"Il Parlamento fa le leggi ed i magistrati le fanno rispettare.
Non ho letto le proposte di legge che sono in Parlamento per modificare le normi attuali sulla legittima difesa. Non ho mai preso in considerazione l'opportunità di acquistare un'arma per difendermi. Ho però preso atto che la cronaca sull'argomento è molto ricca. Succede di tutto e le vittime per lo più ci rimettono non solo materialmente (la sottrazione di valori e di beni), ma anche fisicamente e psicologicamente (si sentono afflitti, hanno attacchi di panico, rinunciano a vivere in libertà, riducono i rapporti sociali, vivono ciò che è accaduto come un dramma familiare che resta impresso negli occhi).
Ho appreso finanche che coloro che hanno reagito si sono trovati nei guai. Da subito da vittime sono passati nel ruolo di imputati.
Ci rimettono sempre, anche se alla fine dovessero essere assolti. Ci rimettono oltre che psicologicamente, perché sparare contro una persona non è una cosa che si supera con facilità, anche economicamente, perché difendersi costa ed anche molto, e fisicamente per dover affrontare disagi morali, interrogatori, sospetti, stress e spesso un processo con una sentenza di condanna.
Per ciò che si percepisce, Improvvisamente può capitare che una persona tutto casa e famiglia si trovi al centro di attenzione mediatica e di stress giudiziario, fino a diventare un reo ed un pregiudicato.
Può capitare che si trovi a doversi difendere da un PM che sostiene che ci sia stato un eccesso di legittima difesa, con l'onere difficile (molto difficile) di dover dimostrare che il panico, la tensione, la sensazione di pericolo abbiano motivato una reazione che è umana ed istintiva.
Non è la vittima che chiama i ladri in casa a rubare, ci entrano da soli, a volte usando violenza, a volte minacciando intere famiglie e vecchi e donne e bambini. È irritante pensare ad un magistrato che stia là con il dito puntato, mentre si vorrebbe piangere e urlare per scaricare una tensione che assale.
Una legge che dica che la difesa è sempre legittima, se c'è un malintenzionato che entra furtivamente in casa tua, non sarebbe soltanto giusta, sarebbe sacrosanta.
Chi sbaglia, paga. È la legge naturale. Il farabutto non può contare sul fatto che statisticamente con ci rimette quasi mai.
Ma passiamo ad altro. Passiamo a ciò che è altrettanto grave rispetto a ciò che accade per la nostra (in)sicurezza.
Se la discussione avvenisse in Parlamento o tra le forze politiche ci starebbe: sarebbe la dialettica politica che si trasforma spesso in retorica dei ruoli e delle appartenenze ideologiche.
Non ci starebbe, invece, se un Ordinamento della Repubblica che non ha legittimità democratica, ma esercita una funzione autonoma di amministrazione della giustizia, si alzasse la mattina e ammonisse Governo e Parlamento perché non cambino la legge sulla legittima difesa che si è dimostrata insufficiente.
Il Parlamento fa le leggi ed i magistrati le fanno rispettare.
Se i magistrati volessero invertire quanto previsto dalla Costituzione, lascino le toghe e si facciano eleggere in Parlamento".
Ho appreso finanche che coloro che hanno reagito si sono trovati nei guai. Da subito da vittime sono passati nel ruolo di imputati.
Ci rimettono sempre, anche se alla fine dovessero essere assolti. Ci rimettono oltre che psicologicamente, perché sparare contro una persona non è una cosa che si supera con facilità, anche economicamente, perché difendersi costa ed anche molto, e fisicamente per dover affrontare disagi morali, interrogatori, sospetti, stress e spesso un processo con una sentenza di condanna.
Per ciò che si percepisce, Improvvisamente può capitare che una persona tutto casa e famiglia si trovi al centro di attenzione mediatica e di stress giudiziario, fino a diventare un reo ed un pregiudicato.
Può capitare che si trovi a doversi difendere da un PM che sostiene che ci sia stato un eccesso di legittima difesa, con l'onere difficile (molto difficile) di dover dimostrare che il panico, la tensione, la sensazione di pericolo abbiano motivato una reazione che è umana ed istintiva.
Non è la vittima che chiama i ladri in casa a rubare, ci entrano da soli, a volte usando violenza, a volte minacciando intere famiglie e vecchi e donne e bambini. È irritante pensare ad un magistrato che stia là con il dito puntato, mentre si vorrebbe piangere e urlare per scaricare una tensione che assale.
Una legge che dica che la difesa è sempre legittima, se c'è un malintenzionato che entra furtivamente in casa tua, non sarebbe soltanto giusta, sarebbe sacrosanta.
Chi sbaglia, paga. È la legge naturale. Il farabutto non può contare sul fatto che statisticamente con ci rimette quasi mai.
Ma passiamo ad altro. Passiamo a ciò che è altrettanto grave rispetto a ciò che accade per la nostra (in)sicurezza.
Se la discussione avvenisse in Parlamento o tra le forze politiche ci starebbe: sarebbe la dialettica politica che si trasforma spesso in retorica dei ruoli e delle appartenenze ideologiche.
Non ci starebbe, invece, se un Ordinamento della Repubblica che non ha legittimità democratica, ma esercita una funzione autonoma di amministrazione della giustizia, si alzasse la mattina e ammonisse Governo e Parlamento perché non cambino la legge sulla legittima difesa che si è dimostrata insufficiente.
Il Parlamento fa le leggi ed i magistrati le fanno rispettare.
Se i magistrati volessero invertire quanto previsto dalla Costituzione, lascino le toghe e si facciano eleggere in Parlamento".
Ora, mi risulta che in una vera democrazia liberale i poteri dello Stato siano divisi.
Il Parlamento detiene il potere legislativo, il Governo detiene quello esecutivo e la Magistratura detiene quello giudiziario.
Il compito del Parlamento è fare la legge, quello del Governo è renderla esecutiva e quello della magistratura e farla rispettare.
Invece, qui in Italia vi è l'anomalia dovuta ad una parte della Magistratura che punta a volersi intromettere nella politica.
Sto parlando dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) che è il sindacato dei magistrati italiani.
Questo è inaccettabile.
Oltretutto, sembra che per l'Associazione Nazionale Magistrati, la difesa dei cittadini dai furti e dalle rapine non conti nulla.
Infatti, non vuole che si faccia una nuova legge per la legittima difesa.
Chi dà il diritto ai signori dell'Associazione Nazionale Magistrati di dire che "non serve una nuova legge sulla legittima difesa", come se fossero loro a dettare l'agenda del Governo?
Inoltre, a questi personaggi importa qualcosa del bene dei cittadini?
Per finire, ricordo che dei magistrati politicizzati rischiano di rompere la fiducia tra i cittadini e la giustizia.
Questo è pericoloso.
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