Anche i regimi totalitari del Novecento, come il nazismo ed il comunismo, usavano ragazzini addottorati ad hoc per fare le loro propagande.
Oggi, si sta affermando un nuovo totalitarismo.
Questo nuovo totalitarismo non ha la faccia cattiva del nazismo o del comunismo ma non è meno pernicioso di questi ultimi.
Il totalitarismo che si sta affermando può essere sintetizzato con le parole del libro del professor Plinio Correa de Oliveira "Rivoluzione e controrivoluzione":
"A. IV Rivoluzione e preternaturale
“Omnes dii gentium daemonia”, dice la Scrittura. In questa prospettiva strutturalista, in cui la magia è presentata come una forma di conoscenza, fino a che punto è dato al cattolico d’intravedere le folgorazioni ingannevoli, il canto a un tempo sinistro e attraente, languido e delirante, ateo e feticisticamente credulo con cui, dal fondo degli abissi in cui giace eternamente, il principe delle tenebre attira gli uomini che hanno negato la Chiesa di Cristo?
È un problema del quale possono e devono discutere i teologi. Diciamo i teologi veri, ossia i pochi che credono ancora all’esistenza del demonio. Specialmente i pochi, fra questi pochi, che hanno il coraggio di affrontare gli scherni e le persecuzioni della propaganda e di parlare.
B. Strutturalismo. Tendenze pre-tribali
Comunque sia, nella misura in cui si veda nel movimento strutturalista una figura più o meno precisa, ma in ogni caso precorritrice della IV Rivoluzione, determinati fenomeni a esso simili, che negli ultimi dieci o vent’anni sono diventati generali, devono essere visti, a loro volta, come preparatori e propulsori dello slancio strutturalista.
Così il crollo delle tradizioni dell’Occidente nel campo dell’abbigliamento, corrose sempre più dal nudismo, tende ovviamente alla comparsa o al consolidamento d’abitudini nelle quali si tollererà, a esagerare, la cintura di penne d’uccello di certe tribù, alternata, dove il freddo lo richieda, a coperte più o meno simili a quelle usate dai lapponi.
La rapida scomparsa delle forme di cortesia può aver come punto finale soltanto la “naturalezza” assoluta (per usare solo questo aggettivo) del tratto tribale.
La crescente avversione per tutto quanto è ragionato, strutturato e metodico può condurre soltanto, nei suoi ultimi parossismi, al perpetuo e fantasioso vagabondaggio della vita nelle selve, alternata, anch’essa, al disimpegno istintivo e quasi meccanico di alcune attività assolutamente indispensabili alla vita.
L’avversione allo sforzo intellettuale, all’astrazione, alla teorizzazione, alla dottrina, può portare soltanto, in ultima analisi, a un’ipertrofia dei sensi e dell’immaginazione, a quella “civiltà dell’immagine” sulla quale Paolo VI ha ritenuto di dover attirare l’attenzione dell’umanità81.
Sono pure sintomatici gli elogi idilliaci, sempre più frequenti, di un tipo di “rivoluzione culturale” generatrice d’una società nuova post-industriale, ancora mal definita, e di cui sarebbe una prima immagine fugace il comunismo cinese, come talora è presentato".
Quello che sta accadendo è rappresentato proprio da Greta Thunberg.
Ora, io rispetto la ragazzina svedese, la quale è affetta da sindrome di Asperger e (forse) non è neppure pienamente consapevole di ciò che sta accadendo intorno a lei.
Addottorata ad hoc, Greta è usata per fare le campagne di chi, per esempio, dice che noi Occidentali dobbiamo fare meno figli per "salvare il mondo".
Secondo questa logica, un figlio consuma le risorse della Terra.
Nel contempo, colui che addottora Greta è lo stesso soggetto che se ne frega altamente del fatto che nei Paesi del Terzo Mondo si continuino a fare figli.
Le due cose non sarebbero conciliabili.
Un figlio consuma risorse della terra tanto qui in Occidente quanto in un Paese del Terzo Mondo.
Eppure, chi sta dietro a Greta dice a noi Occidentali che dobbiamo fare meno figli.
Fare meno figli significa per noi non avere più la manodopera in futuro.
Qui entrano in scena gli africani e gli asiatici del Terzo Mondo che vengono mandati da noi spacciati per "profughi".
Questa è sostituzione etnica.
In pratica, si vuole ridisegnare la società dei Paesi occidentali, usando masse di migranti.
Questo creerà una società nuova, una società che non ha più la storia e la cultura di quella che l'ha preceduta e che potrà essere "plasmata" secondo certi schemi.
Dunque, la questione di Greta non riguarda solo l'ambiente.
Infatti, la maggior parte dell'inquinamento non proviene dall'Europa e dall'America ma proviene dalla Cina e dall'India.
Queste ultime continuano a produrre senza i vincoli che abbiamo noi, andando a fare dumping nei nostri mercati.
Così, la nostra società si impoverisce.
Chi sta dietro a Greta e la addottora vuole rendere la nostra società più povera, così da fare sì che noi non facciamo meno figli.
Questo favorirà la sostituzione etnica, così da creare una società di persone più povere e da potere schiavizzare.
I migranti vengono portati qui per avere manodopera a basso costo.
Termino, parlando del ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, il quale ha detto che saranno giustificati gli studenti che parteciperanno al "Friday for Future" con Greta.
Se fossi il preside di una scuola, io contesterei il ministro e non concederei nessuna giustificazione riguardo a ciò.
Del resto, il ministro non è nuovo a scelte discutibili, come quella del boicottaggio ai danni di Israele che fece prima delle elezioni del 2018.
Questo è un motivo in più per contestare questo governo.
Intanto, il "gretismo" permea anche vari ambienti della Chiesa.
Basti pensare a quei preti che hanno canonizzato in vita Greta e che si sono piegati a questo pensiero distruttivo per la nostra civiltà.
Così, lo squallore continua.
Una ragazzina con problemi viene usata per fare delle campagne contro la nostra società e molti la seguono spinti dalla compassione, senza sapere cosa c'è dietro.
Così, lo squallore continua.
Una ragazzina con problemi viene usata per fare delle campagne contro la nostra società e molti la seguono spinti dalla compassione, senza sapere cosa c'è dietro.
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