L'odio in rete non è tutto uguale

Purtroppo, l'odio in rete non è tutto uguale.

Lo scrittore Paolo Veronesi, uno che frequenta i salotti "petalosi", scritto su Twitter:

"Io so una cosa per certo: se per caso mai fossi stato eletto al Senato, oggi avrei fatto saltare i denti a parecchi leghisti prima che i valletti riuscissero a fermarmi. Lo dico da padre".

Oltre a Veronesi, anche il ben noto Chef Rubio si è lasciato andare ad esternazioni a dir poco allucinanti su coloro che lunedì hanno manifestato.

Queste sono le sue parole:

"Perché nessuno è stato pistato come l’uva? Perché nessun manifestante è stato perquisito, schedato e/o gonfiato di botte? Semplice: perché non c’erano Forze dell’ordine avvelenate o schierate".

Ora, hanno chiuso i profili Facebook ed Instagram di Forza Nuova e CasaPound.

Perché non fanno altrettanto anche con quelli di certi personaggi?

Chef Rubio non è nuovo a certe uscite. 

Perché non si bloccano questi personaggi?

Rubio ha anche scritto che si debbono "uccidere i sovranisti, gli Americani e gli Israeliani".

Eppure, non si fa nulla.

Evidentemente, la violenza non è tutta eguale.

C'è violenza che è vista come violenza ed odio e violenza che è sempre giustificata.

Questo è uno schifo.