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domenica 22 settembre 2019

La Sicilia e gli ebrei

Ringrazio la carissima amica Silvia Morelli dell'articolo sul sito "Sicilia Fan" che è intitolata "Massiccia e importante, era la presenza ebraica in Sicilia".
Riporto questo stralcio dell'articolo:

"Forse non molti sanno che in Sicilia era presente una popolosa comunità ebraica, fin da tempi immemori. Il 18 giugno 1492, poco prima della scoperta delle Americhe, il re Ferdinando il Cattolico decise di cacciare tutti gli ebrei dalle terre di Sicilia, senza sapere che avrebbe provocato un pericoloso quanto consistente sbilanciamento nell’economia non solo dell’Isola, ma anche del Regno di Spagna.

Gli ebrei infatti, come da tradizione, avevano in mano anche in Sicilia la maggior parte delle attività commerciali; ma non erano solo banchieri e usurai, mestieri che sicuramente gli avevano portati ad inimicarsi non pochi cattolici, erano infatti anche conciatori di pelli, operai specializzati, e medici.

La cacciata degli Ebrei dall’Isola fu dovuta ad un contenzioso: coloro i quali seguivano la religione ebraica infatti, sostennero i Mori nella guerra perpetrata in Spagna contro i Cattolici; questo perché i musulmani si erano da sempre dimostrati più tolleranti con il popolo ebreo.
E fu così, che una volta conquistata Granada e infine il resto della Spagna, re Ferdinando decise di cacciare tutti gli ebrei dal Regno, anche di Sicilia: chiunque facesse parte dell’entità giudaica, a partire dall’estate 1492 sarebbe stato ucciso, a meno che dopo 3 mesi dall’editto, non decidesse di lasciare la Sicilia, e dietro di sé i suoi beni e le sue attività, o, restando, di convertirsi al Cattolicesimo"
.

Va detto che non tutto il mondo cattolico fu ostile agli ebrei.
In realtà, quanto fatto dal re di Spagna Ferdinando il Cattolico (10 marzo 1452-23 gennaio 1516) a volere eliminare gli ebrei.
Si deve tenere conto del fatto che il Papa abbia perso il controllo sulla Chiesa, dopo la Cattività Avignonese (1309-1377) e lo Scisma d'Occidente (1378-1417).
Il Papato perse il potere ed emersero le monarchie, le quali fecero sentire il proprio peso sulla Chiesa nei vari Stati.
Infatti, prima dei due fatti elencati, con il Papato forte, gli ebrei non subirono ciò che subirono nella Spagna e nella Sicilia del XIV secolo.
Certo, ci furono dei problemi.
Penso, per esempio, alla Crociata dei Tedeschi del 1096, in cui gli ebrei della Renania furono massacrati dai soldati di Emich di Leiningen.
Questa cosa non fu istituzionale, dato che anche i vescovi, come l'arcivescovo di Magonza, furono contrari.
Invece, quello che fece Ferdinando il Cattolico fu un atto istituzionale.
Questo fu un prodromo di ciò che accadde nel secolo scorso.
Ora, quanto accadde in Sicilia rifletté ciò che accadde in Spagna.
Visti con sospetto (ingiustificato) dalle istituzioni, gli ebrei di Sicilia furono costretti a scegliere tra la conversione, l'esilio o la morte. 
La presenza ebraica in Sicilia fu molto antica.
Città come Palermo e Messina ebbero fiorenti comunità ebraiche.
Durante il periodo della dominazione araba (827-1091) le comunità ebraiche di Sicilia furono relativamente tollerate, anche ebbero delle restrizioni, come le ebbero i cristiani.
Anche in epoca normanna e sotto il regno di Federico II di Svevia (26 dicembre 1194-13 dicembre 1250) vi fu una certa tolleranza.
Certamente, quello che fecero gli Spagnoli nel XVI secolo cambiò il volto della Sicilia.
Molti ebrei siciliani furono costretti ad andare via.
Questo causò l'impoverimento etnico, culturale ed economico dell'isola.
Altri ebrei, invece, si convertirono, anche se molti di questi vissero come "marrani", come cripto-giudei.
Alcune sculture del palazzo in cui stavano i frati domenicani a Palermo recano sculture raffiguranti i topi, con i quali furono identificati gli ebrei.
Oggi, fortunatamente, si sta andando verso una riconciliazione con la storia.
A Palermo, l'oratorio di Santa Maria del Sabato è stato dato alla comunità ebraica.
Il luogo di culto cristiano in questione fu realizzato in luogo della sinagoga.
Comunque, delle tracce delle comunità ebraiche in Sicilia sono presenti.
Per esempio, molti ebrei convertiti cambiarono i loro cognomi con nomi di città.
Così, famiglie con cognomi come Di Noto, Noto, Palermo, Messina o Di Messina hanno probabili origini ebraiche.
Dunque, anche io potrei avere remote origini ebraiche, essendo il cognome di mia madre Messina. 

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