Egli mi ha dato in prestito questo libro di poesie intitolato "Il canto del gallo".
Esso è stato scritto da Francesco Gibertoni Barca ed è stato stampato dalla Tipografia "Grassi" , che si trova a Mantova, in Via Sant'Egidio 22.
La prefazione è stata scritta da Enzo Boccola, che è stato legato al Cenacolo Dialettale dei Poeti Mantovani "Al Fogolèr".
Francesco Gibertoni Barca ha scritto il libro quando aveva undici anni.
Le sue poesie sono molto legate a ciò che è la sua terra, il Basso Mantovano, precisamente la zona di San Benedetto Po.
Esse trasmettono patos e dicono molto dell'autore al lettore.
Mi ha colpito molto questa sua poesia:
La nonna in fin di vita
Là sul letto, rigida e fredda,
sta la nonna.
Il suo respiro è forte e asmatico,
ed essa è anche in brutto stato.
Dio è là con le braccia aperte,
e la sta attendendo.
Mentre la nonna sta perdendo
man mano e pian piano la conoscenza.
intorno, tutto è triste e cupo.
Speriamo che Iddio
non la faccia soffrire,
perché essa, ha patito abbastanza.
Io ho una sola speranza,
che vada in cielo
così lenirà il suo dolore
in questo mondo ingrato.
Questa poesia mi ha fatto fare un tuffo al cuore.
Mi ha fatto ricordare la morte di mia nonna materna, nel 1997.
L'ultima cosa che mia nonna fece fu stringermi la mano.
Le poesie di Francesco Gibertoni Barca sono tutte così.
Sono poesie semplici e senza tante figure retoriche ed esprimono direttamente un concetto.
Si può dire che Francesco Gibertoni Barca sia un po' il contrario di uno come il sottoscritto.
Infatti, le sue poesie denotano questo legame profondo l'autore e la terra in cui è nato e in cui vive, cosa che (per esempio) io non ho.
Per esprimere un concetto eguale a quello di Gibertoni Barca, io dovrei citare Matilde di Canossa.
Invece, Gibertoni Barca esprime concetti semplici.
Per questo, consiglio questo libro a tutti.
Quelle di Gibertoni Barca sono poesie per tutti.
Nessun commento:
Posta un commento