al Parlamento e al Governo.
Di fatto, con questa sentenza, la Corte Costituzionale ha legiferato al posto del Parlamento.
Questo dimostra quanto sia debole la nostra politica e non è un buon segnale per la nostra democrazia.
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