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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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domenica 29 settembre 2019

Da "La Civetta", n° 29 di settembre: Il disagio di noi cattolici nella Chiesa di Papa Francesco

Questo è uno dei miei articoli pubblicati sull'ultimo numero de "La Civetta" , la rivista dell'Associazione Culturale "Pensiero e Tradizione" di Mantova:


" Penso che il tema che sto per trattare non possa essere eluso.
Questo tema mi tocca dentro.
Anzi, esso tocca intimamente milioni di persone.
Sto parlando della situazione della Chiesa sotto il pontificato di Papa Francesco (al secolo, Jorge Mario Bergoglio).
Confesso che oggi provo un certo disagio nei confronti di questo "nuovo corso" della Chiesa e sono sicuro che tanti altri la pensino come me.
Anzi, lo dico per certo: tanti la pensano come me, dato che ho avuto opinioni, pareri e testimonianze.
La Chiesa di oggi non è quella in cui sono cresciuto e che ho conosciuto.
Io (che ho studiato e letto qualcosa) so del servizio fatto alla nostra società italiana ed europea dalla Chiesa cattolica.
Basti pensare a quello che la Chiesa fece dopo il 476, dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente.
La Chiesa contribuì a preservare la cultura classica, la quale altrimenti sarebbe stata travolta dagli invasori barbari.
Abbazie come quella di San Benedetto in Polirone, che è ubicata nella nostra provincia, la Provincia di Mantova, quella di Bobbio (in Provincia di Piacenza) o la certosa di Padula, che si trova in Provincia di Salerno, testimoniano ancora oggi questo salvataggio della nostra cultura.
Se non ci fosse stata la Chiesa, le opere di grandi autori dell'epoca classica, come Socrate, Aristotele, Platone, Plotino, Virgilio ed Ovidio, non ci sarebbero.
Inoltre, cosa sarebbe successo se non ci fossero state le Crociate?
Se non ci fossero state le Crociate, l'Islam avrebbe preso l'intera Europa.
Ricordo che nel 1071 i Turchi Selgiuchidi sconfissero i Bizantini a Manzicerta.
Se non ci fossero state le Crociate, i Turchi avrebbero preso Costantinopoli già nell'XI secolo e per l'Europa ci sarebbero stati grossi problemi.
Cosa sarebbe accaduto se non ci fosse stata la battaglia di Lepanto?
Nel 1570, i Turchi Ottomani attaccarono Cipro. Nel 1571, i Turchi si presero Famagosta, torturando, mutilando ed uccidendo Marcantonio Bragadin (21 aprile 1523-17 agosto 1571).
I Turchi agirono così seguendo una fatwa del mufti del Istanbul, l'antica Costantinopoli, la città che il 29 maggio 1453 fu presa da loro, anche per colpa di un'Europa che non fece nulla per evitare ciò.
Questa fatwa prevedeva che i Turchi avrebbero ripreso tutti i territori che nell'Alto Medio Evo furono posseduti dagli Arabi, comprese la Spagna e la Sicilia.
Insomma, la Chiesa diede un contributo nel difendere la nostra identità, la nostra storia e la nostra cultura.
Purtroppo, questa Chiesa di oggi non è nemmeno una lontana parente di quella dei periodi precedenti.
Non è neppure una lontana parente di quelle degli ultimi due immediati predecessori dell'attuale Papa: il Papa emerito Benedetto XVI (al secolo, Joseph Alois Ratzinger, nato il 16 aprile 1927) e San Giovanni Paolo II (al secolo, Karol Jozef Wojtyla 18 maggio 1920-2 aprile 2005).
La Chiesa attuale parla di "immigrati da accogliere" ed attacca chi dice che difendere la propria identità sia una cosa giusta.
Però, nei periodi passati, la Chiesa si è sempre mossa per la difesa delle identità storiche e culturali dei popoli.
Ho sentito di certe messe attuali che sembrano più dei comizi politici che dei momenti in cui i fedeli incontrano Cristo nella parola e nell'Eucaristia.
Come se non bastasse, abbiamo a che fare con un Papa che fa del terrorismo psicologico contro chi cerca di difendere l'identità del proprio popolo, paragonandolo ad Hitler o dicendo che "non è cristiano".
Però, la dottrina cattolica ha sempre riconosciuto l'identità dei popoli.
Per esempio, nelle varie parti d'Europa, la Chiesa cattolica ha le festività precetto che si differenziano a seconda del Paese.
Infatti, la Chiesa cattolica è un insieme di Chiese nazionali in comunione tra loro e in comunione con il Papa, del quale riconoscono il primato.
Ciascuna Chiesa nazionale ha le proprie festività di precetto.
Oltretutto, il pontificato di Papa Francesco si sta dimostrando irenico con gli islamisti ed i regimi totalitari di stampo comunista.
Basti pensare al fatto che Papa Francesco non abbia riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele, Stato che è garanzia per i cristiani presenti in quelle zone, a differenza dei Paesi, da cui coloro che credono in Cristo scappano.
Basti pensare anche all'accordo assurdo che ha fatto con il regime comunista cinese.
Questo accordo si sta mostrando molto svantaggioso per i cattolici cinesi, che sono sempre più oppressi dal regime comunista, regime che ora si sente legittimato a fare loro ogni angheria, visto il pessimo accordo con il Vaticano.
Tutto questo è stato fatto in cambio di cosa?
Tutto questo è stato fatto in cambio di un accordo sulla nomina dei vescovi tra Pechino ed il Vaticano.
Negli USA, la Chiesa cattolica è lasciata a sé stessa, dopo il grande operato di San Giovanni Paolo II e dei Cavalieri di Colombo, che le diede dignità.
Così, molti passano alle Chiese evangeliche, Chiese che mostrano di avere a cuore l'identità del popolo americano e che lotta sulle questioni pregnanti, come quella della della difesa della famiglia e della vita, su cui sembra che la Chiesa cattolica abbia abdicato da tempo in favore del "mondialismo" e del relativismo.
I fedeli hanno "sete" di Cristo e questa Chiesa cattolica parla a loro di Greta Thunberg, di come si accolgono i migranti clandestini e dell'Unione Europea.
Questo Papa non parla più di famiglia e di difesa della vita ma parla di questa Unione Europea, di quest'opera abominevole che può essere paragonata ad una sorta di "Moloch" che punta a distruggere le identità dei popoli europei, presentandola come "modello da seguire".
Eppure, il suo predecessore San Giovanni Paolo II criticò questa Unione Europea, per esempio, quando nella sua Costituzione non fu citato nessun riferimento alla tradizione giudaico-cristiana.
Papa Francesco, invece, applaude a questa Unione Europea e ad ogni cosa che fa.
A ciò si unisce anche una certa ipocrisia.
Infatti, Papa Francesco dice che noi dobbiamo "accogliere i migranti".
Questi ultimi non sono profughi ma sono migranti clandestini.
Però, il Vaticano è cinto da mura e ha il reato di clandestinità.
Io faccio fatica a sentirmi ancora parte di questa Chiesa e lo stesso disagio è sentito da molti.
Da ultimo baluardo contro il "pensiero unico" di quel "mondialismo" che distrugge la nostra identità e che punisce le opinioni diverse, la Chiesa è diventata la maggiore propugnatrice di quest'ultimo.
Io vado a messa perché credo in Dio e nel cattolicesimo che mi è stato insegnato ma quando entro in una chiesa in cui il prete fa il predicozzo pro-immigrazione, io provo un certo disagio, soprattutto tenendo conto dei poveri del nostro Paese.
Mi sento un po' come un cattolico inglese del periodo della regina Elisabetta I (1558-1603), il quale frequentava le funzioni della Chiesa anglicana (per non essere sanzionato) ma in segreto sperava in un ritorno della Chiesa inglese alla comunione con Roma.
Io spero in un ritorno della Chiesa nel solco di quei valori che l'hanno sempre caratterizzata.
Intanto, la gente che va in chiesa è sempre meno. I preti sono sempre meno.
I fedeli sono lasciati a loro stessi.
Le alte sfere del Vaticano che fanno?
Le alte sfere del Vaticano ci dicono: "Accogliete i migranti".
Per completare l'opera, Papa Francesco ha deciso di creare cardinali delle figure a lui vicine, alla faccia dell'unità della Chiesa.
Tra queste figure vi è quella dell'arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi, l'arcivescovo definito "cappellano del Partito Democratico", visto il suo orientamento ideologico
Questo è il declino dell'Europa e della nostra civiltà.
Sia chiaro, io non ce l'ho con Papa Francesco a livello personale né io intendo abiurare la fede cattolica.
Però, penso che la questione debba essere portata all'attenzione di tutti perché il disagio nel mondo cattolico c'è.


                                                                     Antonio Gabriele Fucilone".

Questo disagio nel mondo cattolico (di cui faccio parte) c'è.
Quando il Papa dice dà un parere sfavorevole riguardo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, senza essere contro queste ultime, all'aborto e all'eutanasia fa una cosa che è dettata dal magistero della Chiesa cattolica.
Invece, diverso è il discorso riguardo ai continui interventi del Papa riguardo alla politica, cosa che con il magistero della Chiesa cattolica non c'entra nulla.
Purtroppo, Papa Francesco fa quest'ultima cosa e questo non va bene.
Egli è arrivato a dire che si debbono riempire i centri abitati spopolati dell'Appennino e del Sud con i migranti.
Questa è sostituzione etnica.
Inoltre, la scelta del Papa di non riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele mi pare davvero assurda.
Non lo dico solo come sostenitore dichiarato ed indefesso di Israele ma lo dico anche pensando a ciò che è giusto per noi cristiani.
Per noi cristiani, è bene che Gerusalemme sia riconosciuta come capitale di Israele. 
Israele è l'unica democrazia del Medio Oriente e lì i cristiani stanno bene. 
Inoltre, sulla questione dell'ambiente, questo Papa si è completamente piegato alle logiche di chi sostiene Greta Thunberg, una logica pauperistica per l'Occidente, che non tiene conto dei danni che provocano altri Paesi (come Cina ed India) e che punta al crollo demografico di Europa ed USA. 
Questo non va bene.
Infatti, il problema è che Papa Francesco parla di politica ma lo fa senza conoscere le reali dinamiche della politica e senza tenere conto del fatto che quello che (per esempio) quello che c'è in Europa non è uguale a quello che c'è in America del Sud.
Per esempio, in America del Sud, la questione dell'Islam è vista con una maggiore lontananza rispetto a quanto avviene qui in Europa.
Infatti, l'Europa ha l'Islam alle porte e persino nel suo territorio.
Il confronto e lo scontro tra la nostra civiltà e l'Islam ci sono ogni giorno.
Neppure questo va bene.
Mentre Papa Francesco parla di politica, la Chiesa è in ambasce.
Negli USA, gli evangelici sono molto più attivi dei cattolici e molti di questi ultimi passano alle Chiese evangeliche perché la Chiesa cattolica americana è di fatto lasciata a sé, dopo che i precedenti Papi fecero di tutto per svilupparla e darle dignità.
In Amazzonia, si sta facendo un sinodo che potrebbe distruggere la Chiesa che noi conosciamo e fare nascere una Chiesa tribalista intrisa di socialismo.
In Germania, il cardinale Reinhard Marx vuole fare un sinodo che apre alla comunione anche per i protestanti, alla benedizione in chiesa delle unioni omosessuali e all'abolizione del celibato sacerdotale.
Questo è male.
Infatti, si rischia proprio la distruzione della Chiesa stessa.
In un momento in cui serve la massima coesione, la Chiesa di oggi è divisa. 
Forse, se la smettesse di parlare di politica e di continuare a dire di "accogliere i migranti" ed iniziasse a pensare di più al bene della Chiesa, Papa Francesco farebbe un'opera buona. 




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Beatrice Venezi boicottata perché è di destra

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.