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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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martedì 17 settembre 2019

Quello che non è l'Italia...Israele

Oggi, è tempo di elezioni in Israele.
Dato che non ci sono state le condizioni per fare un governo, gli Israeliani (che non sono stupidi) hanno deciso di fare una cosa semplice: votare.
Certo, questo voto potrebbe essere un'incognita per il futuro di Israele, specialmente se vincesse Benny Gantz, senza che questi (però) riuscisse ad avere una maggioranza assoluta.
In quanto centrista, la coalizione "Blu Bianca" di Gantz potrebbe allearsi sia con la sinistra che con il Likud dell'attuale premier Benjamin Netanyahu.
Anche quest'ultimo, però, può vincere ed essere rieletto, cosa che (personalmente) auspico.
Detto questo, a prescindere da tutto, una cosa è certa: il grande Israele non è questa misera Italia.
Sia chiaro, io non voglio gettare fango sul mio Paese, che amo.
Però, esso è reso misero dall'attuale ceto politico che è al governo.
Quest'ultimo è formato da persone che vanno d'accordo solo per tenersi il potere ed impedire agli altri di governare.
Infatti, se si votasse, il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle, che oggi sono al governo, finirebbero all'opposizione.
Essi lo sanno.
Lo sa Luigi Di Maio, lo sa Nicola Zingaretti, lo sa Matteo Renzi e lo sanno tutti coloro che sostengono questo governo.
Questi hanno paura del popolo e perciò si sono coalizzati contro di esso.
Agli amici di Israele, auguro buon voto.
Per noi, invece, chiediamo l'intercessione di Dio.

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