Quando penso alla Sicilia, che è la terra natale di mia mamma, penso ad una terra unica nel suo genere.
Infatti, essa ha legami tanto con il mondo del Mare Mediterraneo, quanto con quello nordico.
Mi vengono in mente Siculi, Fenici, Greci, Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Normanni e Spagnoli.
La Sicilia ha legami con il mondo mediorientale e dell'Europa mediterranea, come li la con la Francia ed i Paesi di cultura anglosassone.
Certo, tanti parlano bene del dominio arabo (827-1091) ma in realtà quel periodo ebbe anche tante ombre.
In uno dei miei prossimi articoli su "La Civetta" potrei parlarne.
Ricordo anche che nel 1571 partirono dalla Sicilia (precisamente, da Messina) le flotte che combatterono contro i Turchi nella Battaglia di Otranto.
Ora, la Sicilia è una terra che ha storia, ha cultura ed ha tradizioni vere ed autentiche.
Ha anche delle risorse.
Purtroppo, non è in grado di esprimerle, sia per colpa della classe dirigente locale sia per colpa di quella nazionale.
Basti pensare alla spoliazione che la Sicilia ed il resto del Sud Italia subirono dopo il 1861, a causa del nuovo Regno d'Italia, i cui governanti si indebitarono con alcune banche inglesi.
Questo favorì anche la mafia, problema che fu denunciato dal politico di destra Sidney Sonnino (1847-1922).
Basti pensare ai periodi di governo di Giolitti (1842-1928), che foraggiò una certa pessima classe dirigente.
Il fascismo tentò di combattere la mafia, con il prefetto Mori (1871-1942) ma lo stesso Mussolini, forse temendo di essere messo in secondo piano, lo fece allontanare.
Arrivando alla Repubblica e ai giorni nostri, la Sicilia paga lo scotto del passato e gli errori attuali di una classe dirigente nazionale che ha fatto solo politiche assistenzialistiche e di una classe dirigente locale che ha fatto altrettanto.
Questo è un peccato per tutti.
Una Sicilia che produce ricchezza sarebbe una marcia in più per tutto il nostro Paese.
Sentire, per esempio, che la Sicilia ha la maglia nera per quanto concerne i NEET, i giovani che non studiano e non lavorano, mi fa male al cuore.
L'auspicio è che ci sia un risveglio delle coscienze di tutti.
Qui al Nord, qualcuno ricordi che per pagare i debiti che i sabaudi fecero con le banche inglesi si sacrificarono il Sud e la Sicilia.
Quindi, certa gente che parla tanto dei "terroni" studi la storia.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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