Il ritratto a tinte fosche del nostro Paese

Questo è uno stralcio del mio articolo scritto su "Italia chiama Italia" che è intitolato "SIAMO FINITI? | Il futuro oscuro dell’Italia":

"Il nostro Paese ha bisogno di crescere, ma per crescere si deve cambiare completamente il sistema, tagliando la burocrazia, tagliando la spesa pubblica, abbassando le tasse, abbassando il costo dell’energia elettrica, riformando la giustizia e facendo nuove infrastrutture. Purtroppo, sembra che le politiche attuali non vadano verso questa direzione. Anzi, si vogliono tassare persino le merendine. Se questo è ciò che questa classe politica che ci governa pensa di fare per noi, siamo davvero fritti.

Per esempio, è normale che in una bolletta dell’energia elettrica su 100 Euro che si pagano solo 44 siano di effettivi consumi, mentre tutto il resto è dovuto ad oneri di trasporto e tasse, per finanziare le fonti rinnovabili, le quali non sono mai state implementate correttamente? Un’inchiesta di Mario Giordano conferma ciò. Intanto, anche le stesse politiche non favoriscono quell’imprenditoria che punta sulla ricerca ma favoriscono quegli imprenditori che cercano braccia. Così, i nostri giovani laureati e diplomati se ne vanno dal nostro Paese".

Per dovere di cronaca, le bollette della luce e del gas aumenteranno ancora.
Le bollette della luce aumenteranno del 2,6% e quelle del gas del 3,9%.
Insomma, tra questi rincari e le tasse sulle merendine e su altre cose, per noi italiani ci sarà una stangata.
Mentre lo Stato ci tassa, per noi italiani ci saranno problemi seri.
Per esempio, abbiamo un deficit di infrastrutture.
Mi viene in mente quanto sta accadendo qui nel Mantovano, con l'annosa questione del ponte sul Po di San Benedetto Po.
Il ponte doveva essere rifatto o manutenuto da anni e ancora si è fatto poco e nulla. 
Non parliamo poi di opere più importanti.
Parliamo, invece, della burocrazia elefantiaca del nostro Paese, che è scoraggia l'impresa e che è un costo per tutti.
La nostra imprenditoria soffre e molti imprenditori chiudono mentre le multinazionali delocalizzano.
Così, i pochi imprenditori che restano pensano a vivacchiare e preferiscono una manodopera a basso costo, costituita dai migranti, mentre lasciano a casa i giovani italiani con titoli di studio, molti dei quali emigrano.
Per questo, il futuro dell'Italia è oscuro.