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"I Cinque Stelle adesso preparano l'attacco all'editoria. Un attacco che si preannuncia violentissimo e profondamente illiberale. "Per Silvio Berlusconi è finita la pacchia", ha annunciato oggi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'Editoria, Vito Crimi, in una intervista al Fatto quotidiano dando così il via alla folle crociata grillini contro Mediaset e, più in generale, contro "tutti gli organi di informazione".
Un crociata che ora rischia di far spegnere tutte le televisioni e chiudere gran parte dei giornali.
"Occorre ridistribuire la pubblicità tra tv e carta stampata". L'idea dei grillini è di introdurre i tetti agli spot in televisione e "togliere i fondi pubblici" a "tutti gli organi di informazione". In questa caccia senza esclusione di colpi (bassi), Crimi intende partire dal decreto Lotti riguardante il Fondo per il pluralismo dell'editoria, mai davvero varato. Nel fondo era previsto "un contributo di solidarietà dello 0,1% sui redditi delle concessionarie di pubblicità compresi i Centri Media". Qualora dovesse passare la linea del Movimento 5 Stelle, i finanziamenti pubblici saranno tagliati, proprio intervenendo su quel contributo e "verificando che l'extra-gettito derivante dal canone Rai sia davvero confluito nel Fondo". "Noi non siamo contro i giornali per partito preso - dice il sottosegretario grillino - vogliamo solo togliere i fondi pubblici all'editoria, non eliminare il Fondo per il pluralismo".
Agli editori Crimi rinfaccia di aver ricevuto "tantissimi soldi, dal 2003 oltre 3 miliardi di euro", e di non aver fatto nulla in cambio. "A fronte di questo - spiega al fatto Quotidiano - ci saremmo aspettati investimenti per reggersi sul mercato che non ci sono stati. Ci sono modi per affrontare le ricadute occupazionali".
Il fatto che lo Stato non debba finanziare nessuna attività (per evitare l'assistenzialismo) è una cosa sacrosanta.
Tuttavia, se si togliessero i fondi pubblici all'editoria, si dovrebbe anche ridurre il carico fiscale che grava sugli editori, come sulle altre imprese in genere.
Ora, mi pare difficile che il Movimento 5 Stelle voglia abbassare le tasse, poiché se lo facesse non potrebbe implementare la misura (folle) che ha promesso: il reddito di cittadinanza.
Questa mossa del Movimento 5 Stelle rischia davvero di danneggiare tante persone.
Penso (per esempio) a coloro che lavorano nelle emittenti televisive.
Così facendo, emittenti televisive e giornali rischiano di chiudere
Oramai, è chiaro che, con il suo pauperismo ed il suo giustizialismo, il Movimento 5 Stelle voglia ridurre la libertà di stampa.
Questo è pericoloso.
Sempre contro Mediaset, questo è odio! tu sei alla seconda legislatura e fra poco ti scaricano Mediaset durerà ancora a lungo, alla faccia tua e dei tuoi colleghi!
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