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mercoledì 18 settembre 2019

Il pericolo di scisma nella Chiesa



Julio Loredo, presidente della sezione italiana dell'Associazione "Tradizione, Famiglia, Proprietà" , parla della "Teologia della liberazione".

La "Teologia della liberazione" rappresenta un male per la Chiesa e (purtroppo) essa si sta manifestando ai vertici di essa.
La "Teologia della liberazione" è una sorta di compromesso tra cattolicesimo e marxismo, due idee di per sé inconciliabili.
Questa idea malsana ha ammorbato anche i vertici della Chiesa e rischia di creare problemi molto seri.
Infatti, ci sono voci che parlano di un pericolo di scisma.
Per esempio, quello che sta accadendo in Germania potrebbe portare a conseguenze molto gravi.
La Chiesa cattolica tedesca, che sostiene anche le organizzazioni non governative che portano i migranti qui da noi, sta attuando delle misure che rischiano di portare ad una rottura con Roma.
Questo è lo stralcio dell'articolo de "Il Giornale" che ne parla:

"La Chiesa tedesca, che sta provando a inserire misure inderogabili per la sua vita e per il suo ordine ecclesiale, tutto è tranne che tradizionalista. Non fa parte degli episcopati critici di Bergoglio. Non è neppure una di quelle chiese nazionali che, come avviene nel caso polacco, è associata a una certa nostalgia per i tempi che furono. Eppure, l'episcopato guidato dal cardinale Reinhard Marx, il porporato dei 50mila euro alla Ong Lifeline, sembra voler perseguire un progetto che renderebbe a guida autonoma la realtà ecclesiastica che coordina.

Perché l'intento sembra essere quello di votare su questioni di stretta competenza vaticana. Lo hanno notato pure a Roma. Il Santo Padre, alla fine del giugno scorso, ha scritto una lunga lettera al "Popolo di Dio che è in cammino in Germania". Un testo dove il vescovo di Roma ha messo qualche punto: "...si può cadere in sottili tentazioni alle quali ritengo necessario prestare attenzione e cura, - poiché, lungi dall’aiutarci a camminare insieme, ci manterranno aggrappati e installati in ricorrenti schemi e meccanismi che finiranno col snaturare o limitare la nostra missione". Prestare "attenzione" quando si viaggia da soli, insomma. Ma l'assemblea si farà.

Perché una delle novità di oggi è la seguente: come segnalato su IlFoglio, Marx non ha alcuna intenzione di cedere. Nonostante l'opinione, che non sarebbe discutibile, proveniente dai sacri palazzi. Il Vaticano, come vedremo, ha chiarito di nuovo come stanno le cose.

Questa inchiesta di Fausto Biloslavo, invece, ha chiarito quale sia la visione dei presuli teutonici in materia dei fenomeni migratori. Magari non tutti i presuli la pensano allo stesso modo. La linea maggioritaria, però, è nota: accoglienza e ancora accoglienza. Il capostipite di questo scenario, quello complessivo, è il cardinale Reinhard Marx, che è da sempre favorevole a certe virate. Marx, che ha pure incontrato il leader dei Verdi dopo le elezioni europee di maggio, è un alto ecclesiastico progressista in tutti gli ambiti. I tradizionalisti la chiamano "protestantizzazione". E il "sinodo tedesco", che anticiperà quello voluto dal Papa sull'Amazzonia, viaggia su quei binari"
.

Dunque, vi è pericolo di una rottura della Chiesa.
Quando si toccano aspetti dottrinali (come il sacramento dell'Eucaristia) il rischio di rottura c'è.
Sappiamo tutti che il cardinale Marx si è detto favorevole alla Comunione da dare ai protestanti.
Ora, per la teologia cattolica, questa cosa non è possibile.
Infatti, la Chiesa cattolica e quella protestante non sono in comunione tra loro e vi sono delle differenze tra l'Eucaristia cattolica e quella protestante.
Per noi cattolici, la presenza di Cristo nelle specie (il pane ed il vino) è reale ed è per transustanziazione.
In pratica, per noi cattolici, il pane ed il vino diventano realmente corpo e sangue di Cristo ed acquistano la sostanza di corpo e sangue di Cristo al momento della consacrazione.
Per i protestanti luterani, la presenza reale di Cristo è riconosciuta ma non è accettata la transustanziazione.
Infatti, i luterani riconoscono la consustanziazione. In pratica, Cristo è presente nelle specie ma queste ultime mantengono la sostanza di pane e vino. 
Invece, i protestanti calvinisti non riconoscono la presenza reale di Cristo. Per loro, la Santa Cena (che equivale alla nostra Eucaristia) è solo un atto simbolico con cui si ricorda la cena del Signore.
Inoltre, vi è anche la questione politica, per esempio, riguardo all'immigrazione o all'accettazione del marxismo.
Per certi versi, l'idea pauperista e pro-migranti che si vuole imporre è il segnale di ciò.
La cosa è seria.
Il "sinodo tedesco" e quello voluto da Papa Francesco in Amazzonia potrebbe portare ad un vero terremoto dentro la Chiesa.
Da cattolico, sono molto preoccupato.


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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.