"Con una natura umana che è quello che è, lo Stato è una istituzione necessaria e indispensabile. Lo Stato è, se correttamente amministrato, il fondamento della società, della cooperazione e della civiltà umane. Esso è lo strumento più benefico e utile negli sforzi dell'uomo per promuovere la felicità e il benessere umani. Ma è soltanto uno strumento e un mezzo, non il fine ultimo".
Condivido queste parole fino in fondo.
Lo Stato deve essere solo il mezzo con cui il cittadino possa trovare la felicità ed il benessere.
Lo Stato deve garantire questo, garantendo la libertà di opinione, la libertà di impresa e la possibilità di ogni cittadino di realizzare ciò che egli progetta.
Uno Stato che non garantisce queste tre cose, proponendo censure alla libertà di espressione, limitando la libertà d'impresa e la possibilità di realizzazione di ogni cittadino, attraverso tasse e burocrazia, non è uno Stato liberale e non è uno Stato che garantisce la felicità ed il benessere dei cittadini.
L'attuale governo va nella direzione opposta.
Questo governo propone tasse ed assistenzialismo, esattamente sullo schema europeo.
Il cittadino diventa "un essere dipendente dallo Stato".
Uno Stato così fa scappare i cittadini.
Questa Italia, come questa Europa, è diventata una trappola di burocrazia e spesa pubblica.
Esse fanno aumentare le tasse e rendono i cittadini limitati nelle loro libertà.
Quindi, essi non vivono in una situazione di benessere.
Così, per potere avere qualcosa, essi debbono appellarsi allo Stato e chiedergli sussidi.
Ciò crea un circolo vizioso.
Più sussidi chiede, più lo Stato intrappola il cittadino nelle sue maglie.
Dunque, il sussidio diventa una sorta di "droga".
Così, lo Stato diventa mezzo e non fine e non è troppo dissimile dai regimi totalitari, pur con una parvenza democratica.
Questi "liberali" italiani ed europei farebbero una cosa buona per loro stessi e per gli altri se si informassero di più su ciò che dicono di professare.
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